venerdì 13 luglio 2007

Della moratoria, della pena di morte, della morte, della Cina, della Libia e ma soprattutto dell'ipocrisia



Lo so, sono una ingenua, una che non farà mai carriera, che non sarà mai candidata...nè al nobel, nè ad altro.
Però vorrei che qualcuno mi spiegasse come mai non è venuto in mente a nessuno di protestare... La notizia è uscita qualche giorno fa: la Cina preoccupata per la produzione di falsi, ha quindi condannato a morte Zheng Xiaoyu responsabile di non so quale dipartimento! Possibile che solo a me questa notizia appare di una gravità inaudita? Non si è levata una sola voce di protesta! Nessun radicale è andato a fare sit-in davanti all'ambasciata della Repubblica Popolare di Cina; nessuno ha espresso solidarietà alla famiglia di quel poveretto; nessuno ha levato una sola voce contro un provvedimento tanto assurdo e fuori da ogni ordinamento civile; nessuno ha iniziato sciperi della fame...
Allora mi viene un sospetto che a tutti stia bene così, che tutti ritengano corretto che si condanni a morte un funzionario corrotto...ovviamente purchè sia cinese (altrimenti qui dovremmo allargare i cimiteri e indire un mega concorso per assumere boia)!

Ma poi mi viene un secondo sospetto che forse tutti i bravi attivisti, che tanto si attivano per la moratoria per la pena di morte in realtà non osino andare a toccare certi paesi, infatti non mi sembra ci sia molta mobilitazione neanche per salvare le infermiere bulgare alle quali proprio in questi giorni è stata confermata la condanna a morte.
Cina e Libia non si toccano?
Se è così mi sembra che possiamo dichiararci una bella schiatta di ipocriti!!!!