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Da nuova inchiesta |
NUOVA INCHIESTA SU (don) GELMINI
la notizia solo sulla cronaca locale de "La Nazione"
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Da nuova inchiesta |
Questo Blog sospende il suo sforzo per protesta fino a che non riprenderanno le udienze del processo Gelmini e questo avverrà soltanto se i media opereranno nel modo dovuto per informare l’opinione pubblica della natura politica di questo processo, cosa che mai è avvenuta in modo completo e adeguato sin dall’inizio della inchiesta.
Il Blog si autosospende anche per solidarietà con le vittime, con gli inquirenti della polizia di stato, con il P. M Barbara Mazullo e con il Gup Panariello il cui tentativo di ricusazione non ha motivazione altra che impedire il processo stesso .
Nel caso il processo non riprenda con lo stesso Gup, il Blog non verrà riattivato.
Io non credo sia importante che si tratti di un piccolissimo media di controinformazione come un blog personale . Anzi ritengo sia significativo proprio questo.
Se altri seguiranno forse il processo riprenderà. Ma questo non è importante per la mia decisione.
Se resterà chiuso cercherò di fare in modo che almeno la motivazione per la sua chiusura resti visibile i rete.
P.S. Specificò che non credo che i media debbano fare processi ma che in questo particolarissimo caso, la decisione della corte d’appello di Perugia, (viste le enormi pressioni politiche e quelle già avvenute sui testimoni, aggravate dalla generale disinformazione del pubblico) potrebbe giungere con grande ritardo per poi passare inosservata e potrebbe anche essere una decisione di ricusazione.
I giornali non hanno nemmeno pubblicato le motivazioni per la richiesta di ricusazione del Gup Panariello. Cosa c’è da ricusare in un caso di abuso ? Sono loro stessi , i legali e gli imputati a dimostrare così , che in verità , questo è un processo politico non un processo per abusi sessuali e la materia politica che si “discute” in silenzio, per chi non lo abbia ancora capito, è quella di una nuova, urgente, legge sulla droga oltre alla fine della storica impunità per le comunità terapeutiche . Una questione anche economica che vale milioni di euro. Chi credono di prendere in giro ?
Quindi dite quel che volete ma continuo a sostenere che questo è un processo a forte rischio di insabbiamento se l’attenzione verrà fatta scemare.
é tutto
saluti agli amici che non merito e ai nemici che non merito uguale.
marco
Gli accusatori di don Pierino Gelmini potrebbero subire pressioni o ricevere promesse di denaro che rischiano di influenzare la loro versione in un eventuale processo. Per questo il pm di Terni Barbara Mazzullo ha chiesto di sentirli con la formula dell'incidente probatorio. Un atto al quale sono invece contrari i difensori del sacerdote. A decidere sara' ora il gup Pierluigi Panariello che comunichera' la sua decisione il 30 ottobre prossimo. Una data che potrebbe quindi rappresentare uno snodo per l'udienza preliminare nella quale il sacerdote e' accusato di molestie sessuali nei confronti di dieci ormai ex ospiti della Comunita' Incontro (mentredue suoi collaboratori e la madre di uno degli accusatori devono rispondere di favoreggiamento). Se il gup accettera' la richiesta del pm, i giovani verranno chiamati a deporre in aula e le loro parole avranno valore di prova in un eventuale processo. Oggi il rappresentante dell'accusa ha motivato il ricorso all'incidente probatorio con la presunta ritrattazione di uno dei principali accusatori di don Gelmini e con uno scambio di lettere avuto con un altro degli ex ospiti della Comunita'.Ha inoltre indicato le intercettazioni agli atti dell'inchiesta come ulteriore supporto alla sua tesi. Argomentazioni alle quali si sono opposti i difensori del sacerdote, gli avvocati Filippo Dinacci e Lanfranco Frezza, secondo i quali i presunti pericoli dei quali ha parlato il pm risalirebbero comunque a prima della richiesta di rinvio a giudizio e riguardano solo due degli accusatori. L'avvocato Manlio Morcella, difensore di Gianpaolo Nicolasi, uno dei collaboratori di don Gelmini, ha inoltre sottolineato che come stabilito dallo stesso gup le intercettazioni non sono utilizzabili per gli assistenti del sacerdote. Nell'udienza di oggi l'avvocato Tiziana Parenti, che difende l'altro collaboratore Pierluigi La Rocca, ha annunciato richiesta di processo con il rito abbreviato per il suo assistito. Sempre oggi i legali di don Gelmini hanno depositato una memoria relativa alle indagini difensive finora svolte. Prodotte una trentina di testimonianze a discarico del sacerdote e due dvd con le immagini di due dei principali accusatori. Un intervento alla Comunita' Incontro e un' intervista a una televisione locale nelle quali i due giovani esprimono apprezzamento per il suo lavoro. Parole di stima e di affetto come quelle contenute in alcuni biglietti fatti giungere a don Gelmini e ora prodotti dalla sua difesa.
"........Meluzzi ha fatto un casino della madonna durante la pausa e lo ha
preteso da Mentana? Lo so, ero li tra il pubblico con il mio ragazzo ieri
pomeriggio durante la registrazione iniziata con una ora di ritardo tra l'altro.
Nella trasmissione delle 23 il racconto di Bruno Zanin e stato "purgato".
E' vero Bruno Zanin e stato censurato dal Mentana, e perche'?Forse per
ordini piovuti dall'alto quanto meno dopo che Meluzzi si e' messo a chiamare con
il cellulare, io ho il pezzo registrato sul cellulare, quando Zanin dice che don
Gelmini era entrato nella doccia e li si era mostrato per quello che era.Aha Aha
ci credono tutti coglioni! Marco
Questi frammenti li ho trovati in questo blog , ma per altre informazioni in materia vi consiglio di consultare: http://www.bispensiero.it/, http://www.marcosalvia.it/ , e ovviamente il sito della trasmissione Matrix alla quale magari chiedere che venga mandato in onda per intero il pezzo della telefonata di Zanin.
In conclusione mi preme chiarire che sono sempre convinta che i processi debbano essere fatti nella loro sede naturale, ovvero in Tribunale, non esprimo giudizi sulla vicenda giudiziaria, ho solo voluto mettere in evidenza alcune bugie ed alcune censure. Tra l'altro se in tribunale i testimoni della difesa continueranno a fare affermazioni così facilmente smentibili non faranno altro che facilitare il lavoro della pubblica accusa...
Roma, 20 dic. (Apcom)
[...] Il malore che lo ha colpito l'altri ieri è di origine cardiaca e le sue condizioni sono piuttosto gravi. [...]
Il 20 di dicembre la Apcom scrive che don Gelmini è in gravi condizioni per una insufficenza cardiaca manifestatasi il 18 dicembre... Ora se guardate il filmato qui sotto lo vedete in buona forma, non in gravi condizioni come strillato dalle agenzie di stampa e l'intervista è stata rilasciata il 19 dicembre... Sarà lecito pensare di aver trovato la conferma a quanto già si sospettava?
Piccola nota: è probabile che alcuni solerti collaboratori della Comunità si daranno da fare per cancellare il video da youtube, non affaticatevi perchè l'ho scaricato...
Caso Don Gelmini: presentata oggi
una interpellanza al ministro Clemente Mastella
Una interpellanza al
Guardasigilli, Clemente Mastella, per chiede un'ispezione sulla fuga di notizie
a proposito del caso Don Gelmini.
A presentarla
sono gli onorevoli Carlo Giovanardi (Udc) e Maurizio Gasparri, coordinatori
dell'Intergruppo parlamentare 'Liberta' dalla Droga'.
"In riferimento alle
vicende di don Gelmini e della Comunità Incontro - spiegano i deputati - con
sospetta tempestività si registra, in particolare sul quotidiano 'La Stampa', una costante fuga di notizie, che non può che provenire
dalle strutture investigative di Terni".
"Nello specifico -
sottolineano in una nota congiunta - il quotidiano si è
distinto per affermazioni che non hanno trovato riscontro nella realtà e che
hanno messo in discussione la benemerita opera di don Pierino Gelmini, fondatore
e leader delle Comunità Incontro, da decenni impegnata nella lotta alla droga e
all'emarginazione. Ora, dalla fuga di notizie riguardanti presunti
illeciti, si passa all'accusa nei confronti di persone che sarebbero colpevoli
di respingere le affermazioni lanciate contro di loro".
"Ci si chiede -
concludono Gasparri e Giovanardi - quali siano le ragioni di questo processo
mediatico alimentato da fonti delle quali bisognerebbe accertare la natura e le
finalità. Chiediamo a tal fine quali attività ispettive urgenti intenda disporre
il ministro della Giustizia, per accertare i responsabili di questa fuga di
notizie e della diffusione di fatti che già in molti casi si sono rivelati
assolutamente falsi ed infondati".
Oggi alle
ore 14:21 - (Fonte: Adnkronos)
"IntervistaVittorio Messori“Il problema? Troppi gay nei
seminari”GIACOMO GALEAZZIROMAVittorio Messori, lei è coautore di Karol Wojtyla e Joseph Ratzinger: qual è, da ascoltato frequentatore dei Sacri Palazzi, la sua idea sugli scandali sessuali nella Chiesa dopo gli ultimi casi giudiziari di don Gelmini e dei sacerdoti ricattati a Torino?«Un uomo di Chiesa fa del bene e talvolta cade in tentazione? E allora? Se fosse così per don Pierino Gelmini, se ogni tanto avesse toccato qualche ragazzo ma di questi ragazzi ne avesse salvati migliaia, e allora? La Chiesa ha beatificato un prete denunciato a ripetizione perché ai giardini pubblici si mostrava nudo alle mamme. Queste storie sono il riconoscimento della debolezza umana che fa parte della grandezza del Vangelo.
Gesù dice di non essere venuto per i sani, ma per i peccatori. E’ il realismo
della Chiesa: c’è chi non si sa fermare davanti agli spaghetti all’amatriciana,
chi non sa esimersi dal fare il puttaniere e chi, senza averlo cercato, ha
pulsioni omosessuali. E poi su quali basi la giustizia umana santifica
l’omosessualità e demonizza la pedofilia? Chi stabilisce la norma e la soglia
d’età?»La Chiesa non controlla più i sacerdoti?«Nessuno osa più comandare, si
pretende dalla Chiesa il dialogo invece della disciplina. Ci si scandalizza del
sacerdote molestatore, poi però il vescovo diventa un odioso despota se nega
l’ingresso in seminario ad un gay. Ci si indigna dei peccati dei sacerdoti ma se
l’autorità ecclesiastica cerca di imporre le regole scoppia il finimondo e si
grida alla repressione, all’autoritarismo, alla discriminazione. Casi come
quelli esplosi in questi giorni, la Chiesa li ha sempre ricondotti sotto il
proprio controllo. Ma oggi il “vietato vietare” le proibisce di esigere
disciplina al suo interno. La Chiesa ha sempre saputo che seminari e monasteri
attirano omosessuali. Prima era molto attenta a porre barriere all’ingresso e a
sorvegliare la formazione. Chi dimostrava tendenze gay veniva messo fuori. Poi
il no alla discriminazione ha permesso l’ingresso in forze degli omosessuali e
ora la Chiesa paga quell’imprudenza».I suoi sostenitori definiscono don Gelmini un «santo»«Non entro nel caso giudiziario, però è indubbio che nella storia
della Chiesa una sessualità disordinata ha potuto convivere agevolmente con la
santità. Sono legato al segreto richiesto dai Postulatori, ma potrei fare nomi
celebri. Il fondatore di molte istituzioni caritative in Europa è stato
proclamato Beato nonostante le turbe sessuali che per un istinto incoercibile lo
spingevano a compiere atti osceni in luogo pubblico. Non mi scandalizzo, penso
ai drammi umani che ci sono dietro. San Giovanni Calabria era un benefattore
dell’umanità, ma è stato sottoposto a sette elettroshock: da psicopatico grave,
da manicomio».Perché scoppiano adesso questi scandali?«In America è stata
assolta la maggior parte delle diocesi che invece di patteggiare hanno tenuto
duro e sono arrivate in giudizio. Però è innegabile che oggi nella Chiesa la
castità fa problema. Sul piano umano è disumana. Si resta casti solo se si ha
fede salda, fiducia nella vita eterna. Il deficit non organizzativo, ma di fede.
E non si risolve abolendo il celibato ecclesiastico perché l’80% sono casi gay.
Deviazioni sessuali di preti che mettono le mani addosso agli uomini e ai
ragazzini. La caduta della fede e la rivoluzione sessuale accrescono il
problema. Chi è causa del suo mal pianga se stesso: sono stati eliminati i
controlli per ammettere in seminario pure gli effeminati il cui sogno era stare
in mezzo agli uomini».Le comunità antidroga sono terra di nessuno?«La Chiesa
deve tappare i buchi della società laica. I preti antidroga nessuno li
controlla, sfuggono alla sorveglianza dei vescovi e dei superiori perché
diventano superstar, con i rispettivi supporter politici. E così c’è lo
schieramento dei buoni samaritani di destra e di quelli di sinistra, don Ciotti
contro don Gelmini. I preti di Torino sono finiti nella rete dell’estorsione
perché si è inventato il concetto ipocrita di pedofilia. Così un ricattatore
senza arte né parte campa con la minaccia di far esplodere uno scandalo. Una
volta ricattavano i notai con l’amante, oggi la categoria più esposta è il prete
gay».Un business, come dice Bertone?«Sì. Negli Usa gli avvocati mettono cartelli
per strada: “Vuoi diventare milionario? Manda tuo figlio un anno in seminario e
poi passa da noi”. Le diocesi sono facilmente ricattabili, preferiscono pagare
anche se innocenti. Temono un danno d’immagine. E l’inquinamento riguarda anche
noi. Il politicamente corretto sta prendendo campo anche nel cattolicesimo
italiano. E i risultati si vedono, purtroppo»."
"[1]Disse ancora ai suoi discepoli: «E' inevitabile che avvengano
scandali, ma guai a colui per cui avvengono [...]"
Luca 17
Novembre 18th, 2008 at 13:33
scritto il 14/11/2008
su bispensiero, sui nuovi commenti home page……
Sono Iacobbe Michele, colui che ha reso un inferno la vita a Gelmini, non metto avanti il Don, perchè di Don non ha nulla.
Un appello: il processo è lungo, quindi c’è tempo per tutti qelli che ancora non anno avuto le palle di uscire allo scoperto come ho fatto io.
Provo pena per
quei ragazzi che ancora oggi si nascondono dalle malefatte del Gelmini, molti non vogliono capire che il Gelmini è rimasto solo, è finito, nessuno lo spalleggia più, è una bomba che sta per scoppiare da un momento a l’altro.
Uniamoci e non attendete l’ultimo giorno della vostra vita
a cercare chi vi confessi per un peccato che avete subbito e che non avete nai avuto le palle per tirarlo fuori prima. Molti ci godono sul fatto che io in prima persona mi sono esposto, così molti di voi si sentiranno soddisfatti perchè contenti del fatto che uscito tutto fuori e con la garanzia di
non essere i primi e neanche gli ultimi, ma come spettatori offesi con una maschera apparentemente sorridente, ma la verità che ancora soffrite, il dato di fatto è che volete giustizia senza averla chiesta, ma il punto è che siete senza palle.
Un saluto da Iacobbe Michele
Novembre 18th, 2008 at 16:50
Luciana e Andrea di Mestre Says:
Novembre 18th, 2008 at 17:11
salve a tutti,
ho spostato la mail di luciana e andrea di mestre sull’ultimo post perchè è relativa a questo. A loro e a tutti voglio dire che non getto la spugna, la sospensione del blog che è uno strumento civile e democratico, è un atto di protesta per le condizioni di ostruzionismo dei media televisivi e cartacei su di una questione che va molto al di la dell’aspetto degli abusi, benchè gravissimi. Io Ho messo tutto me stesso in questa storia, ho scritto un romanzo prima che ci fossero i giudici di mezzo, quando nulla si poteva dire io ho parlato.
Ora però ho bisogno di aiuto. luciana e andrea sono le uniche persone che mi hanno scritto di riaprire il blog ma io so che li fuori ce ne sono tante leggetevi la mail di iacobbe e sappiate che io non posso fare più nulla senza di voi e le vostre testimonianze, sia che siano ancora depositabili in procura sia che siano relative a reati prescritti.
Non è questione di solidarietà con me soltanto, è questione di creare forza per voi. Nessuno in una situazione come questa può fare nulla da solo. La mia email la sapete.Riaprire questo blog dipende da voi, ma questa è una inezia, perchè adesso anche andare avanti nel processo dipende da voi che avete taciuto fino ad oggi. Io non vi giudico, vi capisco, ma ora basta, se volete giustizia basta, altrimenti la vostra sofferenza diventerà quella di altri ragazzi e nuovi gelmini arriveranno a sfruttare chi soffre.
c’è ancora così tanto da fare
con fiducia
vs
marco