venerdì 20 giugno 2008

LE BUGIE CON LE GAMBE SEMPRE PIU' CORTE E LA STRANA STRATEGIA DIFENSIVA DEL SIGNOR GELMINI


...insomma a me le cose non tornano... Se mi si accusasse di qualcosa che so di non aver fatto, la mia prima preoccupazione dovrebbe essere dimostrare di non avere commesso ciò di cui mi si accusa. Se chi mi accusa conoscesse casa mia, e affermasse che ho commesso un certo reato nella mia camera, per smentirlo credo gli chiederei dettagli e riscontri precisi: come è la mia stanza, che mobili ci sono, particolari e dettagli insomma. Non credo mi verrebbe in mente di dire che non è mai esistita una mia camera nella mia casa... Se poi camera e casa sono frequentate per vari motivi da centinaia di persone, la cosa diventa surreale!
Se mi intercettassero mentre faccio affermazioni riconducibili all'aver commesso dei reati, cercherei di convincere l'accusa di aver mal interpretato le mie parole e, consapevole della mia innocenza, farei di tutto per dimostrare il senso corretto di quanto registrato. Non credo contesterei a chi ha indagato di aver registrato le mie affermazioni senza autorizzazione, lasciando in sospeso l'accertamento della verità...

Ma si sa, io sono una tapina che se incappasse in un guaio giudiziario non avrebbe certo a disposizione i principi del foro, professionisti che sanno come difendere qualsiasi accusato e dimostrarne l'innocenza!

Bene, ora se volete farvi un idea migliore scaricatevi questa pagina de La Stampa di Marco Salvia

giovedì 19 giugno 2008

...SENZA PAROLE

Il Gup Pierluigi Panariello ha comunque rinviato a giudizio don Gelmini., che era assente e che è attualmente nella sede della Comunità di Amelia, dove domani incontrerà il sottosegretario Carlo Giovanardi e i parlamentari umbri del Pdl per affrontare il problema del "dilagare della droga in Umbria".

mercoledì 11 giugno 2008

IL CORTILE, LA PIAZZA, IL MONDO: GLOBALE/GLOCALE



La città è in fermento, il convegno del 14 giugno p.v. ha dato alimento a tutti gli ammalati di dietrologia, affetti da una miope presbiopia, ovvero mirano lontano per guardare vicino, ma non sanno osservare nè vicino nè lontano...che tristezza!!!

Come sempre disincantata osservo con sana invidia quanti si stanno impegnando per realizzare "Una comune responsabilità per il futuro della città", perchè se posso avere dei dubbi circa la possibilità che questa città abbia un futuro, non credo proprio che qualcuno sia in grado di assumersene una responsabilità condivisa per realizzarlo.

E poi mi è successa questa cosa divertente, vado in biblioteca, entro nell'ascensore e per terra trovo un foglietto quadrato con un divertente gioco di parole e frasi, facilmente riconducibile ad una visione riduttiva di quanto sta succedendo, non so chi sia l'autore ma l'inserimento di Squillino tra i possibili candidati è un colpo da geni...

venerdì 6 giugno 2008

COMPLIMENTI MINISTRO MARA CARFAGNA

Egregio Ministro Mara Carfagna,
Le scrivo per farLe i miei più sinceri complimenti... Non ho mai messo piede ad un gay pride, non riconoscendomi nello stile di vita di gayezza esibita. Ma quest'anno per la prima volta ci sarò e sarà solo colpa Sua, ci sarò non perchè orgogliosa, ma perchè preoccupata di avere un ministro come Lei. A me non frega niente del Suo passato, ma mi preme molto il Suo presente. Un Ministro delle Pari Opportunità che rifiuta il patrocinio al Gay-Pride, lo potrei accettare se la motivazione nascesse dall'ideologia, ma dichiarare che in Italia gli omosessuali non sono discriminati non può che essere sintomo che di incompetenza o di stupidità. E allora a me non sta bene avere un Ministro incompetente o stupido che sia! Ho deciso di aderire al Gay-Pride, ma la mia prima preoccupazione è stata di trovare un cappello o qualcosa con cui potermi coprire se ci fossero delle telecamere...vivo in provincia e non ho ancora fatto outing pubblico. Certo Lei non riuscirà a capire perchè, visto che il Suo parrucchiere Le conferma che come gay non è discriminato. Chissà se i Suoi stilisti di fiducia conoscono quella madre e quel padre che, di fronte all'evidenza di una figlia e di un figlio omosessuale, hanno cercato di accoltellarli? Nessuno li aveva informati che le persone omosessuali in Italia non sono discriminate? E già mi chiedevo se per caso oltre ai Suoi quattro amici, avesse letto qualcosa sull'argomento, voglio dire oltre al testo della canzone della Tatangelo!? Sa, signor Ministro, visto che il Suo stipendio lo pago anch'io, mi starebbe a cuore che prima di parlare si informasse, cercasse di conoscere le dimensioni del problema, chiedendosi come mai un persona come me 45enne, di buona cultura, cattolica praticante, si firma con uno pseudonimo e non l'ha ancora detto in famiglia...

La prego si dimetta!

Sul senso del pride consiglio di leggere qui