giovedì 19 luglio 2007

Rignano Flaminio: la tristezza di essere stati profeti

Che si sarebbe, pure qui, giocato sporco lo si poteva immaginare. Certo non c’è proprio mai limite…..
“Rignano, bufera sul Tg5 per video-perizia sui bimbi”Protestano le famiglie: «Mimun si dimetta»
ROMA (18 luglio) - Polemica per un video, trasmesso dal Tg5, con la
registrazione di una parte del filmato che servirà per la perizia psicologica
sui bambini vittime di presunti abusi sessuali a Rignano Flaminio. La voce fuori
campo che accompagna la registrazione - fatta in questi giorni al dipartimento
di Scienze neurologiche di via dei Sabelli a Roma e trasmessa dal telegiornale
diretto da Clemente Mimun con esclusione dell'audio del dialogo tra la psicologa
e la bambina - spiega che vi sono tre telecamere nascoste agli occhi dei
bambini. Ma la voce del giornalista che racconta le immagini spiega che quando
la psichiatra inizia a chiedere della scuola, la bambina «cerca di cambiare
argomento». Nella registrazione si vede chiaramente una bambina, che per le
inquadrature mostrate appare riconoscibile, e la psichiatra che la fa giocare
all'interno di una piccola stanza entro cui ci sono un tavolo, due sedie e molti
giocattoli anche sparsi per terra. Le riprese mostrano prima la bambina che
insieme alla dottoressa costruisce una casetta di cartone sul tavolo, poi gioca
per terra per poi rimettersi al tavolo per disegnare. La psichiatra gioca con
lei e le parla. Dopo la trasmissione del video, Antonio Cardamone, legale di
parte civile delle famiglie dei bimbi presunte vittime di abusi a Rignano
Flaminio, ha rivolto un invito «a valutare l'opportunità di dimettersi» al
direttore del Tg5. «Egregio direttore - comincia la lettera firmata dagli
avvocati Cardamone e Franco Merlino - nel pieno rispetto del mandato difensivo
conferitoci da alcuni genitori coinvolti nella ormai nota vicenda dell' asilo di
Rignano Flaminio la informiamo di aver già provveduto a dare notizia
all'autorità giudiziaria del servizio mandato in onda nell' edizione serale del
suo telegiornale». «I quattro bambini, evidentemente riconoscibili, visti da
tutti gli italiani (o meglio da chi guarda il notiziario da lei diretto) -
proseguono gli avvocati - sono tutti difesi da noi. Le responsabilità gravissime
che scaturiscono dalla messa in onda del servizio sono assolutamente ed
esclusivamente a lei riconducibili. Non ci soffermiamo sulle molteplici
violazioni delle leggi penali e civili, oltre che della Carta di Treviso, che
sono state compiute e non ci possiamo esimere dal diffidarla ad una futura
ripetizione. Non possiamo nemmeno nasconderle le evidenti ripercussioni che
tutto ciò potrà comportare nella ricerca della verità. Per tutto quanto sopra
esposto, e per la gravità delle violazioni commesse, la invitiamo a valutare
l'opportunità di dimettersi dalla carica che attualmente ricopre». «Il Tg5 ha
trasmesso un servizio in cui si spiegavano le modalità dell' incidente
probatorio; non si faceva riferimento ad alcun dettaglio dei contenuti dei
colloqui tra i bambini e gli psicologi; si vedeva l'ambiente dei colloqui, con
un tavolo simile ad un banco di scuola, un blocco da disegno e dei giocattoli
sul pavimento e non si mostrava alcuna immagine in cui i piccoli potessero
essere riconosciuti. Questo è quanto», ha replicato Mimun.

...essere stata profeta a volte non è per niente una soddisfazione anzi! Leggetevi il post: Perizie o reality show?