martedì 1 maggio 2007

perizie o reality show

Gli avvocati della difesa hanno iniziato il loro "sporco" lavoro: denigrare, diffamare, distorcere gli elementi di accusa, fino a sfiorare il ridicolo! Un ridicolo che però non fa ridere, perchè questa è una vicenda tragica, una tragedia intrisa di dolore e sentimenti terribili.
Fin dal primo giorno gli avvocati hanno sostenuto che la dott.ssa Fraschetti è anziana (meno male che non hanno detto vecchia!) e poi è iscritta solo dalla metà degli anni '90 all'albo degli psicologi (forse volevano insinuare che aveva frequentato l'università della terza età?)... Ieri sera a "Chi l'ha visto" è intervenuta la presidente dell'ordine degli psicologi del Lazio, che ha spiegato che l'albo è stato istituito nel 1989 e che la collega Fraschetti è stata tra le prime ad iscriversi. Aggiungo io: se anche fosse vero che ha iniziato la sua attività solo in quell'anno sarebbero comunque 18 anni e non mi sembra poco!
Oltre a questo, non so se avete notato che il giornalista continuava a parlare di psicanalista e/o analista, tanto che la dottoressa in studio ha precisato ancora che è una definizione scorretta e che si deve parlare di psicoterapeuta o terapeuta. Ma qui io ci leggo un tentativo di far passare la volgarizzazione che gli psicanalisti, si sa, individuano la causa di tutti i problemi nella sfera sessuale e quindi la Fraschetti ha preso un'abbaglio a causa della scuola di pensiero a cui appartiene.
Altro elemento con cui i legali della difesa cercano di denigrare le perizie della dottoressa Fraschetti è che non ha videoregistrato gli incontri con i bambini... Ma siamo impazziti? La mania del grande fratello si sta diffondendo peggio di un tumore invasivo... Il magistrato ha richiesto una perizia ad un professionista, che è legato a determinate linee guida, ma la sua certificazione è quella che vale...non i video! Certo immagino che tutti i programmi di informazione avrebbero poi fatto carte false, per poterceli propinare con tutti i volti dei bimbi pixelati e la scritta "in esclusiva"... Già perchè parliamoci chiaro quello che non va giù ai nostri media è proprio questo sentirsi imbavagliati e perchè è coinvolto uno dell'ambiente, allora sembra brutto accanirsi, e perchè non si possono mica intervistare bambini di tre o quattro anni, oltretutto neanche i genitori si concedono... e manco i filmini della perizia! ma allora come si fa a fare un processo?
Già perchè oggi i processi o sono mediatici o non sono...
Allora che tutti facciano un passo indietro, via le televisioni da Rignano, gli avvocati della difesa si preoccupino di portare elementi certi di non colpevolezza dei loro assistiti invece di denigrare e diffamare l'accusa, e i genitori cerchino di recuperare la serenità necessaria per sostenere i bambini così duramente provati, ma quest'ultima cosa è la più difficile, lo so...