mercoledì 24 dicembre 2008

PERCHE' NON ADERISCO AI GRUPPI FACEBOOK CONTRO POVIA A SANREMO


Ieri gran fermento sul web, quando è cominciata a circolare la notizia che Povia avrebbe partecipato al Festival di Sanremo con una canzone dal titolo "Luca era gay". Immediatamente si sono creati due gruppi facebook con lo scopo dichiarato di impedire all'autore de "I bambini fanno oh!" di cantare il suo nuovo brano. Tutti hanno ricordato che Povia tempo fa dichiarò di essere guarito da un periodo di sei mesi di omosessualità, essendo poi riuscito a convertire due suoi amici che ora sono sposati... e poi tutti si sono ricordati che il principale testimonial delle terapia riparative in Italia è un certo Luca Tolve, e a tutti questa coincidenza è sembrata anomala... E a me viene da chiedere come mai non si riesce mai ad essere sereni su questi temi? Ufficialmente nessuno ha letto il testo della canzone, magari i primi versi sono: "Luca era gay e per questo l'hanno ammazzato"...(Povia stupiscici!). Insomma questo gran polverone alzato dalle varie associazioni mi sembra quanto meno prematuro. Quanto alle affermazioni di Povia, a me sembra evidente che se uno per un periodo si sente attratto da persone del proprio sesso ed è a disagio, tanto da ricorrere allo psicoterapeuta e poi sentirsi di nuovo etero, insomma questo qui non è certo una persona omosessuale, solo uno molto confuso. Le persone omosessuali, come ho già scritto in un altro post, non appartengono all'unica lobby di malati che non vuole curarsi, semplicemente vorrebbero che la si finisse di considerarli dei malati... E chi incontra delle persone omosessuali distoniche, farebbe bene a non generalizzare, chi sta male si curi affinchè con serenità possa vivere la propria identità etero o omo che sia.
Povia canti quello che vuole, più danni della Tatangelo non potrà fare e tutto questo chiasso non fa altro che creare attesa e pubblicità, per una canzone sicuramente modesta (sia per il testo che per la musica), che meriterebbe di essere dimenticata prima ancoradi ascoltarla...

mercoledì 3 dicembre 2008

PAPA SCROOGE!!??

The Pope's Christmas Gift: A Tough Line on Church Doctrine

By Jeff Israely Wednesday, Dec. 03, 2008

Pope Benedict XVI  leads a mass at the Basilica of San Lorenzo, Rome.

Pope Benedict XVI leads a mass at the Basilica of San Lorenzo, Rome.

Alessandra Tarantino / AP



Those nicknames from the past — God's Rottweiler, the Panzercardinal — don't seem to stick anymore. After acquiring a reputation as an aggressive, doctrine-enforcing Cardinal, Pope Benedict XVI has surprised many with his gentle manner and his writings on Christian love. But with the Christmas season upon us, there is growing proof that the 82-year-old Pope is also quite willing to play the part of Scrooge to defend his often rigid view of Church doctrine.

Benedict's envoy to the United Nations, Archbishop Celestino Migliore, has announced that the Vatican will oppose a proposed U.N. declaration calling for an end to discrimination against homosexuals. At first blush, no one should be surprised to find the Catholic Church hierarchy butting heads with gay rights activists. But this particular French-sponsored proposal, which has the backing of all 27 European Union countries, calls for an end to the practice of criminalizing and punishing people for their sexual orientation. Most dramatically, in some countries, including Iran and Saudi Arabia, homosexuality can be punished by death.

Papal spokesman Father Federico Lombardi was forced to clarify that the Vatican continues to condemn the use of the death penalty for any crime, including those associated with homosexuality. Instead, Migliore said the Vatican's opposition to the U.N. proposal was driven by concern that countries that prohibit gay marriage would somehow be targeted. Said Migliore: "Countries that don't recognize the union between people of the same sex as marriage will be punished and pressured."

The U.N. declaration does not in fact mention gay marriage, and most of the nations that support it themselves don't allow people of the same sex to wed. Archbishop Migliore confirmed on Tuesday that the Vatican had also refused to sign a U.N. document last May in support of the rights of the disabled because it did not include condemnation of abortion, and the rights the fetus with birth defects. Vatican officials nevertheless voiced support for the central principles of the disabled rights document, which Migliore helped craft before the final decision to withhold the Holy See’s signature.

The Italian gay rights association Arcigay says the Vatican's opposition to the anti-discriminatory measure is "unprecedented," and the citing of gay marriage is an "excuse" to distract people from the real intent of criminalizing gays. One Rome-based priest was disappointed that the Vatican decided to publicize its opposition to what appears a rather innocuous declaration. "When you're always trying to look for new ways to make your point, you lose credibility," says the priest. "Better sometimes to keep quiet."

Benedict has said repeatedly that the Church is forced to speak out against the tide of secularization, especially in Catholicism's home turf in Europe. His kindly manner notwithstanding, Benedict does not seem to hesitate doing or saying what he deems necessary to keep Catholicism from straying too far from its doctrinal tradition.

And that includes revisiting the Catholic liturgy if necessary. His top Vatican deputies are now studying a change to the mass that would affect the moment when members of the congregation are asked to greet each other with a "sign of peace." Worshippers then exchange handshakes, or sometimes a hug or kiss. In 2007, writing about the exchanging of the peace, Benedict called for "greater restraint in this gesture which can become exaggerated and cause a certain distraction in the assembly before the reception of Communion." It may now be moved earlier in the service. Cardinal Francis Arinze, head of the Vatican's liturgical office, said last month that the affectionate gesture is often misunderstood. "It is thought to be a chance to shake hands with friends. Instead it is a way to tell those nearby that the peace of Christ, really present on the altar, is also with all."

Though there is no indication if or when the proposed movement of the peace would happen, this change would respond to a desire by the Pope to rein in some of the excesses that he sees in the ways the faith is currently celebrated. And to those who wonder why not just let everyone to say 'peace' when and where they please for Christmases to come, one can imagine Benedict flashing that gentle smile, tilting his head ever so slightly and declaring: Bah Humbug!



lunedì 1 dicembre 2008

MIGLIORE? MA DE CHE?

Mons. Migliore, osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite

Vaticano: «No alla depenalizzazione
dell'omosessualità da parte dell'Onu»

Bocciato il progetto avanzato dalla Francia a nome della Ue: «Si creeranno nuove e implacabili discriminazioni»

Manifestazione di gay negli Usa (Ap)

Manifestazione di gay negli Usa (Ap)

CITTA' DEL VATICANO - L’osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, monsignor Celestino Migliore, boccia il progetto di dichiarazione che la Francia intende presentare a nome dell’Unione europea all’Onu per la depenalizzazione universale dell’omosessualità. «Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale», afferma il vescovo in un’intervista all’agenzia stampa francese "I.Media". «Il catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione. Ma qui, la questione è un`altra». «Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi - afferma mons. Migliore - si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni».


I TAILANDESI CI PROVANO A SOLLEVARE IL MORALE AI PASSEGGERI BLOCCATI


dalla pagina dei commenti del The Nation di Bangkok

FE
01/12/2008 17:52 IP: 58.181.148.198

I flew into U-Tapao airport on Saturday afternoon from Hong Kong (via Phuket). The arrival hall was chaotic but departures reminded me of scenes outside the American embassy at the fall of Saigon in 1975. This being Thailand, there was the surreal addition of a katoey cabaret show being put on to entertain the passnegers.

n.b. In thai katoey è l'equivalente di travestito, ma del tipo che si può ammirare nella foto tratta da Alcazar Show in Pattaya, tra i più famosi ed apprezzati del mondo.

domenica 23 novembre 2008

LE PAROLE SONO PIETRE E UCCIDONO


Fatalità

Fato avverso; cosa spiacevole che non possiamo o sappiamo evitare

Se camminando per la strada mi cade addosso un meteorite, è un evento dovuto al fato avverso, una cosa spiacevole che non posso o non so evitare.

Fatiscente

In rovina, cadente: edificio f.; anche in senso fig., obsoleto: un'istituzione f.

Se la maggior parte degli istituti scolastici sono fatiscenti, frequentati da milioni di studenti dai sei anni in su, morire per un crollo rientra nel calcolo delle probabilità.

Se in un paese si permette a milioni di studenti di correre il rischio di morire nel crollo delle scuole da loro frequentate, il paese ha già conosciuto il sonno della ragione che genera mostri.

mercoledì 19 novembre 2008

...IL SILENZIO DI UN BLOG


L'amico Marco Salvia ha deciso di attuare una sua particolare forma di protesta, sospendere il suo blog di contro informazione e spiega molto bene in un post le sue motivazioni. Ritengo importante segnalare questo gesto nella speranza che qualcuno comprenda quale clima si sta creando in Italia, è davvero insopportabile che un indagato, rinviato a giudizio, trovi spazio sui media nazionali e non si permetta ad altri che hanno cose da dire sull'argomento di eprimersi liberamente.

Tra l'altro va dato atto a Marco Salvia di essere stato l'unico a cercare di spostare il dibattito sulla metodologia delle terapie residenziali, alzando il tiro rispetto alle bassezze di certe vicende giudiziarie.

Marco Salvia ha deciso di sospendere il suo blog in segno di protesta:

SOSPESO PER PROTESTA

8:14 pm Blog

Questo Blog sospende il suo sforzo per protesta fino a che non riprenderanno le udienze del processo Gelmini e questo avverrà soltanto se i media opereranno nel modo dovuto per informare l’opinione pubblica della natura politica di questo processo, cosa che mai è avvenuta in modo completo e adeguato sin dall’inizio della inchiesta.

Il Blog si autosospende anche per solidarietà con le vittime, con gli inquirenti della polizia di stato, con il P. M Barbara Mazullo e con il Gup Panariello il cui tentativo di ricusazione non ha motivazione altra che impedire il processo stesso .

Nel caso il processo non riprenda con lo stesso Gup, il Blog non verrà riattivato.

Io non credo sia importante che si tratti di un piccolissimo media di controinformazione come un blog personale . Anzi ritengo sia significativo proprio questo.

Se altri seguiranno forse il processo riprenderà. Ma questo non è importante per la mia decisione.

Se resterà chiuso cercherò di fare in modo che almeno la motivazione per la sua chiusura resti visibile i rete.

P.S. Specificò che non credo che i media debbano fare processi ma che in questo particolarissimo caso, la decisione della corte d’appello di Perugia, (viste le enormi pressioni politiche e quelle già avvenute sui testimoni, aggravate dalla generale disinformazione del pubblico) potrebbe giungere con grande ritardo per poi passare inosservata e potrebbe anche essere una decisione di ricusazione.

I giornali non hanno nemmeno pubblicato le motivazioni per la richiesta di ricusazione del Gup Panariello. Cosa c’è da ricusare in un caso di abuso ? Sono loro stessi , i legali e gli imputati a dimostrare così , che in verità , questo è un processo politico non un processo per abusi sessuali e la materia politica che si “discute” in silenzio, per chi non lo abbia ancora capito, è quella di una nuova, urgente, legge sulla droga oltre alla fine della storica impunità per le comunità terapeutiche . Una questione anche economica che vale milioni di euro. Chi credono di prendere in giro ?

Quindi dite quel che volete ma continuo a sostenere che questo è un processo a forte rischio di insabbiamento se l’attenzione verrà fatta scemare.

é tutto

saluti agli amici che non merito e ai nemici che non merito uguale.

marco


3 Responses

  1. roberto Says:

    scritto il 14/11/2008
    su bispensiero, sui nuovi commenti home page……

    Sono Iacobbe Michele, colui che ha reso un inferno la vita a Gelmini, non metto avanti il Don, perchè di Don non ha nulla.
    Un appello: il processo è lungo, quindi c’è tempo per tutti qelli che ancora non anno avuto le palle di uscire allo scoperto come ho fatto io.
    Provo pena per
    quei ragazzi che ancora oggi si nascondono dalle malefatte del Gelmini, molti non vogliono capire che il Gelmini è rimasto solo, è finito, nessuno lo spalleggia più, è una bomba che sta per scoppiare da un momento a l’altro.
    Uniamoci e non attendete l’ultimo giorno della vostra vita
    a cercare chi vi confessi per un peccato che avete subbito e che non avete nai avuto le palle per tirarlo fuori prima. Molti ci godono sul fatto che io in prima persona mi sono esposto, così molti di voi si sentiranno soddisfatti perchè contenti del fatto che uscito tutto fuori e con la garanzia di
    non essere i primi e neanche gli ultimi, ma come spettatori offesi con una maschera apparentemente sorridente, ma la verità che ancora soffrite, il dato di fatto è che volete giustizia senza averla chiesta, ma il punto è che siete senza palle.

    Un saluto da Iacobbe Michele

  2. Marco Says:

    Luciana e Andrea di Mestre Says:

    salve a tutti,

    ho spostato la mail di luciana e andrea di mestre sull’ultimo post perchè è relativa a questo. A loro e a tutti voglio dire che non getto la spugna, la sospensione del blog che è uno strumento civile e democratico, è un atto di protesta per le condizioni di ostruzionismo dei media televisivi e cartacei su di una questione che va molto al di la dell’aspetto degli abusi, benchè gravissimi. Io Ho messo tutto me stesso in questa storia, ho scritto un romanzo prima che ci fossero i giudici di mezzo, quando nulla si poteva dire io ho parlato.
    Ora però ho bisogno di aiuto. luciana e andrea sono le uniche persone che mi hanno scritto di riaprire il blog ma io so che li fuori ce ne sono tante leggetevi la mail di iacobbe e sappiate che io non posso fare più nulla senza di voi e le vostre testimonianze, sia che siano ancora depositabili in procura sia che siano relative a reati prescritti.
    Non è questione di solidarietà con me soltanto, è questione di creare forza per voi. Nessuno in una situazione come questa può fare nulla da solo. La mia email la sapete.Riaprire questo blog dipende da voi, ma questa è una inezia, perchè adesso anche andare avanti nel processo dipende da voi che avete taciuto fino ad oggi. Io non vi giudico, vi capisco, ma ora basta, se volete giustizia basta, altrimenti la vostra sofferenza diventerà quella di altri ragazzi e nuovi gelmini arriveranno a sfruttare chi soffre.

    c’è ancora così tanto da fare
    con fiducia

    vs
    marco



martedì 18 novembre 2008

SCHERZI DEI PALINSESTI



Oggi 18 novembre 2008 è il trentesimo anniversario del suicidio di massa del People's Temple, nella Guyana Francese. Morirono oltre 900 persone. Fu il culmine della degenarazione settaria del movimento guidato dal carismatico Rev. James Jones. Questa mattina poco dopo le 8.00 "La storia siamo noi" ha proposto un lungo documentario, "Jonestown 1978" con testimonianze di alcuni dei fuoriusciti e testimoni oculari del suicidio di massa.

La vicenda mi colpì molto all'epoca dei fatti e ho ricordi piuttosto nitidi dell'orrore crescente man mano che si svelava nella sua folle interezza. Avevo 15 anni, ero atea e mi sembò tutto davvero assurdo.

Diversi anni dopo, parlando con un sociologo che lavorava per la Comunità Incontro, mentre gli esprimevo delle mie perplessità circa alcune modalità di comportamento di don Gelmini, mi suggerì di leggere il volume "Il carisma malato: il People's temple e il suicidio collettivo di Jonestown" di Enrico Pozzi. Secondo l'amico sociologo vi si potevano trovare delle chiavi di lettura per interpretare quanto stava avvenendo in C.I.. Lessi il libro e pensai che l'amico sociologo avesse davvero esagerato. Molti anni dopo, ero in Tailandia, era già cominciata la fase di ripensamento delle mie scelte, mi feci spedire quel testo e lo rilessi, al termine non fui più tanto sicura delle esagerazioni sociologiche.

In questi anni sono tornata a leggere diversi articoli sulle vicende del People's Temple e questa mattina continuavo a fare delle elucubrazioni nel corso del programma di Minoli, mentre scorrevano immagini di repertorio in cui gli adpti della setta si dichiaravano felici e chiamavano James Jones il loro padre.

Tutti sappiamo come è andata a finire... Finita la trasmissione, con addosso quella sensazione di disagio che si può provare dopo una storia così, faccio un pò di zapping: e arrivo su Mattino 5, Claudio Brachino intervista in diretta da Amelia Pierino Gelmini e Alessandro Meluzzi. Quando il caso dice la combinazione!?
Inutile dire che il taglio era di quelli elogiativi dell'opera gelminiana, il sottopancia scorrevole informava che per la prima volta don Gelmini accettava di parlare dopo le pesanti accuse. Nel profluvio di attestati di stima del Brachino, il nostro non mancava di ricordare il generoso dono di Berlusconi (5 milioni di euro), grazie al quale abbiamo creato una struttura per accogliere centinaia di bambini orfani dello tsunami (ma anche qui andrebbero fatte delle precisazioni). Al momento di parlare della vicenda giudiziaria la parola viene lasciata al consulente Meluzzi e ad un servizio di Alessandro Banfi, nel corso del quale non si nominano i precedenti e si continua a ripetere che è la Procura di Perugia ad aver avviato l'inchiesta, ad averne deciso il rinvio a giudizio e il Procuratore di Perugia ecc... Tornati in studio Brachino elogia il servizio per la precisione e la completezza. Chissà cosa ne pensano alla Procura di Terni? e la dottoressa Mazzullo, ternana, che ha condotto le indagini... Ma in fondo sono quisquillie. Mica conta più di tanto di fronte al fatto che il Gelmini, rispondendo ad una precisa domanda del giornalista, afferma di aver perdonato i suoi accusatori (vedi la grandezza d'animo, dopo averli insultati e stigmatizzati, dopo la famosa benedizione con gesto dell'ombrello indirizzata anche alla Procura di Terni, però).

Domanda semplice, ma anche no: qualcuno, tipo anche il Brachino, riesce a farsi venire in mente che non è opportuno intervistare non un indagato, ma un imputato già rinviato a giudizio?

...io non volevo neanche più scriverne di questa storia, ma mica è colpa mia se sono trenta anni dal suicidio collettivo di 900 persone e Gelmini si lascia intervistare a Mattino 5, mica è colpa di nessuno...


martedì 11 novembre 2008

RINVIA, RINVIA, E ALLA FINE NULLA RIMARRA'

DON GELMINI: SI FERMA IL PROCESSO



Lo ha stabilito la Corte d'Appello di Perugia nell'ambito della procedura ricusazione del giudice avviata dai difensori dei tre imputati.

Si ferma l'udienza preliminare, davanti al gup di Terni, a carico di don Pierino Gelmini, accusato di molestie sessuali nei confronti di dieci ex ospiti della Comunita' incontro, e di due collaboratori del sacerdote, Giampaolo Nicolasi e Pierluigi La Rocca, che devono rispondere di favoreggiamento.
Lo ha deciso la Corte d'appello di Perugia nell'ambito della procedura di ricusazione del giudice avviata dai difensori dei tre imputati.
In particolare la Corte ha disposto la temporanea sospensione di ogni attivita' processuale. La prossima udienza era in programma il 4 dicembre, quando era previsto l'inizio dell'incidente probatorio disposto dal gup per ascoltare gli accusatori di don Gelmini. L'ex sacerdote ed i suoi collaboratori hanno sempre respinto ogni addebito.

venerdì 31 ottobre 2008

LA FORZA DELLA NON VIOLENZA- APPELLO ALL'ONDA DEGLI STUDENTI : NON REAGITE ALLE PROVOCAZIONI

Fino a dicei giorni fa sono stata una studente universitaria, la laurea appena acquisita non mi fa ritenere meno coinvolta o interessata alla devstante opera di distruzione del Ministro Gelmini. Ma gli incidenti di piazza Navona mi hanno pervaso di una profonda inquietudine, soprattutto perchè non credo sia solo una coincidenza questa intervista rilasciata da Francesco Cossiga, allora voglio lanciare un appello a tutti gli studenti: non cedete alle provocazioni, siate veri e innalzatevi a movimento non-violento, seppelite con una risata i facinorosi, isolateli, evitateli, quando fanno di tutto per provocare una vostra reazione sdraiatevi a terra e cantate, non dategli modo di giustificare interventi violenti.

Io ho un ricordo terribile: il 12 maggio 1977 nel corso di una manifestazione a Roma venne uccisa Giorgiana Masi, la sera al telegiornale un giornalista cercava di intervistare Francesco Cossiga, allora ministro degli interni, che era in compagnia di qualche altro ministro, e Cossiga si sottraeva alle domande continuando a ridacchiare con il compagno di merende... In quel riso ho sempre identificato il disprezzo e visto un insulto di gravità inaudita per una giovane di 19 anni, ora sappiamo che per il Presidente Francesco Cossiga quella e altre vite non avevano nessun valore, giovani uccisi per provocare e giustificare l'orrore che ne seguì.




Colleghi studenti, non permettete che accada di nuovo!!!

sabato 25 ottobre 2008

CONTRO NATURA

al festival della scienza DI GENOVA la rassegna «against nature?», proveniente da oslo

Cigni lesbo, maschi «drag queen»: mostra di animali gay con polemiche

Tam tam in rete, gruppi omo da tutta Europa. Perplesso il Forum delle Famiglie. Un prete-docente: i tabù provocano ignoranza


Due femmine di cigno: come le coppie eterosessuali, restano insieme per tutta la vita

GENOVA — I fenicotteri super- papà (coppie formate da due maschi che allevano un maggior numero di piccoli), le scimmie bonobo che risolvono ogni conflitto con incontri sessuali etero, omo, o di gruppo, le balene gay e le drag queen ovvero maschi di varie specie definiti «opportunisti» perché si presentano e si comportano vistosamente come femmine per evitare combattimenti. In una parola l'omosessualità fra gli animali. Al museo di Storia Naturale Doria di Genova la mostra «Against Nature?» iniziata un po' in sordina, come anticipo del Festival della Scienza, sta ora avendo grande successo. In particolare nella comunità gay.

Su altri fronti, invece, la mostra che è nel catalogo del Festival per scolaresche al di sopra dei 9 anni, suscita perplessità: «Non do alcun giudizio di valore sull'omosessualità ma come mamma — dice Anna Maria Panfili, avvocato, presidente ligure del Forum delle famiglie — i miei bambini non ce li porterei». Don Marino Bruno, docente in un liceo genovese, dà fiducia agli organizzatori del Festival: «Sono persone competenti e se giudicano la mostra visitabile dalle scolaresche presumo sia così. In ogni caso il tabù provoca ignoranza ed è bene che dell'omosessualità si parli apertamente. Molto dipenderà da come gli insegnanti sapranno condurre la visita». La mostra, inedita in Italia — proviene da Oslo — illustra comportamenti omosessuali in 1.500 specie animali, dagli invertebrati ai mammiferi.

Su Internet viaggia un appello dell'Arcigay di Genova: «Invitiamo tutti i comitati gay e tutte le associazioni Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, ndr) a visitarla. È un'occasione divertente di imparare e di vedere qualcosa che in Italia con difficoltà viene esposto». L'Arcigay si offre quindi «di accompagnare chiunque ci contatti» per visite guidate. La risposta è stata entusiasta. Visitatori sono arrivati anche da Londra. Franco Grillini, presidente onorario Arcigay ne è rimasto affascinato: «Altro che gay contro natura! Rispetto a ciò che riescono a fare certi animali noi siamo educande». Al museo non prevedevano questo tam-tam ma ne sono ben felici: «Oslo — spiega il curatore Giuliano Doria — aveva posto al Festival della Scienza, come condizione per prestarla, che la mostra fosse allestita in un museo di Storia Naturale e noi ci siamo offerti. E' il nostro contributo al tema della "diversità" scelto dal Festival quest'anno».

Quanto alla visita delle scolaresche Vittorio Bo, responsabile del Festival è deciso: «Nessuno scandalo. L'approccio all'argomento è scientifico. Non c'è nulla di osceno o di offensivo». Il visitatore viene accolto all'ingresso del Museo da due esemplari di cigno imbalsamati: sono due femmine. I cigni formano nella vita una sola fedelissima coppia e questo vale per coppie etero e omo. Passando dai pinguini reali (un maschio su cinque preferisce lo stesso sesso) ai giochi erotici dei trichechi (usano le pinne), i comportamenti sessuali vengono spiegati dagli etologi anche per la loro utilità: nei gruppi di scimpanzé o di lupi l'accoppiamento fra maschi diminuisce l'aggressività. Su tutto una citazione di Magnus Enquist, etologo dell'Università di Oslo: «Ci sono cose che vanno contro natura molto più dell'omosessualità — cose che soltanto gli umani riescono a fare — come avere una religione o dormire in pigiama».

Erika Dellacasa
25 ottobre 2008

venerdì 17 ottobre 2008

PER FARE FUTURO



Fare Futuro, fondazione di cultura politica, studi e analisi sociali, nei giorni scorsi a Roma ha presentato i risultati di una ricerca, condotta da Valentina Cardinali e realizzata insieme all'Istituto Piepoli: "Donne del Mediterraneo. L'integrazione possibile". Tale ricerca ha analizzato aspettative, opinioni, condizioni di integrazione degli immigrati provenienti dal bacino del Mediterraneo. In particolare la ricerca ha messo a fuoco il ruolo della donna, quale agente di integrazione, definendola l'opportunità attraverso cui passa la possibilità di conciliare culture.

L'immagine che ne esce è quella di una popolazione di immigrati che per il 92% ha una idea positiva del nostro Paese, quattro quinti di quanti sono inseriti nel mercato del lavoro non si sente discriminato, oltre la metà degli intervistati pensa di rimanere in Italia. Oltre il 70% degli intervistati ritiene che il rispetto delle leggi è la condizione fondamentale per facilitare il processo di integrazione. Le donne, in particolare le donne lavoratrici, sembrano le più entusiaste del nostro paese, dei nostri valori e delle nostre leggi. Le donne manifestano una maggiore propensione all'integrazione, non si percepiscono come un modello in contrapposizione con quello della donna italiana.

Quanto sopra è in sintesi il comunicato di presentazione di questa ricerca, in base a queste affermazioni sembrerebbe che non ci siano problemi legati alla presenza di cittadini stranieri in Italia, sono loro stessi ad affermarlo e non possiamo certo smentirli. Però chissà perché qualcosa non torna. Personalmente ho sempre diffidato delle statistiche, e quando i risultati sono troppo distanti dalla percezione più diffusa, ritengo sia importante approfondire.

La ricerca ha preso in esame gli immigrati dai paesi che affacciano sulle coste del Mediterraneo, non la totalità della popolazione immigrata; tra questi ha scelto di intervistare solo soggetti in regola con il permesso di soggiorno. Questo significa che si è preso in esame un campione rappresentativo di una minoranza del totale degli immigrati. Oltre a questo in nessuno dei comunicati stampa sono state rese pubbliche le modalità di raccolta dei dati, elemento non trascurabile considerando che la ricerca ha riguardato soggetti provenienti da quasi venti diverse nazioni, questo rende significativo sapere se è stato utilizzato un questionario scritto o se sono state fatte delle interviste, e in che lingua, se sono stati utilizzati dei mediatori oppure no. Ognuna di queste variabili può incidere significativamente sui risultati della statistica.

Leggendo tra le righe dei risultati possiamo dedurre che si tratti di immigrati presenti nel nostro territorio da un lungo periodo: hanno il permesso di soggiorno, sono inseriti nel contesto sociale e hanno una buona conoscenza della nostra lingua, perché tutto fa presupporre che la ricerca sia stata condotta in italiano. In questo senso il campione non può essere ritenuto rappresentativo dei tre milioni e mezzo di immigrati presenti in Italia al 31 dicembre 2008. Si tratta di un campione rappresentativo di quanti sono già integrati.

Personalmente vorrei che si facessero delle ricerche serie ad esempio sulle aspettative, opinioni, condizioni di integrazione che gli italiani nutrono nei confronti degli immigrati, del mediterraneo e non. Vorrei che si mettesse a fuoco il malessere diffuso nella nostra società che porta ad identificare lo straniero come causa di tutte le nostre paure: le nostre donne sono violentate solo dagli stranieri, i rom rapiscono i bambini, i rumeni rubano, ecc…

Vorrei che alcuni episodi inquietanti venissero interpretati come il sintomo del disagio che molti dei giovani italiani esperimentano nei confronti dello straniero, episodi come la ragazza albanese picchiata perché sull'autobus si è seduta nel posto "riservato" agli italiani, il cinese picchiato a Roma (tra l'altro in possesso di regolare permesso di soggiorno e contratto di lavoro), e il giovane italiano Abdul ucciso a Milano.

Potremo auspicare qualsiasi integrazione e compiacerci di pensare ad una realtà futura arricchita dalla presenza di tante nuove culture, ma se non siamo in grado o non vogliamo estirpare le radici del razzismo, non si potrà fare futuro.

venerdì 10 ottobre 2008

Caso Don Gelmini, Gip rinvia udienza

09/10/2008
TERNI - Il Gip di Terni, Pierluigi Panariello, ha rinviato al 30 ottobre prossimo l'udienza preliminare a carico di don Pierino Gelmini. E proprio in quella data comunichera' la decisione in merito alla richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Barbara Mazzullo, per sentire con la formula dell'incidente probatorio i giovani che accusano il sacerdote di molestie sessuali. Oggi intanto i difensori di don Gelmini, gli avvocati Filippo Dinacci e Lanfranco Frezza, hanno depositato una memoria difensiva per confutare le accuse mosse al loro assistito. L'avvocato Manlio Morcella, che difende Gianpaolo Nicolasi, uno dei collaboratori del fondatore della Comunita' Incontro accusati di favoreggiamento, ha chiesto lo stralcio della posizione del suo assistito se fosse ammesso l'incidente probatorio. Per l'altro collaboratore, Pierluigi La Rocca, il suo difensore, l'avvocato Tiziana Parenti, ha chiesto il processo con il rito abbreviato.

Gli accusatori di don Pierino Gelmini potrebbero subire pressioni o ricevere promesse di denaro che rischiano di influenzare la loro versione in un eventuale processo. Per questo il pm di Terni Barbara Mazzullo ha chiesto di sentirli con la formula dell'incidente probatorio. Un atto al quale sono invece contrari i difensori del sacerdote. A decidere sara' ora il gup Pierluigi Panariello che comunichera' la sua decisione il 30 ottobre prossimo. Una data che potrebbe quindi rappresentare uno snodo per l'udienza preliminare nella quale il sacerdote e' accusato di molestie sessuali nei confronti di dieci ormai ex ospiti della Comunita' Incontro (mentredue suoi collaboratori e la madre di uno degli accusatori devono rispondere di favoreggiamento). Se il gup accettera' la richiesta del pm, i giovani verranno chiamati a deporre in aula e le loro parole avranno valore di prova in un eventuale processo. Oggi il rappresentante dell'accusa ha motivato il ricorso all'incidente probatorio con la presunta ritrattazione di uno dei principali accusatori di don Gelmini e con uno scambio di lettere avuto con un altro degli ex ospiti della Comunita'.Ha inoltre indicato le intercettazioni agli atti dell'inchiesta come ulteriore supporto alla sua tesi. Argomentazioni alle quali si sono opposti i difensori del sacerdote, gli avvocati Filippo Dinacci e Lanfranco Frezza, secondo i quali i presunti pericoli dei quali ha parlato il pm risalirebbero comunque a prima della richiesta di rinvio a giudizio e riguardano solo due degli accusatori. L'avvocato Manlio Morcella, difensore di Gianpaolo Nicolasi, uno dei collaboratori di don Gelmini, ha inoltre sottolineato che come stabilito dallo stesso gup le intercettazioni non sono utilizzabili per gli assistenti del sacerdote. Nell'udienza di oggi l'avvocato Tiziana Parenti, che difende l'altro collaboratore Pierluigi La Rocca, ha annunciato richiesta di processo con il rito abbreviato per il suo assistito. Sempre oggi i legali di don Gelmini hanno depositato una memoria relativa alle indagini difensive finora svolte. Prodotte una trentina di testimonianze a discarico del sacerdote e due dvd con le immagini di due dei principali accusatori. Un intervento alla Comunita' Incontro e un' intervista a una televisione locale nelle quali i due giovani esprimono apprezzamento per il suo lavoro. Parole di stima e di affetto come quelle contenute in alcuni biglietti fatti giungere a don Gelmini e ora prodotti dalla sua difesa.

lunedì 6 ottobre 2008

MEDJUGORJE: GRAVI SANZIONI CANONICHE CONTRO P. TOMISLAV VLAŠIC, “DIRETTORE SPIRITUALE” DEI VEGGENTI

...chissà perchè nessuno ne parla o ne scrive... grazie agli amici di Adista per averlo fatto



34614. CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. “Severe misure precauzionali e disciplinari” nei confronti di p. Tomislav Vlašic, il francescano cosiddetto “direttore spirituale” dei veggenti di Medjugorje: le ha annunciate con un documento ufficiale del 30 maggio scorso la Congregazione per la Dottrina della Fede al vescovo di Mostar, mons. Ratko Peric, affinché questi informasse la comunità “per il bene dei fedeli”. I reati contestati al religioso, che è sotto inchiesta dal 25 gennaio scorso, ma che in questi mesi non ha voluto collaborare con gli inquirenti (ed ha continuato nella sua fervente attività di dar vita a comunità e chiese attorno a Medjugorje) sono diffusione di dubbia dottrina, manipolazione delle coscienze, misticismo sospetto, disobbedienza verso ordini emanati legittimamente, atti contra sextum [non commettere atti impuri] (contro il sesto comandamento, quindi di natura sessuale) aggravati da motivazioni mistiche.

P. Vlašic, che ora è confinato in Italia ospite in un monastero francescano, ha avuto l’obbligo di tagliare ogni contatto con la comunità da lui fondata, “Regina della Pace – Tutti tuoi, tramite Maria a Gesù”, o con i suoi avvocati; non potrà più apparire in pubblico, predicare o confessare, e dovrà pronunciare una solenne professione di fede cattolica, pena la scomunica per eresia e scisma.


Una biografia intrecciata con Medjugorje

Vlašic è una figura di primo piano nel fenomeno delle presunte apparizioni, iniziate nel 1981. Ne ricostruisce la storia il blog di Marco Corvaglia, studioso leccese autore del libro Medjugorje è tutto falso (Anteprima Edizioni, 2007). Sacerdote carismatico - si legge nel blog www.marcocorvaglia.blog.lastampa.it -, Vlašic a maggio del 1981 aveva partecipato ad un congresso del Movimento carismatico, chiedendo di pregare per la guarigione della Chiesa in Jugoslavia. Dopo qualche settimana, ecco le prime apparizioni ai sei ragazzi, in seguito alle quali Vlašic si stabilisce come viceparroco a Medjugorje (dal 1981 al 1984), senza informarne il vescovo, e cominciando ad accompagnare i veggenti come loro “direttore spirituale”. Il ruolo del francescano appare incontestabile: persino il mariologo p. René Laurentin, che già dal 1983 frequentava Medjugorje, nella sua ricostruzione degli eventi fatta nel libro Racconto e messaggio delle apparizioni di Medjugorje (Queriniana, 1987) dichiara che p. Tomislav, dopo essersi messo in contatto con i veggenti, “ne diventa il ‘direttore spirituale’ e sarà questo il titolo che manterrà nella parrocchia”. Più avanti, ne Il segreto di Maria e l’avvenire (Edizioni Segno, 1996) conferma, in un capitolo intitolato “Le prime guide di Medjugorje” (p. 37), che Tomislav Vlašic “segnò la grande epoca di Medjugorje”. D’altronde lo stesso Vlašic, in una lettera a Giovanni Paolo II del 1984, si definì come “colui che, attraverso la divina provvidenza, guida i veggenti di Medjugorje".

Nulla di nuovo sotto il sole

Le pesanti accuse mosse dalla Congregazione per la Dottrina della Fede al francescano esprimono, nella sostanza, quanto già affermato nel corso degli anni dalla gerarchia locale, che aveva fin da subito diffidato del personaggio: il 30 ottobre 1984, l’allora vescovo di Mostar, mons. Pavao Žanic, emanò un documento intitolato "La posizione attuale, non ufficiale, della Curia Vescovile di Mostar nei confronti degli eventi di Medjugorje", in cui il francescano veniva definito “mistificatore e mago carismatico”. Per Zanic, d’altronde, da sempre contrario al business di Medjugorje, i giovani veggenti erano impostori o persone plagiate, e le apparizioni null’altro che allucinazioni, un falso. Secondo lui erano stati i francescani, che avevano eretto il santuario, ad istruire i ragazzi perché, aveva spiegato, si trovavano in una situazione di conflitto con il vescovo per una annosa questione di distribuzione delle parrocchie.

Nel 1997, il nuovo vescovo mons. Peric privò Vlašic della facoltà di confessare nel territorio delle diocesi di Mostar-Dubno e di Trebinje-Mrkan.

Nel 1984, infatti, era venuta alla luce la vicenda, risalente al 1976, di una suora croata, Manda Kozul, o suor Rufina, che viveva a Zagabria, in una comunità religiosa "mista" in cui all’epoca viveva anche Vlašic. La suora era incinta e si era trasferita in Germania per evitare lo scandalo, divenendo la governante di un anziano signore. Nel 1984, il vescovo di Mostar ricevette una lettera della donna, che indicava in Vlašic il padre del bambino. Mons. Zanic si recò personalmente dalla donna, che negò di aver scritto la lettera, ma il datore di lavoro presentò prove inoppugnabili. L’anziano signore, infatti, inoltrò il carteggio rinvenuto nella sua casa tra la donna e Vlašic al card. Ratzinger, che conosceva di persona, il quale a sua volta lo inoltrò a mons. Zanic. Quest'ultimo convocò Vlašic il 12 dicembre 1985, in presenza del provinciale francescano. Il prete si difese così: “La Vergine e la verità basteranno a difendermi". Qualche stralcio del carteggio, riporta Corvaglia, apparve nel volume Medjugorje: the untold story, del giornalista E. Michael Jones, direttore del periodico cattolico statunitense Fidelity: “Riguardo al padre del bambino - scriveva Vlašic alla suora-madre - nessuno ti può costringere a dire il suo nome. Io penso sia meglio dire che tu hai incontrato qualcuno di passaggio che ti ha dato un falso nome e ha detto di volerti sposare. Poi se n'è andato e non si è più fatto sentire e tu eri incinta”. “Se tu lo dici anche ad una sola persona, anche se fosse tua madre o tua sorella - scriveva nei giorni in cui il bambino stava per nascere - l'hai detto a tutto il mondo. E non ne ricevi nessun guadagno, solo problemi. Ma otterrai la benedizione di Dio se mantieni il segreto, perché salvi molte sorelle e fratelli ed il mondo in questi tempi difficili. Sarai davvero come Maria, che accettò il suo personale destino e andò con il suo bambino ovunque dovette, assistita dalla Provvidenza, e il bambino, nonostante le tribolazioni che lei patì, divenne l'origine della massima gloria". E lei, più realista, gli rispondeva: “Non è facile per me sopportare tutto ciò. Mi dici di essere come Maria, ma devo dirti che lei aveva Giuseppe con sé in una terra straniera”. Fu dopo l’emergere di questa vicenda che Vlašic “fuggì” in Italia, dove si dedicò alla fondazione della comunità “Regina della Pace”.

Altra vicenda inquietante è quella che ha per protagonista una stretta collaboratrice di Vlašic in Italia, Stefania Caterina, una sorta di suora laica insieme alla quale il religioso ha tenuto, alla fine degli anni ’90, esercizi spirituali nelle comunità da lui guidate (v. sotto). Si parla di inquietanti esercizi spirituali destinati alla “guarigione delle radici dell’uomo e dell’umanità”, sedute spiritiche in cui venivano evocati “arcidiavoli” ed arcangeli, conversazioni con lo Spirito Santo, Gesù e così via, il tutto impacchettato in una sorta di ideologia New Age (sr. Stefania Caterina ha anche scritto un libro, Oltre la grande barriera (Luci dell’Esodo, 2008), in cui si parla di flotte interplanetarie e ufo). Nel febbraio 2007 il vescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, ha allontanato dalla “filiale” abruzzese della comunità “Regina della Pace”, con un provvedimento disciplinare, padre Vlašic e Stefania Caterina, rigettandone le "rivelazioni".

“Sponsorizzato” dalla Madonna

Che p. Vlašic abbia cercato in ogni modo di farsi “legittimare” da un’autorità soprannaturale come direttore spirituale dei veggenti, esercitando dunque un pesante condizionamento sui veggenti, emerge anche dai diversi messaggi in cui la Madonna avrebbe fatto fin da subito riferimento a lui.

Risalirebbe al 6 ottobre 1981, ad esempio, secondo i sei veggenti, l’investitura ufficiale del religioso: “Padre Tomislav deve cominciare con il gruppo di preghiera. È necessario. Padre Tomislav deve pregare con fervore” (R. Laurentin, Corpus Chronologique des Messages, Oeil, 1988, pag. 157). “Ringraziate tanto padre Tomislav – avrebbe poi detto il 28 febbraio 1982, secondo quanto si legge sul diario della veggente Vicka Ivankovic – perché vi guida così bene”.

In ogni caso, le dimostrazioni di favore da parte della Madonna nei messaggi delle apparizioni non si contano.

Però poi il meccanismo si inceppa. Nel 1988 Vlašic scrisse una lettera aperta - che poi diventò un opuscolo intitolato Una chiamata nell’anno mariano, pubblicato in diverse lingue - in cui annunciava la fondazione della nuova comunità da lui guidata (“Regina della Pace – Tutti tuoi, tramite Maria a Gesù”, con sede a Parma; chiusa poi dal vescovo di Parma mons. Benito Cocchi, venne riaperta nella forma di associazione privata di fedeli con quattro sedi in Italia). Tale comunità, a suo dire, era voluta espressamente dalla Madonna. Una delle veggenti, infatti, Marija Pavlovic, il 21 aprile 1987 dichiarò – e scrisse nel medesimo opuscolo – che la Madonna, in una delle apparizioni, l’anno precedente, su domanda esplicita aveva confermato che si trattava di un suo progetto: “Questo è un piano di Dio”, avrebbe detto a Marija la Madonna. Poi accadde qualcosa di imprevisto: tre mesi dopo, nel luglio dello stesso anno, il 1987, in seguito, forse, ad una insidiosa intervista a Vlašic in cui gli veniva attribuita una scabrosa vicenda, Marija ritratta tutto in un comunicato in italiano e in croato, integralmente riportato dalla Curia di Mostar. “Dichiaro – vi scrisse tra le altre cose – di non aver mai chiesto alla Madonna nessuna conferma per questa Opera”; “di non aver mai dalla Madonna ricevuto né dato a p. Tomislav né a qualsiasi altra persona, una tale conferma e approvazione da parte della Madonna”; “la mia prima testimonianza - aggiungeva, riferendosi a quanto da lei affermato nell’opuscolo - non corrisponde a verità. Personalmente non avevo alcun desiderio di rilasciare alcuna dichiarazione scritta. p. Tomislav V. mi ha consigliato, insistendo parecchie volte, di scrivere, in qualità di veggente, una testimonianza aspettata dal mondo”. (ludovica eugenio)

domenica 5 ottobre 2008

ES.TERNI ESTERNATI INTERNI




Si è svolto un festival di teatro, teatro d'avanguardia...un evento importante con notevole partecipazione di pubblico. Personalmente non apprezzo molto questo genere, ma è un mio limite, e d'altra parte il teatro classico di prosa non è che abbia saputo proporre grandi innovazioni. Infatti l'accusa che di solito gli viene rivolta da chi fa teatro d'avanguardia è di essere autoreferenziale, di continuare a mettere in scena sempre le stesse cose: Pirandello, Goldoni, ecc... La sperimentazione teatrale quindi te l'aspetti in continua trasformazione, innovazione, ecc... Ora l'ultimo spettacolo del suddetto festival era una performance artistica di una compagnia slovena, VIVA VERDI. Ed è scoppiato un putiferio, perchè all'acme della rappresentazione alcuni attori, completamente nudi, hanno esternato le loro deiezioni, e vomitato, sul palcoscenico... Sinceramente non ho capito se lo scandalo era dato dal fatto che a) fossero nudi; b) abbiano fatto i loro bisogni; c) li abbiano fatti in palcoscenico e quindi chi li sente quelli delle pulizie?!
Anch'io mi sono scandalizzata, pur non avendo assistito alla performance, si perchè se deve essere teatro d'avanguardia che si rinnova, non si possono presentare cose vecchie e già viste, certe provocazioni avvenivano nel teatro delle cantine degli anni '60/'70. Insomma è un pò come il teatro di prosa che ripropone l'ennesimo "Arlecchino servitore di due padroni"!

Però ammetto di avere un pò di invidia, si perchè io da sempre, avendo problemi di dissenteria, le rare volte che la faccio dura sono così soddisfatta che vorrei ricevere un applauso...l'idea che accada a qualcun altro, oltretutto pagato, un pò mi dispiace.

mercoledì 1 ottobre 2008

CI SONO COSE CHE NON CAPISCO 2


...sabato scorso sono stata alla messa di ordinazione diaconale di un caro amico, giovane che si sta formando in seminario, studiando teologia e prestando servizio presso una parrocchia della città. Insieme con lui è stato ordinato anche "Giorgio" della comunità dei ricostruttori della preghiera, senza mai essere stato in seminario, senza aver mai studiato teologia. Il suo superiore nel presentarlo ha detto "è una vocazione adulta, è entrato in comunità e ha chiesto di diventare diacono (N.B. come tappa intermedia per diventare sacerdote) e noi lo abbiamo ritenuto idoneo..." Ora io non capisco come si possa avere una tale disparità di trattamento, anche perchè se leggete qui e qui, magari qualche dubbio in più circa la reale appartenenza alla Chiesa Cattolica di questa congregazione vi viene anche a voi. E la domanda è perchè il Vescovo di una diocesi, sicuramente a conoscenza del tipo di spiritualità, e soprattutto della scarsa coerenza rispetto alla dottrina ufficiale del Magistero, accetta di ordinare diaconi e sacerdoti senza farli studiare, senza che abbiano un minimo di preparazione pastorale???
...qualche malpensante arriva a dire che i vescovi che agiscono così sono quelli che essendo a loro volta fondatori di un movimento, ne hanno sempre ordinati sacerdoti membri del loro movimento senza fargli fare neanche un giorno di seminario...ma io non ci credo e spero che qualcuno sappia darmi spiegazioni...

domenica 14 settembre 2008

E MENO MALE CHE C'E' LA RODOTA'

Le Barbie macilente e gli ascolti in discesa

Meno male che c'era la taglia 44

Miss Emilia
Miss Emilia

L'unica storia Miss-Italiota che ha interessato il pubblico, quest'anno, è stato il caso di Miss Emilia. Ha denunciato tentativi di discriminazione a causa della sua taglia 44. Le denunce sono poi rientrate. D'altra parte, nel 2008, una che vince una selezione regionale non avendo una taglia zero arricchita di due cioè quattro curve pneumatiche nei punti soliti, se si fa un po' di pubblicità, fa solo bene. Il suo caso è raro. Anche chi scrive — sono una spettatrice storica del concorso, per anni ho anche partecipato al televoto — se ne è resa conto solo due giorni fa, per caso. Trovando nel mio soggiorno delle ragazzine di neo-terza media che guardavano Il tempo delle mele 2; avvinte e segretamente allibite. Avvinte (causa età) dal film (spero ne escano presto), stupite senza ammetterlo (ma si capiva dai più o meno velati commenti) dalla stazza di Sophie Marceau. Una quindicenne (di trent'anni fa) riccamente taglia 44; e universalmente giudicata molto carina. Adesso la troverebbero una buzzicona. Ed è anche grazie a questi feroci criteri estetici che che feste televisive come il concorso di Miss Italia si svolgono oramai nel disinteresse, nell'assuefazione generale. Di Barbie pneumatico-macilente, in tv, se ne vedono ogni giorno a ogni ora. Di concorsi per belle fanciulle ce n'è fin troppi. Da anni, il videodipendente arriva alle finali di Salsomaggiore stremato da un'estate di “Veline”, in dosi quotidiane.

E non spinge all'indignazione generale l'attacco del fotografo (che attacca tutto) Oliviero Toscani: «E' uno schifo, un mercato di bestiame, umiliante per le donne». Certo che che lo è, e ci sono altri cinque-sei canali nazionali uguali, più quelli locali, sulla stessa linea, concorsi o non concorsi. Ci siamo abituati, abituate anche. Nè fanno più ridere i resoconti sull'ignoranza delle miss. Se ne leggono, ogni anno, da mezzo secolo; se dopo averli letti si va su YouTube a rivedere gli spezzoni delle Iene sulla cultura media dei nostri parlamentari si diventa garantiste, poi. Sulle miss, ovviamente. Che poi alcune ex miss siano attualmente parlamentari della repubblica, vabbé, è un'altra storia. Se prese in giro o criticate, possono ora citare il luminoso esempio di Sarah Palin. Un quarto di secolo fa fu eletta Miss Wasilla (la sua cittadina) e arrivò seconda a Miss Alaska. E fessa, si è visto, non era (certo, se si va avanti così Miss Italia avrà lo stesso numero di telespettatori di Miss Alaska; ma non pare una tragedia, francamente).

Maria Laura Rodotà

giovedì 4 settembre 2008

CI SONO COSE CHE NON CAPISCO...



Ci sono cose che non capisco: ...per più di una settimana tg di tutte le reti, RAI e Mediaset, radiogiornali vari, ecc... ci hanno preparato alla catastrofe imminente: non c'era l'accordo per i diritti in chiaro per le partite di calcio!! Un'autentica catastrofe nazionale, incontri, mediazioni, comunicati stampa, sembrava che il futuro del paese dipendesse da questo, un'enfasi degna di bene altre vicende... Poi finalmente il tanto atteso annuncio: accordo fatto!!! poi tutti sorpresi per il tifo violento degli ultras del Napoli a Roma?! Ebbene lo confesso io speravo che l'accordo non si facesse e che magari a riempire il vuoto dei palinsesti ci si fosse rivolti ad altri sport, magari a tutte quelle discipline che alle Olimpiadi ci portano caterve di medaglie e poi possiamo rivederli in TV solo quattro anni dopo. E qualcuno dice ma chi li segue quegli sport lì?! e allora perchè quando ci sono le Olimpiadi li seguiamo? Vi ricordate quale passione coinvolse gli italiani, durante le Olimpiadi di Torino, per il curling o per il pattinaggio di velocità? e che dire del crescente interesse per il rugby? per risolvere il problema della violenza delle tifoserie proviamo a spegnere per un pò i riflettori e forse faremo scendere di molto la pressione...

Ci sono cose che non capisco: ...da ieri i nostri Tg e anche i giornali dedicano servizi al Ministro della Giustizia della Repubblica di Francia. Il motivo di tanta attenzione, pagata anche con i nostri soldi nel caso delle TV pubblica, non è mica una qualche particolare legge promossa da quel dicastero, o una proposta di riforma, o magari inerente ai trattati di estradizione con l'Italia, ecc... machè la questione è che il ministro è incinta, è nubile, e non vuole far sapere chi è il padre! ora qualcuno vuole spiegarmi per quale motivo tale notizia dovrebbe interessare gli italiani?

venerdì 29 agosto 2008

L'INDIFFERENZA DELL'OCCIDENTE

da Asia News
29/08/2008 08:41

THAILANDIA
Cede la tregua, scontri fra manifestanti e polizia in Thailandia
Gli attivisti del Movimento popolare per la democrazia (Pad) non abbandonano gli edifici governativi occupati e continuano a chiedere le dimissioni del premier, il quale aveva annunciato ieri di non voler ricorrere all’uso “della forza”. Eseguiti 15 arresti e aperti tre varchi di accesso alla zona occupata.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – È durata poco la tregua fra polizia e manifestanti, asserragliati da giorni nella zona del distretto governativo per chiedere le dimissioni del premier Samak Sundaravej. Gli scontri sono divampati oggi in seguito al tentativo delle forze dell’ordine di eseguire un ordine della procura thailandese, che intimava ai manifestanti di abbandonare gli edifici occupati. I dimostranti hanno reagito alle cariche della polizia, la quale non ha ancora adottato “tutti i mezzi disponibili” per scacciare le decine di migliaia di esponenti del People’s Alliance for Democracy (Pad).

I manifestanti invocano le dimissioni del Primo ministro accusato di essere un “fantoccio” nelle mani dell’ex premier Thaksin Shinawatra in esilio a Londra, che, affermano, trama da lontano per trasformare la monarchia in una repubblica. Non si hanno al momento notizie di feriti, mentre sembra che le forze dell’ordine abbiano eseguito 15 arresti e siano riuscite ad aprire tre varchi di accesso agli edifici governativi.

Ieri il capo del governo aveva annunciato di “non voler ricorrere all’uso della forza” per disperdere i manifestanti, accusandoli al contempo di volere “un bagno di sangue” nel Paese e di appoggiare “un nuovo colpo di Stato da parte dei militari”. Dal canto loro, gli attivisti del Pad hanno ribadito che abbandoneranno gli edifici occupati solo nel momento in cui il premier Samak “annuncerà le proprie dimissioni”. Il Primo ministro ribatte che è stato eletto in maniera “legittima” in seguito alla tornata elettorale dello scorso dicembre e, secondo alcuni analisti, godrebbe ancora oggi dei consensi della maggioranza dei thailandesi.

lunedì 18 agosto 2008

MEDAGLIE E PICCOLE MISERIE


L'unico sport per cui nutra una vera passione è la scherma, dagli 8 ai 21 anni sono cresciuta in sala d'armi, tra pedane e fioretti, nessun risultato eclatante a parte la passione... So bene quanto questa disciplina venga messa in evidenza soltanto in occasione delle Olimpiadi, nonostante sia lo sport che ha portato il maggior numero di medaglie all'Italia ecc... Dal punto di vista sportivo ho un ammirazione senza fini per Vezzali, Trillini, Granbassi & co. Risi fino alle lacrime quando durante alle Olimpiadi di Barcellona i nostri schermitori provocarono un incidente diplomatico con la squadra di calcio, per averli sfottuti a gran voce durante una partita persa malamente, tanto che furono necessarie delle scuse ufficiali da parte della Federazione.
Oggi leggo su Repubblica che al momento del check-in per il rientro da Pechino, le nostre fiorettiste si sono accorte che la squadra di calcio avrebbe viaggiato in business, mentre per loro era prenotata la classe economica. La rimostranza sarebbe stata "noi siamo medagliate e loro eliminati"... A questo punto c'è stato un comunicato ufficiale del CONI che ha precisato di garantire la classe economica a tutti, poi le singole federazioni possono decidere di convertirla nella classe che vogliono... Bhè, ragazze permettetemi una piccola bacchettata, la vostra è stata una pessima caduta di stile, siete plurimedagliate e questo significa anche un bel pò di soldini in premi, ovvio nulla a che vedere con le ricchezze dei pallonari. Ma in un periodo come quello attuale in cui la maggior parte degli italiani non sa come far quadrare i conti, con la soglia di povertà ormai dentro la propria casa, bhè pagatevelo da sole il biglietto di business e zitte, anzichè chiedere che vi venga pagato con denaro pubblico!!!

martedì 5 agosto 2008

...NIENTE TV PER LE OLIMPIADI DI PECHINO 2008


Torno a rinnovare la mia personale proposta di boicottaggio...non guardare le dirette dalla Cina in occasione delle Olimpiadi di Pechino! A cominciare dalla cerimonia inaugurale... I governi hanno deciso di essere presenti, e noi non li guardiamo... Sono convinta che le l'organizzazione dei giochi olimpici non andava assegnata alla Repubblica Popolare Cinese, ora che non si può riparare a questo errore, senza voler ritornare agli odiosi boicottaggi della guerra fredda, nell'era del villaggio globale, con le telecamere in grado di inquadrare anche le tonsille degli atleti al culmine dei loro sforzi per la vittoria, impegnamoci a non guardare la diretta TV. Gli atleti gareggeranno, le diplomazie non avranno imbarazzi, e noi avremo espresso il nostro dissenso...

OLIMPIADI DI PECHINO 2008?! NO DIRITTI UMANI? NO TV!

venerdì 18 luglio 2008

...E FINALMENTE IN VACANZA



...da domani in vacanza...sperando di riuscire a rilassarsi.
finalmente dato l'ultimo esame: Istituzioni del diritto pubblico e alla grande 28/30! che per una che di diritto non ci cape nulla è una bella soddisfazione.

ora in vacanza con il portatile per riprendere a scrivere la tesi e che Mamma Schiavona mi protegga, ma forse ho buone probabilità di riuscire a far alzare il culo dalla sedia alla Commissione di Laurea!

venerdì 4 luglio 2008

TUTTI PAZZI PER INGRID


...e finalmente è successo, avevamo atteso, temuto e sperato.

e poi una coincidenza, un presentimento: parlo con il direttore dell'Istituto, il prossimo 8 marzo potremmo dedicarlo ad Ingrid Betancourt, che ne pensi? ottima idea come si può fare? bhè, potrebbe venire la figlia, è molto in gamba e parla italiano...e poi magari la liberano!!? e facciamo venire lei!

La sera dopo sono a casa, la sigla dell'edizione straordinaria del TG1 ci fa sobbalzare, in quei pochi secondi fai una serie di supposizioni su quale catastrofe sia avvenuta, natura o terrorismo, chissà perchè non si pensa a qualcosa di bello... e all'annuncio della liberazione di Ingrid Betancourt mi scappa un urlo!

E ora siamo tutti lì a seguirla in questo suo viaggio di ritorno dall'inferno, l'incontro con la madre e poi i figli, e poi con Sarkozy e la Bruni... Dall'abbigliamento da giungla, con i capelli raccolti con la treccia, al tailleur pantaloni, coda di cavallo, trucco e orecchini...il ritorno alla civiltà passa anche per il recupero della femminilità.

Inutile dirlo siamo tutti esterrefatti per la sua naturalezza, dall'inginocchiarsi in preghiera: ringrazio Dio e la Vergine... al modo in cui abbraccia monsieur le president, Ingrid è perfetta!

Un solo oggetto tra quelli che aveva nella giungla continua a portare con sè, un rosario artigianale e possiamo solo immaginare quante volte Ingrid avrà trovato conforto nello scorrerne i grani tra le dita, affidando alla Vergine la sua vita e soprattutto il suo amore di madre.

Ci aspettavamo una moribonda, psicologicamente abbattuta e abbiamo scoperto Ingrid Betancourt, e siamo tutti pazzi per lei!!!

p.s. speriamo che non abbia impegni per l'8 marzo 2009

venerdì 20 giugno 2008

LE BUGIE CON LE GAMBE SEMPRE PIU' CORTE E LA STRANA STRATEGIA DIFENSIVA DEL SIGNOR GELMINI


...insomma a me le cose non tornano... Se mi si accusasse di qualcosa che so di non aver fatto, la mia prima preoccupazione dovrebbe essere dimostrare di non avere commesso ciò di cui mi si accusa. Se chi mi accusa conoscesse casa mia, e affermasse che ho commesso un certo reato nella mia camera, per smentirlo credo gli chiederei dettagli e riscontri precisi: come è la mia stanza, che mobili ci sono, particolari e dettagli insomma. Non credo mi verrebbe in mente di dire che non è mai esistita una mia camera nella mia casa... Se poi camera e casa sono frequentate per vari motivi da centinaia di persone, la cosa diventa surreale!
Se mi intercettassero mentre faccio affermazioni riconducibili all'aver commesso dei reati, cercherei di convincere l'accusa di aver mal interpretato le mie parole e, consapevole della mia innocenza, farei di tutto per dimostrare il senso corretto di quanto registrato. Non credo contesterei a chi ha indagato di aver registrato le mie affermazioni senza autorizzazione, lasciando in sospeso l'accertamento della verità...

Ma si sa, io sono una tapina che se incappasse in un guaio giudiziario non avrebbe certo a disposizione i principi del foro, professionisti che sanno come difendere qualsiasi accusato e dimostrarne l'innocenza!

Bene, ora se volete farvi un idea migliore scaricatevi questa pagina de La Stampa di Marco Salvia

giovedì 19 giugno 2008

...SENZA PAROLE

Il Gup Pierluigi Panariello ha comunque rinviato a giudizio don Gelmini., che era assente e che è attualmente nella sede della Comunità di Amelia, dove domani incontrerà il sottosegretario Carlo Giovanardi e i parlamentari umbri del Pdl per affrontare il problema del "dilagare della droga in Umbria".

mercoledì 11 giugno 2008

IL CORTILE, LA PIAZZA, IL MONDO: GLOBALE/GLOCALE



La città è in fermento, il convegno del 14 giugno p.v. ha dato alimento a tutti gli ammalati di dietrologia, affetti da una miope presbiopia, ovvero mirano lontano per guardare vicino, ma non sanno osservare nè vicino nè lontano...che tristezza!!!

Come sempre disincantata osservo con sana invidia quanti si stanno impegnando per realizzare "Una comune responsabilità per il futuro della città", perchè se posso avere dei dubbi circa la possibilità che questa città abbia un futuro, non credo proprio che qualcuno sia in grado di assumersene una responsabilità condivisa per realizzarlo.

E poi mi è successa questa cosa divertente, vado in biblioteca, entro nell'ascensore e per terra trovo un foglietto quadrato con un divertente gioco di parole e frasi, facilmente riconducibile ad una visione riduttiva di quanto sta succedendo, non so chi sia l'autore ma l'inserimento di Squillino tra i possibili candidati è un colpo da geni...