martedì 1 marzo 2016

IO CHE NON SONO MADRE E MAI LO SARÒ



Io che non sono madre e mai lo sarò non ho parole abbastanza affilate per contrastare la violenza e gli insulti di quanti si ergono in questi giorni a censori severi di chi ha intrapreso percorsi di genitorialità nell'ambito di famiglie omoaffettive.

Non sono madre ma mi sono presa cura di decine e decine di figli non miei, figli della povertà e della malattia, alcuni essi stessi malati, la gioia più grande era poterli restituire alle loro famiglie...ma certo ancora mi interrogo sul destino di quelli che una famiglia non l'avevano più o non l'avevano mai avuta.

Sarà per questa mia storia personale che ho sempre avuto difficoltà nel comprendere quelle coppie etero che perseguono a tutti i costi una gravidanza che implica il sottoporsi a fecondazione assistita e a tutte le procedure mediche annesse. Mi sono sempre chiesta come poter giustificare tanta ostinazione quando i minori adottabili sono migliaia e la loro condizione anche nel migliore degli istituti è sempre penosa. 

E ovviamente posso solo inorridire nell'ascoltare storie di coppie che ricorrono all'utero in affitto, anche in quei paesi dove non è perseguito dalla legge. Perchè l'utero in affitto prevede donne in condizione di bisogno e senza alcun sostegno anche psicologico per affrontare il percorso. 

In questi giorni però inorridisco nel constatare che molti opinionisti e politici stiano intervenendo a sproposito su questo tema confondendo i termini e i contesti. 
L'accusa più ridicola che sento è proprio sul perchè anzichè farsi fare i figli da altri non li adottino. Quando è noto a tutti che alle coppie omoaffettive non è permesso l'accesso all'istituto dell'adozione, ma pur di screditare gli altri si è pronti a dichiarare qualsiasi cosa.
Poi di seguito in modo scorretto e menzognero si fa confusione definendo utero in affitto quello che è la gestazione per altri. La gestazione per altri è regolamentata in pochi paesi tra cui il Canada e gli Stati Uniti che non sono certamente paesi in condizioni di sottosviluppo. Le donne che desiderano aiutare le coppie ad avere dei figli possono farlo ma in modo gratuito. Sono loro che scelgono le coppie a cui fare questo dono sia etero sia omo. Per ogni bambino saranno due le donne coinvolte: una donerà il proprio ovulo, l'altra porterà a termine la gestazione. Quindi non si tratta di storie di indigenza e sfruttamento, c'è una libera scelta da parte delle donne. Certo che si può mettere in discussione questa loro scelta e ognuno può avere un'opinione anche negativa su questo tipo di volontariato. 
E sia chiaro che le spese ci sono perchè vanno coperte le spese sanitarie per la gestante e per il neonato, ci sono i viaggi e la permanenza nel paese fino a quando il bambino possa viaggiare. I bambini non si comprano perchè nessuno li mette in vendita in questi paesi, ma certo tipo di spese sono inevitabili e dunque questa pratica non è certo accessibile a chiunque.
Ma per favore confrontiamoci su dati di realtà e non su pregiudizi e dati distorti appositamente per avallare la propria opinione. 
Io che sono per l'adozione sempre ho diverse coppie di amici che hanno avuto figli tramite la gestazione per altri. Prima di scandalizzarmi ho voluto informarmi e capire, anche io avevo e ho dei dubbi. Ma fino a che non sarà possibile anche alle coppie omoaffettive adottare i propri figli credo che realizzare la genitorialità tramite la gestazione per altri sia l'unica strada praticabile e vorrei in qualche modo rendere merito a quelle donne che donano con generosità parti si se stesse in modo disinteressato e che non meritano di essere considerate come delle madri sciagurate, in miseria e sfruttate...