Visualizzazione post con etichetta Chiang Mai. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Chiang Mai. Mostra tutti i post

domenica 3 maggio 2015

GITA IN CAMPAGNA

Oggi ho fatto un lungo giro in motorino. Sono arrivata a Lamphun dove c'è un bel tempio e poco altro, ma la bellezza è stata nel viaggio in sè più che nella meta. Ho scelto strade secondarie e non le superstrade veloci. Avvicinandomi con lentezza lungo la Chiang Mai-Lamphun all'andata, osservando le case di legno e i campi di riso. Giunta a destinazione ho visitato con calma il tempio, che ha un'altissima densità di venditori di amuleti da tutti i prezzi, da 59 bhat a oltre 5000. Il Wat Phra That Haripunchai è molto articolato con vari edifici. C'è una struttura che ospita due sculture molto insolite e le cui offerte si caratterizzano per il colore nero, fiori, caramelle, semi, pietre, tutti neri.



Sarà necessario informarmi meglio su questa devozione particolare...

Poi ho proseguito visitando un ponte coperto dove si svolge un mercato di prodotti artigianali e ho intrapreso la strada del ritorno, scegliendo una strada ancora più secondaria, lungo il fiume Ping. La strada ha curve molto dolci che seguono l'andamento del fiume. Il verde, o meglio tutte le sfumature del verde, caratterizzano il paesaggio. Tra alberi di mango e fioriture giallo vivo e altre rosso intenso. Ho guidato così rilassata che più di una volta mi sono resa conto di non percepirmi più straniera...attraverso territori già miei e già in me. E l'anima sempre più spesso precede la mente...
Davvero una bella gita nella campagna tailandese...ve la consiglio.



giovedì 15 maggio 2014

AMAZING CONDO AVAILABLE FROM JULY 2014

Available from July 2014

More Info 

Click here!!!


Size : 30 sqm

Bedrooms : Studio 
Bathrooms : 1 
Furnished : Fully 
Airconditioned : Fully 
Floor : 6
Chareon muang Rd. Soi 8 (Soi Kai Daeng) 
1y contract : 5,500 THB/month 
6m contract : 6,000 THB/month 
Nice and well-designed studio room. 
Very cozy fully furnished including flat screen TV, air-con, full kitchen with fridge, microwave and more!! 
Located close to Train Station and Super Highway.


Full Description: This modern very light new renovated studio with Western style kitchen is located in green area on internal street. The position of the Condo is near Big C Extra, Central Festival shopping center, Arcade bus terminal and a public transportation. 
The living area of the Studio has a sofa, a flat screen TV with TV stand, a coffee table and a dinning table with chairs. The separated sleeping area has a bed and a wardrobe. An office table with a chair are also available. 
This price is included condo fees. The extra payment is only 100 THB for water and electricity by government price. WiFi is available for 250 THB per month
















sabato 15 marzo 2014

SCENE DI VITA QUOTIDIANA IN UN TEMPIO

Ieri pomeriggio avevo ancora un'ora libera prima di andare al lavoro. Ero di quell'umore che a Bologna regolarmente mi portava ad entrare in una delle tante chiese. Una a caso, perchè poi tanto una Madonna con cui scambiare due chiacchiere c'era sempre. Qui a Chiang Mai trovare una chiesa con facilità non è possibile e così sono entrata in un tempio. In uno dei tanti templi. 

Cercavo silenzio e ispirazione. Sono entrata e mi sono fermata a metà navata. Ai lati ci sono due fila di sedili in legno per i monaci. Su uno di quelli di destra è seduto un monaco vecchissimo. Mi sono seduta ad una certa distanza perché alla fine sono sempre piuttosto infastidita dall'eccesso di norme che indicano quale deve essere il tuo comportamento al cospetto dei monaci. Poi è entrato un addetto alle pulizie che ad un certo punto dopo un breve colloquio si è seduto poco distante dal monaco per terra. Nel frattempo è entrata una farang che per tutto il tempo si è aggirata tenendo le mani nel wai, palmo contro palmo, che sembrava le avesse incollate. Ma poi la scena è stata presa da un'ingombrante perpetua con tanto di piumino per la polvere. Dapprima ha chiesto al collega come mai non stava pulendo. Sentita la risposta si è rivolta al monaco: "Senti sa' ma non te poi mette a sede dall'altra parte che qui c'avemo da puli'? Almeno ce sbrigamo...". Tutto questo continuando ad agitare il piumino sulle varie suppelettili.

Il monaco ha forse farfugliato qualcosa. Poi si è alzato e lentissamente ha attraversato la navata...camminando con un lungo bastone... Giunto a breve distanza da me si è fermato. Io ho subito pensato che volesse darmi una bastonata perchè non mi è venuto neanche da fargli un wai. Invece mi ha guardato e mi ha chiesto "Da dove vieni?" Ed io "Dall'Italia". "Ah, Italia...bene, bene..." e ha proseguito il suo percorso. Si è seduto sull'altro sedile. Intanto la signora con il wai paralizzato lo ha raggiunto e gli ha detto: "Io vengo dalla Spagna" e il vecchio l'ha guardata con sguardo vuoto. E lei ha insistito: "Espana, Spain. Spagna". Il monaco aveva l'aria sempre piu' persa...

E intanto la perpetua continuava a spolverare e il suo collega a passare la scopa sui sedili...

Tutta la scena era abbastanza surreale. 
Chissà se la signora spagnola è ancora in giro con le mani incollate alla ricerca di un improbabile guru che neanche sa dove è la Spagna o forse addirittura ne ignora l'esistenza. La perpetua pero' continuerà a fregarsene di regole e deferenza (sono quasi sicura di averla vista spolverare un Budda ).

E sì, io sono uscita senza aver trovato il senso dell'esistenza dell'Universo ma sicuramente con umore migliore di quando sono entrata.

NB: I dialoghi si sono svolti tutti in Thai. Ho cercato di riprodurre l'eccesso di confidenzialità della perpetua utilizzando un italiano informale ancorchè non un un vero dialetto.


venerdì 17 gennaio 2014

ATTRAVERSARE LA NOTTE (Chiang Mai addormentata)

Quando torno a casa da sola alla fine del turno di lavoro mi piace guidare piano e attraversare la città...anche il suo centro storico. E' una città che dorme o meglio sonnecchia. Per le strade si aggirano prostitute e dipendenti della CLBS... La maggior parte degli innumerevoli ristoranti con le ruote sono in chiusura...e le uniche vetrine accese sono quelle degli indispensabili 7-eleven (mi chiedo sempre come l'Italia possa sopravvivere senza?).
Il cuore della città dorme. Ma i draghi posti a guardia dei templi non sembrano così spaventosi, e la quiete della notte regala fantastici riflessi e giochi di luce delle facciate e delle guglie. Attraverso la città subendone il fascino, percorro le strade che in altri momenti ospitano mercati di qualsiasi tipo in una routine quotidiana di esposizione della merce e riorganizzazione e pulizia. Qua e là incontro farang da soli o in gruppo. Mi chiedo se questa sia la Thailandia che stessero cercando... Io nello stupore di trovarmi improvvisamente in stato di equilibrio mi sorprendo a pensare di essere forse in un luogo già mio, in un percorso già attraversato...
Per la prima volta mi sento nel luogo dove vorrei essere. Per la prima volta non percepisco l'inquietudine... 
E va bene così.

giovedì 28 novembre 2013

SENTIRSI A CASA A 10.000KM DI DISTANZA

Questa mattina sono uscita da sola. Voglio iniziare ad orientarmi con le distanze, la collocazione dei luoghi e così via.
Mi sono avviata a piedi e poco dopo un saengtaew (taxi collettivo) ha accostato. La signora seduta di fianco all'autista mi chiede: Where are you going? E io chiedo a mia volta: khun pai thi nai kaa (dove andate?) e lei where you want, ed io chan ja pai pratu tapae dai mai kaa (vorrei andare a porta Tapae, va bene?). Mi fa cenno di si e di salire nella parte dietro adibita al trasporto passeggeri. In una frazione di secondo mi rendo conto di non aver trattato il prezzo. Mi fermo chiedo iisip bhat chai mai (venti bhat, vero?) In realtà la tariffa è fissa ma di solito con i farang (gli stranieri) tentano di alzare il prezzo. Il tipo alla guida sorride e alzando due dita mi conferma iisip bhat. Monto dietro e comincio a guardarmi intorno, sono l'unica passeggera ma poco dopo carichiamo una signora anziana. La saluto e dopo un bel tratto in silenzio la signora sottolinea il fatto che parlo thai. Io rispondo nit noy (poco). Ma lei alza il pollice e si complimenta. In pratica il ghiaccio è rotto. Subito la tipa con aria di disappunto mi mette una mano sulla coscia, appena sopra il ginocchio. La guardo rassegnata e divertita: dichan luu dichan pen uan (lo so sono grassa). Probabilmente spiazzata dalla mia consapevolezza  la mia co-passeggera, invece di continuare a sottolineare la mia obesità, mi chiede da dove vengo. Quando sente che sono italiana si esalta e mi racconta di aver vissuto due anni in Italia e poi anche in Francia e Germania. Le chiedo se parla italiano e mi dice: ciao Milano finito e ride. Mi chiede quanto tempo intendo fermarmi in Thailandia e le rispondo in inglese spero tutta la vita... Nel frattempo sono arrivata, la saluto e mentre sto scendendo mi lancia un sentito chock dee (buona fortuna), contraccambio di cuore anche io, un incontro così non può che metterti di buon umore.
Mentre pago la signora seduta vicino all'autista mi chiede da quanti anni sono in Thailandia. Cerco di rispondere che ci ho vissuto nove anni, ma che manco da dieci. In realtà mi incarto e credo sia ripartita pensando che sia qui da nove anni e che veramente il mio thai non sia così buono come pensava.

Poi da porta Tapae ho iniziato la mia perlustrazione, percorrendo il centro cittadino in direzione est-ovest. Chiunque pensi che nelle città italiane ci sono troppe chiese dovrebbe venire a contare i templi presenti a Chiang Mai. ne ho visitato una minima parte perchè quello che mi interessava veramente era orientarmi e guardarmi intorno. Sono arrivata fino al wat prah singh. Poi seguendo solo il mio intuito ho ripreso la direzione verso sud. 

Mi sono fermata in un primo residence di cui avevo consultato il sito e sono entrata a chiedere informazioni. Un'impiegata molto gentile mi ha mostrato le tre tipologie di stanze ma devo dire che sono piuttosto squallide, soprattutto poi gli ambienti esterni: hall, corridoi, ecc.. Ma le stanze sono tutte tra il settimo e nono piano, con vista sulle montagne...

Proseguo sempre a piedi e mi ritrovo al mercato Tippanet, dopo qualche incertezza decido di fermarmi a mangiare. Ordino pad-thai con carne. C'è solo clientela thailandese a parte altri quattro farang. Diciamo che la cucina, l'ambiente, il servizio sono davvero only for thai people. Mi aspetto anche qui qualche tentativo di farmi pagare di più e invece iisipi haa bhat (25 bhat) poco più di 50 centesimi. Pago e riprendo il mio cammino.

Lungo la strada vedo il residence che maggiormente mi ha fatto sognare consultandone il sito dall'Italia. Vado a chiedere informazioni. Peter, giovane figlio del titolare, mi illustra le tariffe e mi informa che hanno disponibilità a partire da gennaio. Mi mostra la stanza ed è davvero carina come si vede on-line... Unica pecca è al piano terra. Ovviamente è più caro del precedente, ma come qualità è molte spanne sopra.

In pratica sto vivendo la straniante sensazione di sentirmi a casa nonostante sia a 10000km dal mio luogo di origine, probabilmente casa è dove senti di stare...

Evabbe' in Italia lu poru Sirvio è decaduto, mentre qui la sora Yingluck l'ha sfangata (le hanno rinnovato la fiducia... nel fratello Thaksin).

Questa è un po' la prima giornata da nuova residente. That's all for now. Seguiranno foto e commenti.

domenica 13 ottobre 2013

BYE BYE BOLOGNA...

...in questi giorni ripercorro le strade e i vicoli del centro storico immersa nella consapevolezza delle ultime volte. Colleziono immagini suggestive da raccogliere in una cartella denominata "Immagini dell'addio". Realizzo di giorno in giorno l'avvicinarsi di un evento ormai inevitabile "bye, bye Bologna"!

Sono arrivata in questa città poco più di quattro anni fa...con il complesso da provinciale che mi fosse concesso un privilegio. 
Bologna per me era non solo una vecchia signora dai fianchi un pò molli e capace di amore e capace di morte. Bologna era per me il laboratorio politico e artistico. Era la città delle giornate degli autonomi, del '77...era l'Università per eccellenza. Ero affascinata all'idea di attraversare quei luoghi dove Irnerio spiegava il diritto a futuri nuovi giuristi, inventando così la prima università della Storia. 
Bologna era la città ferita squarciata quel 2 agosto del 1980, senza mai cicatrizzare...ogni bolognese che ho conosciuto prima o poi mi ha raccontato di quel giorno, dov'era, cosa stava facendo e di quel dolore. E per ogni treno che ho preso in questi anni mai ho dimenticato di sostare davanti allo squarcio cercando poi con lo sguardo il nome di Sergio Secci, ternano, che avevo incrociato purtroppo poche volte prima di quel giorno.
E poi Bologna di Ustica e della Val di Sambro. Bologna ferita mai finita. E poi l'orrore della Uno Bianca, Bologna non dimentica.
E poi Bologna avanguardia del movimento LGBT: finalmente per me condivisione e comunità, finalmente a casa.

E così arrivo qui con un profondo senso di rispetto. Studio, imparo e conosco. Salgo a piedi a presentarmi alla Madonna di San Luca. Sorpresa dalla tanta devozione della città: un culto civico non religioso!

Ho consumato le scarpe percorrendo le strade del centro, letto tutti i libri di Loriano Macchiavelli, di Carlo Lucarelli per imparare i luoghi e l'antropologia della città. La Sala Borsa come la libreria di casa. Conosciuto i suoi sette segreti, scoperto gli angoli suggestivi come i tramonti da San Michele in bosco. Sostato in ammirata contemplazione del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell'Arca. Ho mangiato da Vito e da Bertino. Ho passeggiato sui colli e nutrito l'anima all'Eremo di Ronzano.

Bologna sono i luoghi in cui avrei voluto andare, ma non ce l'ho fatta: salire sulla torre degli Asinelli, pranzare almeno una volta al Diana e passare una notte al Baglioni. Una partita della Virtus al palasport e una del Bologna al Dall'Ara.

Bologna è il luogo dove in tanti si son persi forse per sempre, ma ora è Bologna che sembra perdersi incapace di reagire alla mancanza di lavoro, di soccorrere i nuovi poveri, all'emergenza dei troppi sfrattati. Bologna scandalizzata e colpevole quando un cinno muore di freddo tra le sue braccia. E intanto i disperati salgono sul Nettuno e sulle gru. C'è una sospensione nell'aria, la città trattiene il fiato attende una soluzione, che si torni a crescere e che si possa finalmente ripristinare un wellfare degno di questo nome.
E intanto Bologna piange, l'è morto un figlio: Lucio Dalla. Tutta la città è in lacrime e sfila alla camera ardente. I funerali celebrati proprio il 4 marzo e in San Petronio, in quella piazza Maggiore ormai trasfigurata nella sua piazza Grande!

E neanche due mesi dopo Bologna smarrita: è morto il Cev, anzi si è suicidato...dal palazzo della Regione. E' un lutto indicibile che la città non sa celebrare e neanche elaborare. E Cevenini si porta via un modo di essere della politica di questa città.

Ma poi tutti travolti dal doppio terremoto: 20 e 29 maggio. Io intanto ho terremotato la mia vita. E così vivo l'ultimo anno e mezzo da disoccupata. Mesi particolari, ma fecondi. Tanti amici nuovi e ritrovati. Bologna sembra abbracciarmi e consolarmi.
E proprio adesso sono pronta ad andare. Un balzo di 10.000km verso una città nuova: Chiang Mai! Si riparte si ricomincia...

Bye, bye Bologna! Le emozioni, i sentimenti di questi giorni: un alternarsi di entusiasmi e di malinconie. Bologna non mi si caverà più dal cuore...ma me la voglio vivere tutta questa nostalgia che già si avvinghia al cuore. Ti guarderò da lontano Bologna e sarai città del ritorno.
Bye, bye Bologna...