sabato 16 marzo 2013

Papa Francesco, sarà un piacere scontrarci

E' con una emozione controversa che mi vado convincendo che papa Francesco sia davvero un santo. E mi sono sentita in sintonia con quanto scritto da Michela Murgia in questo post dal titolo significativo "Bergoglio e pregiudizio".
Il fatto che sia santo e povero non gli ha impedito di esprimersi con irruenza contro l'approvazione in Argentina della legge sul matrimonio per le persone dello stesso sesso. Il crederlo santo non impedirà a noi cristiani omosessuali di fargli notare il grave errore. Non ci impedirà di stabilire una dialettica se necessario dura e aspra. Ma come cattolica praticante l'idea che oggi da questo papa posso aspettarmi gesti impensabili da chi lo ha preceduto, mi apre il cuore.
Disapproverò se dovesse prendere posizione contro noi persone omosessuali. Ma posso solo lodarlo per essersi rifiutato di incontrare l'arciprete di Santa Maria Maggiore, cardinal Law, il grande insabbiatore dei casi di pedofilia nella diocesi di Boston.
Per la prima volta sento possibile un vento che sarà più di pulizia che non di innovazione. E in questo senso credo sia molto più in sintonia con san Francesco di quanto si possa pensare. La figura di san Francesco troppo spesso è associata ad una sorta di rivoluzionario o fustigatore dei costumi del clero del suo tempo. In realtà il poverello di Assisi non mise mai in discussione le autorità ecclesiali dell'epoca. Quando il papa non volle approvare la prima versione della sua regola, ritenendola eccessivamente rigida, Francesco non protestò. Avrebbe potuto dichiarare che chi viveva nel lusso non aveva voce in capitolo per criticare la sua regola. Invece tornò indietro, corresse la regola e la ripresentò al papa (che intanto era cambiato). Ho sempre letto in questa modalità di agire un profondo rispetto per me a tratti incomprensibile. Per non parlare poi del fatto che Francesco non si ritenne mai degno di essere sacerdote. Inoltre non vedeva di buon occhio che i suoi confratelli studiassero.
Eppure oggi lo ricordiamo come un contestatore.
Mi sembra possibile che papa Francesco possa agire contro la pedofilia e contro la corruzione, perché ritiene siano una cancrena; ma non sarà disposto a mettere in discussione certe posizioni che ritiene siano fondanti della dottrina cristiana.

giovedì 14 marzo 2013

Papa Francesco e l'illusione breve



Una ventina di giorni fa passeggiavo per Bologna insieme ad un amico con buone conoscenze ecclesiali. Inevitabile chiedergli chi secondo lui potesse essere favorito come pontefice. La sua risposta era stata molto sconfortante "non ce ne è uno che si salvi..." Personalmente ero terrorizzata, ma sicura dell'elezione di Angelo Scola, personalmente ho sempre aborrito il movimento di Comunione e Liberazione.

Non appena ho visto la fumata bianca mi sono convinta che il prescelto fosse proprio lui, l'attuale arcivescovo di Milano. E quindi con animo sconfortato attendevo l'annuncio ufficiale e i vari commentatori televisivi continuavano a dire che quasi sicuramente si trattava del Cardinale Scola.

Così quando Mons. Tauran ha letto la formula e anziché Angelum ha pronunciato quel doppio nome che lì per lì non avevo neanche compreso sono stata travolta da una sensazione tra incredulità e soddisfazione... E poi "sibi nomen imposuit"? Francesco! Ha scelto di chiamarsi Francesco: il santo sposo di Madonna Povertà! 
Incredibile pensavo: anche il mio amico si era sbagliato, ce ne era almeno uno che valeva la pena!

Frenetiche ricerche in rete e apprendo che è un gesuita, come il cardinal Martini, e vai! Poco dopo arriva la prima notizia negativa: la sua presa di posizione durissima contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Si, va be' ma mica si poteva pensare una rivoluzione così...
Intanto Francesco era uscito sul balcone...vestito di bianco, senza mozzetta, senza stola e pizzi. La croce di ferro. Prega e si inchina mentre i fedeli pregano su di lui. E intanto leggi che non ha voluto festeggiamenti per la sua nomina a cardinale, invitando a spendere i soldi per fare beneficenza. Abita in appartamento e va in episcopio con la metro e bus... Evvai...
Ha rimproverato duramente i parroci che rifiutavano il battesimo ai figli delle ragazze madri. Ottimo.

Poi leggi di una sua dichiarazione sul ruolo della donna e pensi che insomma deve essere proprio conservatore: pauperista e conservatore.

Però intanto arrivano inquietanti notizie sul suo comportamento durante la dittatura di Videla. Non ha mai preso posizione ufficiale contro... e provi a pensare che lo abbia fatto per poter evitare limitazioni eccessive e poter continuare a dare assistenza al popolo... Poi leggo una nota di Cazzullo, sono cenni biografici per una scheda pre-conclave, scrive che le accuse sono infondate e che in realtà ha salvato laici e religiosi.


Nel 2000 in occasione del giubileo ha guidato la Chiesa argentina nell'atto penitenziale, nella richiesta di perdono...
Ma sembra che papa Francesco non abbia mai fai fatto penitenza pubblica per gli atti di cui è accusato e non abbia mai voluto chiarirli...

E così termina l'illusione breve di papa Francesco...

Pregherò per la sua conversione...anche Monsignoe Romero si era convertito. Però certo quando penso che oggi la croce pettorale del martire salvadoregno l'indossa quel nano di Monsignor Vincenzo Paglia mi convinco che l'illusione non poteva che essere breve a confronto di una eterna delusione...