venerdì 10 ottobre 2008

Caso Don Gelmini, Gip rinvia udienza

09/10/2008
TERNI - Il Gip di Terni, Pierluigi Panariello, ha rinviato al 30 ottobre prossimo l'udienza preliminare a carico di don Pierino Gelmini. E proprio in quella data comunichera' la decisione in merito alla richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Barbara Mazzullo, per sentire con la formula dell'incidente probatorio i giovani che accusano il sacerdote di molestie sessuali. Oggi intanto i difensori di don Gelmini, gli avvocati Filippo Dinacci e Lanfranco Frezza, hanno depositato una memoria difensiva per confutare le accuse mosse al loro assistito. L'avvocato Manlio Morcella, che difende Gianpaolo Nicolasi, uno dei collaboratori del fondatore della Comunita' Incontro accusati di favoreggiamento, ha chiesto lo stralcio della posizione del suo assistito se fosse ammesso l'incidente probatorio. Per l'altro collaboratore, Pierluigi La Rocca, il suo difensore, l'avvocato Tiziana Parenti, ha chiesto il processo con il rito abbreviato.

Gli accusatori di don Pierino Gelmini potrebbero subire pressioni o ricevere promesse di denaro che rischiano di influenzare la loro versione in un eventuale processo. Per questo il pm di Terni Barbara Mazzullo ha chiesto di sentirli con la formula dell'incidente probatorio. Un atto al quale sono invece contrari i difensori del sacerdote. A decidere sara' ora il gup Pierluigi Panariello che comunichera' la sua decisione il 30 ottobre prossimo. Una data che potrebbe quindi rappresentare uno snodo per l'udienza preliminare nella quale il sacerdote e' accusato di molestie sessuali nei confronti di dieci ormai ex ospiti della Comunita' Incontro (mentredue suoi collaboratori e la madre di uno degli accusatori devono rispondere di favoreggiamento). Se il gup accettera' la richiesta del pm, i giovani verranno chiamati a deporre in aula e le loro parole avranno valore di prova in un eventuale processo. Oggi il rappresentante dell'accusa ha motivato il ricorso all'incidente probatorio con la presunta ritrattazione di uno dei principali accusatori di don Gelmini e con uno scambio di lettere avuto con un altro degli ex ospiti della Comunita'.Ha inoltre indicato le intercettazioni agli atti dell'inchiesta come ulteriore supporto alla sua tesi. Argomentazioni alle quali si sono opposti i difensori del sacerdote, gli avvocati Filippo Dinacci e Lanfranco Frezza, secondo i quali i presunti pericoli dei quali ha parlato il pm risalirebbero comunque a prima della richiesta di rinvio a giudizio e riguardano solo due degli accusatori. L'avvocato Manlio Morcella, difensore di Gianpaolo Nicolasi, uno dei collaboratori di don Gelmini, ha inoltre sottolineato che come stabilito dallo stesso gup le intercettazioni non sono utilizzabili per gli assistenti del sacerdote. Nell'udienza di oggi l'avvocato Tiziana Parenti, che difende l'altro collaboratore Pierluigi La Rocca, ha annunciato richiesta di processo con il rito abbreviato per il suo assistito. Sempre oggi i legali di don Gelmini hanno depositato una memoria relativa alle indagini difensive finora svolte. Prodotte una trentina di testimonianze a discarico del sacerdote e due dvd con le immagini di due dei principali accusatori. Un intervento alla Comunita' Incontro e un' intervista a una televisione locale nelle quali i due giovani esprimono apprezzamento per il suo lavoro. Parole di stima e di affetto come quelle contenute in alcuni biglietti fatti giungere a don Gelmini e ora prodotti dalla sua difesa.

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