giovedì 17 settembre 2009

LE CONTRADDIZIONI DEL MAGISTERO DELLA CHIESA NEI DOCUMENTI SULLA QUESTIONE OMOSESSUALE


Nei giorni scorsi un parroco, don Nildo Pirani, che a Bologna aveva concesso una sala per le prove del coro gay Komos, è stato costretto dal vescovo a ritirare tale concessione. La curia ha portato a sostegno di questa presa di posizione quanto stabilito in un documento del 1986, dall'allora prefetto della congregazione per la dottrina della fede, il cardinale Joseph Ratzinger. Il parroco ha affermato di aver ignorato l'esistenza di tale documento.

Una parte della mia tesi di laurea specialistica è stata dedicata all'analisi dei documenti prodotti dal magistero della Chiesa sulla questione omosessuale, nonchè l'articolo del giurista Navarrete sul tema del transessualismo.

Ho deciso di mettere a disposizione questa parte per quanti sono interessati ad approfondire il tema, ma vi avverto vedere tanta superficialità e approssimazione in un tema così delicato può suscitare un pericoloso fenomeno di rigetto.
(sempre in fiduciosa attesa che Sua Santità esprima solidarietà per le vittime della omofobia e transfobia)

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LE CONTRADDIZIONI DEL MAGISTERO DELLA CHIESA NEI DOCUMENTI SULLA QUESTIONE OMOSESSUALE

Cliccare qui per il testo completo della tesi su tesionline:
Mamma Schiavona, il femminiello e l'Abate

venerdì 4 settembre 2009

I MISTERI DELL'OPUSSIBILE


Per la serie
I MISTERI DELL'OPUSSIBILE:
la paglia diventerà color porpora,
sembra una boffonata, ma è una cosa seria
(ma neanche tanto)

mercoledì 2 settembre 2009

SOLIDARIETA' ALLA VITTIMA DELLO STALKER DINO BOFFO



Vorrei che in qualche modo giungessero alla signora, vittima delle molestie di Dino Boffo, i miei sentimenti di solidarietà e di stima. Credo le sia costato molto otto anni fa prendere la decisione di sporgere denuncia, dopo aver subito per mesi la persecuzione del signor Dino Boffo. In tutta questa vicenda nessuno si è posto nei panni della signora in questione, che all'epoca pare fosse poco più che ventenne, ed oggi ritrova questa sua storia usata e strumentalizzata per scopi che non la riguardano... E mentre tutti si sono precipitati ad esprimere stima e solidarietà al colpevole Dino Boffo, mentre perfino Sua Santità Bellachioma Benedetto XVI si è preso il disturbo di alzare il telefono ed esprimere, tramite Sua Eminenza il cardinal Bagnasco, stima e solidarietà a Dino Boffo, non risulta che da parte delle gerarchie nessuno si sia preoccupato di esprimere solidarietà alla signora, vittima due volte, prima per i fatti per i quali il signor Boffo è stato condannato, e poi oggi perchè travolta suo malgrado in avvenimenti dai risvolti inquietanti e discutibili. La dimostrazione della schizofrenia del nostro sistema mediatico è data dall'assedio che i giornalisti ieri hanno teso sotto la casa della signora, cosa si aspettavano? Che li ricevesse per raccontare le telefonate o magari mostrare gli sms inviatele, o che altro? E' davvero uno strano paese il nostro, dove si solidarizza con il persecutore e si perseguita la vittima! ...e tra qualche giorno lo stuolo di giornalisti andrà inseguendo un'altra esca, travolgendo ancora persone, pezzi di vita, sentimenti...ma che importa, l'importante è fare un titolo ad effetto, poi del contenuto dell'articolo chi se ne frega!?

sabato 29 agosto 2009

VICENDA DINO BOFFO: INVOCO UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE


...nella disgustosa canea di fine agosto, mentre Berlusconi piglia a feltrate in faccia la CEI, rischia di sfuggire l'aspetto più inquietante della vicenda, anzi due. Ma non è da brividi leggere: "noto omosessuale già attenzionato dalla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni", siamo di nuovo alle schedature del ventennio? possibile che a nessun politico sia venuto in mente di fare un'interrogazione parlamentare? Sottolineo 'attenzionato dalla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni', non perchè stesse commettendo un reato, solo perchè omosessuale! A quale scopo? e alla memoria tornano i famosi archivi pieni di dossier su liberi cittadini, onesti dal punto di vista penale, ma ricattabili dal punto di vista della morale... Cosa sta succedendo in questo Paese?
L'altro aspetto che colpisce di questa vicenda è non tanto che nè Boffo, nè i suoi superiori, smentiscano, d'altra parte pare che Feltri abbia attinto al casellario giudiziario... ma stupisce che si dica è 'vita privata', non si deve rendere pubblica... Ma scusate tanto, stiamo parlando di un portavoce ufficiale della Chiesa, uno che non essendo sposato dovrebbe pure essere casto, uno che è sostenitore dell'indissolubilità del sacramento del matrimonio, ecco un tipo così aveva (e ha?) un amante e ne ha perseguitato la moglie affinchè lo lasciasse e fossero liberi di vivere il loro amore!!! Uno così lo lasciano direttore dell'organo di stampa della CEI e Bagnasco lo difende, parlando di grave atto di intrusione nella sfera privata! Domanda per Monsignor Bagnasco: perchè da parte della CEI non c'è ufficialmente la stessa comprensione e lo stesso rispetto per i tanti omosessuali credenti, impegnati nella Chiesa?

mercoledì 19 agosto 2009

DELL'IMPERFEZIONE DELLA SOLITUDINE

L'essere umano, come individuo, non è completo in se stesso, altrimenti sarebbe perfetto e la perfezione è condizione che appartiene soltanto a Dio. L'essere umano, nella sua imperfezione, tende alla perfezione, e per questo necessariamente deve affidarsi all'altro, che partecipa e coopera, ricevendo partecipazione e cooperazione.
Chi è solo non completa l'opera di perfezione a cui lo ha destinato Dio, l'essere umano che sceglie di essere solo commette il peccato di farsi come Dio.

lunedì 1 giugno 2009

I MANCATI POST E LO 0% AL VOTO

Chiedo scusa a tutti, credo non sia mai trascorso tanto tempo tra un post e l'altro. Ma la mia vita ha subito cambiamenti importanti e mi ritrovo di nuovo in movimento verso un'altra città per viverci, verso una città già nota per tornarci, finchè non accadrà che le due accezioni si confondano e l'una diventi altra e l'altra diventi l'una.
Spero quanto prima di ritrovare anche l'uso costante di internet e computer.

Per il momento osservo basita la canea insensata che azzanna diciottenni e sbrana il buon senso pur di non parlare di politica, e questo vale gli oni e per gli ini, spero solo che la gente smetta di andare a votare, ma proprio tutti gli elettori, è un sogno ma provate a pensare votanti 0% e mo' che vi inventate? basta non meritano neanche il nostro disprezzo...

mercoledì 22 aprile 2009

OMAGGIO A FABRIZIO DE ANDRE'


Non ero mai stata a Genova, da sempre ho amato Fabrizio De Andrè e uno dei ricordi più struggenti della mia permanenza in Thailandia è il giorno della sua morte. Via fax quasi tutti gli amici mi testimoniarono la loro solidarietà inviandomi messaggi, ritagli di giornali, commenti, ecc... Sabato e domenica scorsi sono stata a Genova per visitare la mostra dedicata a De Andrè. Appena arrivati ci siamo resi conto che non era possibile entrare alla mostra, la fila attraversava tutto il piazzale e dalla biglietteria ci informano che ci vuole almeno un'ora e mezzo... Decidiamo così di cambiare il programma sabato pomeriggio visita alla città e la domenica mattina dedicata alla mostra. Iniziamo così la scoperta di una città bellissima per il districarsi dei suoi vicoli e dei suoi palazzi, per le chiese piccoli gioielli incastonati in un centro storico elegante e fiero. E trovo straordinaria anche la toponomastica di questa città, quando ci siamo ritrovati in una piazzetta denominata 'de lo amore perfetto' ho pensato che un poeta come Fabrizio De Andrè non poteva che nascere a Genova. E' stato poi inevitabile un pellegrinaggio in via del Campo, dove forse non c'è più una graziosa, ma una folla di persone alla sua ricerca. C'è il negozio di dischi quasi un museo, o meglio un cerchio sacro, con le sue reliquie, e addirittura un altarino...pensavo con quali versi De Andrè avrebbe potuto commentare, ma forse avrebbe avuto rispetto anche di questa minoranza.
Abbiamo continuato a girare fino a sera, per finire a mangiare da 'Vicopalla', dove abbiamo dedicato un brindisi a Fabrizio e se è accaduto che almeno due di noi per un momento non ricordavano 'Fabrizio chi', credo sia dovuto proprio alla città che ci aveva così affascinato e preso da farci dimenticare per un attimo il motivo per cui eravamo lì.
La domenica mattina straordinariamente riusciamo ad essere alla mostra poco dopo le nove, entriamo senza fila, l'esposizione è un susseguirsi di emozioni suscitate da immagini e suoni, l'unico modo per rendere omaggio ad un cantante, ad un poeta. Durante il percorso i visitatori aumentano, mi accorgo che molti hanno fino a venti anni più di me ed è comprensibile. Mi accorgo anche che molti hanno anche più di venti anni meno di me, giovani che non lo hanno mai conosciuto in vita, che lo conoscono solo dai suoi CD e forse dai libri, dalle trasmissioni TV... E per una volta penso che non stiamo perdendo questa occasione, che potremo dire Fabrizio De Andrè non è dimenticato... Dopo oltre tre ore usciamo dalla mostra, piove a dirotto, e una lunga e ordinata fila attraversa per intero la piazza, tutti con gli ombrelli aperti, un'ora e mezza di fila da fare sotto l'acqua...

ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere

martedì 7 aprile 2009

REQUIEM


Onna, Paganica, Fossa, Tempera, Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant’Angelo, Ocre, San Demetrio nè Vestini, L'Aquila. Stazioni di una via crucis, via dolorosa, segnata dalle lacrime che descrivono i volti e straziano l'amore di madri, padri e figli... come curare il dolore? Crolli squarciano l'intimità ed espongono agli sguardi una normalità quotidiana di stanze di vita familiare. Ostinati attribuiamo senso e valore simbolico a quanto di sacro intatto e a quanto crollato, la pietas di un crocefisso abbattuto tra i feriti... Pochi secondi per perdere gli affetti più cari, ogni sicurezza, costretti ad una vita di sopravvissuti, pochi secondi... Gli scampati e i morti, essere nel primo o nel secondo gruppo non attiene al merito o alla colpa, spesso è solo una distanza misurata in centimetri o un tempo contato in secondi...


domenica 5 aprile 2009

BANALIZZARE IL VANGELO


Lo storico settimanale "Famiglia Cristiana" ha lanciato su Facebook un sondaggio "vota il personaggio più simpatico del Vangelo". Già soltanto a sentirla questa notizia mi ha suscitato un moto di stizza, perchè in tempi in cui tutto si risolve a colpi di televoto e nomination, pensare che il testo fondante della religione cristiana venga ridotto ad una sorta di gioco a premi mi disturba parecchio. Dal momento che sono anche una persona curiosa, ma soprattutto che in situazioni come queste ama verificare di persona, sono andata a visitare la pagina FB a questo dedicata. E allora la stizza è aumentata, perchè il processo di banalizzazione è tale per cui nella classifica sono citati i personaggi non secondo i vangeli, ma secondo la tradizione popolare: Maddalena, Re Magi, e altro ancora... Allora la domanda è cui prodest? a chi giova un sondaggio così concepito? Non certo ad una maggiore diffusione della conoscenza del testo; nè tantomeno ad una sua migliore comprensione. Non so perchè ma in me stava suscitando una forte sensazione di blasfemìa, trattare il sacro testo alla stregua di un romanzo di Moccia... Evidentemente il popolo di Facebook ha saputo reagire da par suo, dimostrando a Famiglia Cristiana che l'operazione di accattivarsi simpatie riducendo il Vangelo ad una sorta di reality non poteva che produrre un risultato: GIUDA PRIMO IN CLASSIFICA! Trovata questa si, davvero geniale, che crea non poco imbarazzo nei promotori di tale scellerato sondaggio.

giovedì 26 marzo 2009

L'ITALIANO ARRESTATO ERA RECIDIVO, SI ATTENDONO LE SCUSE DEL GOVERNO ITALIANO

In attesa delle scuse del nostro governo, leggete qui: l'italiano David Costa Ruggero era già stato arrestato in Thailandia nel 2007 per gli stessi reati, uscito su cauzione doveva ancora affrontare il processo. Le nostre autorità non gli avevano neanche ritirato il passaporto! MINISTRO ANDREA RONCHI IL SUO GOVERNO HA PRESENTATO LE SUE SCUSE???

Tourists suspected of underage sex crimes

Thai, Australian police work to make arrests

By: WASSAYOS NGAMKHAM and AFP
Published: 21/03/2009 at 12:00 AM
Newspaper section: News
Thai and Australian police have arrested three men accused of sexual offences against Thai minors while on holiday here in a joint operation.


Police escort Italian David Costa Ruggero
after interrogating him about alleged
sex offences against minors
.

by TAWATCHAI KEMGUMNERD
Under the joint operation codenamed "Hercules", Australian Richard Jeremy Morrush and Italian David Costa Ruggero, both 60, were arrested yesterday in Pattaya, Chon Buri province.
The third suspect, another Australian identified as David Anthony Hadson, 41, was arrested in Australia.
The suspects were charged with plotting to lure boys under 15 to have sex with them and with the physical or psychological abuse of their victims.
The three came to Thailand as tourists in 2007 and went to Pattaya where they committed sexual offences against three 14-year-old boys, police alleged.
Police also alleged that Mr Morrush committed similar crimes in Australia before he came to Thailand.
Mr Ruggero was arrested by Thai police in 2007 on similar charges. He was released on bail and the case is pending in court, police said.
Both Mr Morrush and Mr Ruggero denied all the charges and remained tight-lipped yesterday, said Pol Col Suwipol Imjairat, deputy chief of the Crime Against Children, Juveniles and Women Suppression Division.
Mr Morrush fainted during his arrest and had to be sent to the Police General Hospital, the officer added. Police are checking a computer laptop seized from Mr Morrush to see if it contained any illegal images.
Police began looking into the case involving the three foreigners after they were informed by the Australian Federal Police that suspects in sex crimes they were investigating had travelled to Thailand.
The Australian police said yesterday the three were charged with child sex tourism, child sex abuse and child pornography offences.
Britain's child exploitation and online protection centre also assisted with the investigation, they added.
The Australian Federal Police "will not tolerate any form of child abuse in Australia or anywhere in the world, and will continue to work with local and overseas counterparts to arrest those behind child exploitation", said spokesman David Stewart.
Last year, officers arrested four foreigners accused of similar offences in Thailand. They were middle-aged men from England, the US and Germany.
Meanwhile, at the Southeast Asia Conference on Child Sex Tourism in Indonesia yesterday, Southeast Asian nations were urged to do more to tackle child sex tourism as the global economic crisis has exposed more young people to exploitation.
"The current economic crisis will increase children's vulnerability to sex tourism," participants from governments, aid groups and corporations said.
"Poverty remains a root cause of child sex tourism. Other factors include limited access to education, gender relations, and weak law enforcement capacity," the conference said in a resolution.
Asean governments should "enforce legislation to prosecute child sex offenders and where relevant collaborate regionally and internationally to ensure successful prosecution", it said.
The three-day conference heard earlier that more than 70,000 children across Asia were victims of child sex tourism and that children living in areas exposed to natural disasters, particularly orphans, were at increased risk of abuse.The conference is being held on the Indonesian island of Bali and has attracted participants from 17 countries including Australia, France, Germany, Japan and the Netherlands.

mercoledì 25 marzo 2009

IL MINISTRO RONCHI SPARACAZZATE


Il ministro Ronchi ha dichiarato che si aspettava delle scuse da parte del governo rumeno alla vittima dello stupro della Caffarella: 'In certe vicende, come lo stupro della Caffarella, conta piu' la forma che mille regole. Mi sarei aspettato dal governo romeno delle scuse e una parola di solidarieta' alla vittima, noi lo avremmo fatto'. Il ministro Andrea Ronchi sembra quasi voler rafforzare una sorta di superiore capacità nel saper gestire certe questioni 'noi lo avremmo fatto'... Allora a me mi viene quasi da incazzarmi, anzi mi incazzo proprio!!! Sul Corriere della sera del 20 marzo è stata pubblicata questa notizia: 'Bangkok, italiano arrestato per pedofilia Sessantenne avrebbe tentato di abusare di un bambino' A qualcuno risultano le scuse ufficiali del nostro governo al piccolo thailandese? Tenendo presente che un mese fa a Fiumicino era stato arrestato un docente universitario di 55 anni nella cui casa erano stati sequestrati video pedo-pornografici girati in Thailandia, caro ministro Andrea Ronchi quando sono state presentate le scuse ufficiali del governo italiano? La arroganza e la superbia sue e dei suoi colleghi di governo sono pari solo alla vostra falsità e ignoranza. Noi lo avremmo fatto...sparare cazzate, ecco cosa sapete fare!

martedì 24 marzo 2009

Dal Messaggero di oggi: cronaca di Terni




Martedì 24 Marzo 2009

È durato oltre tre ore il controesame di Michele Iacobbe, il principale accusatore di don Pierino Gelmini, interrogato dai difensori del sacerdote nel corso dell'incidente probatorio davanti al gup di Terni disposto in relazione all'udienza preliminare nella quale il religioso è accusato di violenza sessuale nei confronti di una decina di ex ospiti della Comunità Incontro.
Iacobbe ha risposto alle domande degli avvocati Filippo Dinacci, Lanfranco Frezza e Manlio Morcella ribadendo le accuse a don Gelmini. Quest'ultimo ha sempre rivendicato la correttezza del proprio operato. Una deposizione «piena di contraddizioni, che è implosa» ha detto Morcella riferendosi a Iacobbe.
Stando al racconto dell'ex ospite della Comunità, il sacerdote lo avrebbe molestato nel corso della sua permanenza a Molino Silla, tra il 1999 e il 2000, promettendogli di non farlo tornare in carcere. Iacobbe ha poi sostenuto di essere stato oggetto di minacce dopo la sua denuncia, in particolare da Giampaolo Nicolasi, uno dei collaboratori del fondatore della Comunità Incontro, accusato di favoreggiamento (anche lui ha però sempre respinto ogni addebito). Inoltre, don Gelmini - ha riferito Iacobbe - gli avrebbe promesso dei soldi in cambio della sua ritrattazione.
In aula questa mattina è stato ascoltato anche Pasquale Di Leonardo, ospite della Comunità nel 1999. Ha raccontato che don Gelmini avrebbe cercato un approccio sessuale per tre volte, desistendo però viste le sue resistenze.

sabato 7 marzo 2009

DEL PROCESSO A DON GELMINI: L'ACCUSATORE COLPEVOLIZZATO



...pubblico la corrispondenza intercorsa tra Bruno Zanin e me a proposito della condizione in cui si trova Michele Iacobbe, il principale accusatore della vicenda giudiziaria in cui è coinvolto (don) Pierino Gelmini in qualità di indagato.
Mi farebbe piacere se questo post offrisse lo spunto a molti dei lettori per esprimere sostegno a Michele Iacobbe, non perchè sia un eroe, ma perchè è una persona che denuncia di aver subito un reato e non dovrebbe per questo sentirsi o essere esposto all'incomprensione e allo stigma. Se (don) Gelmini sia colpevole lo dovrebbero stabilire giudici, se la difesa ne desse loro la possibilità, in ogni caso non è chi denuncia a doversi giustificare o difendersi...

N.B. Una sola precisazione: non sono così vicina a Mons. Paglia, ma sarebbe troppo lungo da spiegare, comunque farò in modo di informarlo


Ciao Bruno
Mi chiamo Roberto, Ti chiedo cortesemente di poter telefonare a Michele
Iacobbe, domani e il suo compleanno, lo renderebbe veramente felice, lui a
bisogno di aiuto, ma soprattutto di sentire di persona la voce di chi realmente lo può capire.

A tentato da poco di suicidarsi, attualmente e ricoverato in ospedale, Se
Vuoi puoi contattare Marco Salvia lui e già al corrente della vicenda.

Con dovuto rispetto ed ammirazione Roberto amico di Michele

bruno zanin ha scritto:

Vi inoltro la mia e-mail di risposta a quella di un amico di Michele Iacobbe che mi chiedeva un sostegno morale per Iacobbe che sta male. Possiamo fare qualcosa insieme? Io sono disponibile...se qualcuno ha una idea... per coordinarci ed essere maggiormente efficaci. un saluto Zanin

Caro Roberto capisco benissimo lo stato d'animo di Michele, l'angoscia e la disperazione di un uomo che dice la verità ed è accusato di mentire da chi AL CONTRARIO PER SALVARE IL SUO PRESTIGIO IL POTERE ACQUISITO E L'AMICIZIA CON I POTENTI fa di tutto per apparire vittima di congiura e dice di essere uomo di Dio , è pazzesco lo so, nel mio piccolo ho sofferto e sto pagando sulla mia pelle quel aver portato in piazza questa storia di Don Pierino Gelmini, erano anni che denunciavo in solitudine senza mai essere creduto questi abusi che lui compiva , dopo che mi sono esposto con tanto di nome e cognome raccontando certi fatti ho notato intorno a me diffidenza, incredulità e astio. Ho conosciuto Marco Salvia personalmente in questi ultimi tempi, sia lui che io siamo persone provate dalla vita e in conseguenza ad aver preso posizione sui media contro il Gelmini siamo stati penalizzati chi in un modo chi in un altro, potrei entrare nei dettagli ma che serve. Io credo che persone che sanno come stanno le cose e dovrebbero alzare la voce oggi non lo fanno, c'è gente di Chiesa autorevole che sapeva da decenni le maniere, abitudini, abusi e megalomanie del Don ma non è mai intervenuta per motivi di potere, di beghe interne intrighi di Curia o non so che altro. Se ci fosse un tot di testimoni della accusa decisi a iniziative tipo sciopero della fame o manifestazione in piazza a sostegno di Michele o altro per mostrargli solidarietà e richiamare l'attenzione dei Media che hanno come dimenticato la questione (e così sembra) io mi aggiungerò volentieri, anche se rischio di essere accusato nuovamente di cercare visibilità per vendere di più il mio libro o anche peggio.
Immagino che il mio indirizzo ti è stato dato da chi si firma VIRACCONTO io non lo conosco personalmente, mi ha scritto ieri tre parole senza un saluto e nulla: esisti ancora ciccio? Questo modo di fare è assurdo, e non è la prima volta che lo fa..a volte pensavo che fosse un doppiogiochista. RIPETO: NON LO CONOSCO personalmente, ma ho l'impressione che se è sincero e reale lui laureato come dice di essere poteva fare molto ma molto di più per portare luce nella vicenda, ma non lo fa ...Come questo tipo altri ragazzi che accusano don Pierino mi hanno contattato via telefono o e-mail prima di andare a Terni a deporre per poi scomparire, presi dalla depressione, dai dubbi, dalla solitudine...in questo capisco perchè si sta lottando contro un potere forte, un vero Golia e noi ci sentiamo abbandonati, non creduti, degli squillibrati...ed era lì tra queste personalità fragili e bisognose di sostegno ed affetto che il don andava a pescare, andava ad abusare ora come allora quando fine anni 60 io l'ho conosciuto a monsignor Gelmini come si fa chiamare.
Figurati che anche due mesi fa ho incontrato presso un ambulatorio dell'ospedale di Padova un ragazzo sloveno ricoverato come me che mi ha confidato le stesse cose che si sanno, per continuare ad avere i privilegi che il Don gli ha dato per averlo accontentato è stato zitto e anzi lo ha difeso presso la stampa slovena. Un altro certo Battista ex responsabile mi ha scritto per dirmi le stesse cose, sta male, malissimo con la salute e prima di morire vorrebbe urlare tutta la verità, ma ha già perso una causa civile con il Don per cui verrebbe accusato di volersi vendicare...ecco come stanno le cose... Mi hanno parlato bene del Vescovo di Terni don Paglia (quello che c'era prima ha ignorato completamente le accuse e mi ha chiuso il telefono in faccia quando lo informai dei vari fatti del Don facendo anche nome e cognomi dei ragazzi...) questo di ora pare serio e deciso, perchè non chiedere aiuto a lui? C'è anche una certa kondiaw che abita a Terni e si è schierata con le vittime, una volontaria che è stata anni e anni a contatto con il Don e la realtà delle comunità ,(anche in Thailandia) una che ha un blog...anche lei conosco via rete... siamo tutti poveri e deboli caro Roberto, senza mezzi, sopra una zattera alla deriva, il Don è miliardario e ha un collegio di difesa con pezzi da 90 e naviga su una portaerei armata di missili nucleari...comunque sia io sono qui...mando questa mia e-mail per conoscenza a Salvia e a quella tale kondiaw..e a chi credo possa interessare aiutare il povero Iacobbe .ciao, Bruno Zanin

kondiaw ha scritto:

Caro Bruno, ti ringrazio per avermi inserito nel tuo indirizzario e in
qualche modo sollecitandomi a mantenere alta l'attenzione su questa
vergognosa vicenda. Non so come si possa far giungere a Michele il
nostro sostegno. Quello che mi conforta è che , almeno in questo caso,
la magistratura sembra decisa ad andare avanti. Ma è evidente la
strategia dei collegi di difesa: puntare ai continui rinvii, nella
speranza che Gelmini muoia prima di una qualsiasi sentenza, dopo
partirà la causa di beatificazione civile... Io non so se le udienze in
questa fase siano pubbliche, ma un modo per poter rassicurare Michele
potrebbe essere presenziare durante le sue deposizioni, per fargli
capire che esistono persone che hanno fiducia in lui. Come ti ho
spiegato al telefono io ho evitato di espormi eccessivamente per non
prestare il fianco a chi accusa Mons. Paglia di essere il promotore di
questa iniziativa della magistratura.

Purtroppo ho saputo diversi giorni fa da A.C. che Battista è
deceduto, la notizia mi ha colto di sorpresa perchè non sapevo fosse
malato, era un volontario è stato diversi anni anche in Bolivia...

Spero che Michele possa trovare ancora la forza per affrontare questo
percorso giudiziario, in cui tra l'altro non dovrebbe essere lui a
sentirsi schiacciato, ma a quanto pare l'assurdità del nostro sistema
sociale, oltre di quello giuridico, è tale che a pagarne le conseguenze più gravi è la vittima e non l'indagato.

Ti saluto, Bruno, con la stima che sai
kondiaw
p.s. se pensi possa servire potrei inserire questa corrispondenza in un
post del mio blog, magari omettendo alcuni nomi...non so fammi sapere

brunozanin ha scritto:
Mons. Paglia al quale va il mio rispetto per carità deve sapere come stanno le cose e intervenire anche ad aiutare moralmente Michele Iacobbe, e questo di informarlo potresti farlo tu, dirgli che il ragazzo Michele Iacobbe teste fondamentale dell'accusa si trova in serie difficoltà, sebbene ora ha trovato una coppia che lo sta aiutando un po'... Michele Iacobbe che il Gelmini vuole far passare per delinquente mafioso ricattatore ha tentato il suicidio , non ha più nulla, non ha una casa non ha un avvocato difensore-solo quello d'ufficio- non può manco muoversi che ha l'ordine di domicilo coatto mi pare si dica così che a volte sono le panchine all'aperto dove dorme, perchè come ti dicevo non ha casa...non ha famiglia, è stato abbandonato a sè stesso. Ho parlato oggi con lui al telefono, compiva gli anni, oltre che depresso, povero, abbandonato a se stesso è terrorizzato dalle minacce, dalle pressioni che subisce, e screditato da quel prezzolato collaboratore di giustizia comperato dalla difesa e questo va detto a voce alta a chi sta a cuore la verità, che la verità venga affermata, conosciuta...Invece di assumersi le sue responsabilità e chiedere scusa e ritirarsi in un monastero a fare penitenza quasi sulla soglia della tomba il Gelmini continua ancora a mentire e proclamarsi innocente accusando le sue vittime di essere milantatori e ricattatori... Io dopo aver sostenuto con la mia testimonianza personale come Salvia che le accuse sono vere mi sono tirato da parte perchè pensavo che lo scopo era stato raggiunto, che cioè venisse giudicato da un tribunale, ma se le vittime di tali abusi ora testimoni della accusa sono in queste situazioni è ovvio che va fatto qualcosa, vanno sostenute, altrimenti il collegio di difesa di quell'uomo senza vergogna avrà buon gioco per smontare le accuse....Certo che devi fare un pezzo sul tuo blog, togli quello che devi togliere, ma fai qualcosa per favore, non si puo' continuare a usare il silenzio per salvare la faccia o per salvare il prestigio di un vescovo, le vittime sono ben più importanti e moralmente vanno aiutate, scusa lo sfogo. La notizia che mi dai che Battista è morto mi rattrista molto perchè era stata ventilata l'idea da Salvia di andarlo a trovare lì in toscana dove viveva per registrare su video le sue , il suo stato d'animo perchè anche lui aveva ricevuto del male dal Gelmini, cosa che poi non si è più fatta....Puoi mettere nel tuo blog questi miei sfoghi se possono servire, ma soprattutto informa mons, Paglia di come stanno le cose, per quanto riguarda il processo se a porte aperte o chiuse chi meglio di te può saperlo già che abiti a Terni...ti basta una telefonata. Ciao kondiaw, scusa lo sfogo...






domenica 22 febbraio 2009

ULTIMI GIORNI DI POMPEI: CI SONO COSE CHE NON CAPSICO 3


Scende nel silenzio Umbria Film Commmission, la società presieduta dall'assessore regionale allo sviluppo economico Mario Giovanetti, nata per promuovere il cinema in Umbria. Probabilmente si trattava di quello muto, cieco e sordo.

mercoledì 18 febbraio 2009

L'IMMENSO ROBERTO BENIGNI E LE SERIE TV


Per quanto riguarda le polemiche preventive sulla canzone di Povia ho già espresso qui la mia opinione e credo che si sia ottenuto esattamente l'effetto che Povia e compagni cercavano: pubblicità e attesa per una canzonetta che non ha alcun merito. Però se tutto questo ha provocato il fantastico intervento di quel gigante che è Roberto Benigni, allora ben vengano le polemiche preventive! C'erano quindici milioni di persone sintonizzate ad ascoltare Benigni, quei dieci minuti si possono ascrivere alla storia della televisione italiana, e per la prima volta probabilmente milioni di persone hanno sentito parlare delle persone omosessuali in termini di amore e non di saune, tradimenti ed inganni... L'intervento di Grillini mi è sembrato del tutto inopportuno, dopo Benigni qualsiasi discorso non poteva che apparire meschino...

Infine vorrei allargare il discorso e evidenziare quelli che a me appaiono segnali importanti di cambiamento nel costume, veicolati dalle fiction televisive -perchè parliamoci chiaro i dibattiti in TV sono di nicchia, le fiction arrivano a milioni di persone. Dunque da almeno un anno, ma anche di più, a questa parte sono presenti nelle varie serie personaggi omosessuali positivi e se in "Distretto di Polizia" al personaggio non si permette di sviluppare in pieno la sua storia, in altre c'è più spazio in "Terapia d'Urgenza" (purtroppo sospesa, ma riprenderà nei prossimi mesi) c'è la figura della pediatra che inizia una storia descritta in modo molto limpido e senza morbosità, lontano dagli stereotipi di cui spesso la categoria è vittima. Perfino in "RIS" sta prendendo corpo il personaggio di una carabiniere omosessuale e prima di rivelare questo aspetto il personaggio è stato presentato in modo molto positivo, cosicchè il pubblico si era già affezionato. Infine credo che il miglior contributo alla rivalutazione delle persone omosessuali sia arrivato con "Tutti pazzi per amore", la puntata in cui il padre rivela al figlio la propria omosessualità ha avuto cinque milioni di spettatori e i termini di quel discorso sono stati di grande equilibrio e onestà, e la storia si sta sviluppando positivamente.

Certo è ancora poco, ma rispetto a certe macchiette o personaggi torbidi che imperversavano fino a qualche tempo fa mi sembra un buon risultato. E sono sempre più convinta che la coscienza di un paese viene formata molto di più dalle fiction che non da "Annozero" o dalle "Invasioni Barbariche", e finalmente nelle fiction si parla delle persone omosessuali in termini di AMORE.
Tutto questo non può che apparire positivo a quei gruppi di persone omosessuali che cercano di trasmettere all'esterno l'immagine reale della loro identità. Ad esempio l'opuscolo pubblicato dal gruppo Nuova Proposta è proprio questo che sta cercando di portare all'attenzione che l'omosessualità altro non è che un altro nome dell'amore.

Su FaceBook si è costituito un gruppo per un PREMIO GAY HONORIS CAUSA A ROBERTO BENIGNI .

lunedì 9 febbraio 2009

UNA RISATA VI SEPPELLIRA' , MA ANCHE UNA CANZONE


Sabato 21 febbraio 2009 ore 15.00 – “Se m’innamoro”

Portiamo la nostra felicità e le nostre canzoni per le strade della città del Festival

Si svolgerà sabato 21 febbraio – giorno della serata finale del Festival della Canzone Italiana 2009 – a partire dalle ore 15.00, per le strade di Sanremo la manifestazione nazionale “Se m’innamoro”. La manifestazione è promossa e organizzata da Arcigay, Arci Liguria, ArciLesbica, Famiglie Arcobaleno, Agedo - associazione dei genitori di omosessuali.

Il titolo prende spunto da una delle canzoni vincitrici del Festival, quella del 1985, cantata dai Ricchi e Poveri, inno festoso che contiene nel suo testo anche dei versi che con leggerezza rivendicano l’universalità dell’amore:

“Ma guarda il mondo come è strano, si stupisce se ti dico che ti amo

ma se ci togli anche l'amore, dopo averci tolto tutto, dove andiamo?”

La manifestazione vedrà sfilare per le strade del Festival le storie delle persone LGBT, dei loro amici e delle loro famiglie, attraverso una partecipazione gioiosa e ben visibile, con canti e balli sulle note delle molte canzoni italiane che raccontano amori omosessuali.

Il movimento LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) torna a manifestare nella città dei fiori dopo 37 anni: si svolse proprio a Saremo infatti il 5 aprile 1972 la prima manifestazione gay italiana della storia, nata per contestare le posizioni anti-scientifiche di un congresso di sessuologia.

“Sarà un momento per riaffermare tutti assieme la nostra dignità e per rispondere ai personaggi pubblici di ogni sorta che sulla nostra pelle cercano di fare ascolti, introducendo nel nostro paese argomenti che in altri paesi fanno sobbalzare dalle sedie governanti di tutti i colori politici.” – spiega il presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso – “Il nostro esserci significa affermare con allegria, che l'armonia sono i tanti colori, il pluralismo, le differenze. Saremo in piazza, gay, lesbiche, bisessuali, trans, etero, donne e uomini da tutta Italia, per ribadire che il vero amore non ha confini e non si fa intimorire dall'oscurità del fanatismo religioso e politico.”

domenica 8 febbraio 2009

PER FARE OUTING CI VUOLE DIO?



Qui trovate i file del servizio di Repubblica delle Donne su gli omosessuali cattolici, un titolo infelice per un buon servizio.
I parte
II parte
III parte

mercoledì 28 gennaio 2009

SIAMO UN POPOLO DI RAZZISTI





Oggi tutti i telegiornali hanno mostrato le edificanti (sich) immagini della folla giustizialista che a Guidonia ha atteso l'uscita dalla caserma dei Carabinieri dei rumeni arrestati per la rapina e il violento stupro di due giorni fa.
I reati di cui si sono resi responsabili, uno è reo confesso dunque possiamo scrivere con termini di certezza, sono reati di gravissima efferratezza e davvero odiosi.

Ma in tutto questo non riesco a non cogliere una vena di razzismo.
Dove erano questi giustizialisti quando il ragazzo "per bene" di Roma è uscito dal posto di Polizia? perchè sotto casa sua non si segnalano folle deliranti, pronte al linciaggio?

Gli stupri dei rumeni sembrano colpire l'orgoglio dei maschi italiani, perchè le loro donne gli italiani ci vogliono pensare loro a stuprarle!!!

E le donne devono impegnarsi non in direzione giustizialista, pretendendo chissà quali pene accessorie e castrazioni chimiche che sanno di legge del taglione. La battaglia va condotta sul piano culturale ed educativo...e smettiamola di strumentalizzare episodi singoli.

lunedì 26 gennaio 2009

UNA NUOVA PROPOSTA: GUARIRE DAI PREGIUDIZI


Nuova Proposta
Via dei Banchi Vecchi 116, Roma
cel.: 331 7858894
www.nuovapropostaroma.it
e-mail: info@nuovapropostaroma.it


COMUNICATO STAMPA N°1 DEL 2009

Perché, invece di profondere tante energie nel tentativo di "guarire" gli omosessuali (tentativo sterile, soprattutto perché l'omosessualità non è da considerarsi una malattia, secondo l'opinione ufficiale della comunità scientifica), non cerchiamo tutti insieme di guarire dai pregiudizi?

Roma, 26 gennaio 2009 - "L'impresa di trasformare un omosessuale in un eterosessuale non offre prospettive di successo migliori dell'impresa opposta", così scriveva Sigmund Freud, padre della moderna psicologia, nel lontano 1920.

Da queste significative parole partiamo per affermare il nostro punto di vista sulle cosiddette psicoterapie "riparative" dell'omosessualità che, nate in America, negli ultimi tempi stanno facendo parlare di sé anche nel nostro paese.

E' di questi giorni, infatti, l'iniziativa di un percorso di incontri a Brescia, dal titolo "Living waters", organizzato da un certo "G ruppo Lot" che, già dal materiale informativo veicolato, non fa mistero di voler agire nella direzione della "guarigione" dall'omosessualità. Lo si intuisce, banalmente, dal titolo di alcuni dei seminari proposti: "Ripristinare la vera femminilità", "Ripristinare la mascolinità: intraprendere il processo", e così via...

Come Gruppo "Nuova Proposta: donne e uomini omosessuali cristiani di Roma", siamo estremamente preoccupati dalla diffusione di queste iniziative, memori dello strazio che molti di noi hanno passato perché, ad esempio, costretti da genitori, privi degli strumenti necessari per comprendere ed accettare la nostra omosessualità, ad affrontare lunghi e dolorosi percorsi, a carattere sia medico sia psichiatrico, con l'obiettivo, ovviamente mai riuscito, di modificare il nostro orientamento sessuale.
Temiamo, di conseguenza che, a seguito della diffusione di queste iniziative, altre persone omosessuali possano essere forzate verso percorsi di presunta "guarigione" con impatti devastanti sulla propria serenità ed accettazione.

Vogliamo contribuire, quindi, ad una giusta e corretta informazione, ribadendo quello che la comunità scientifica ha già espresso da diversi anni e che dovrebbe oramai essere già patrimonio consolidato della collettività: l'omosessualità non è una malattia e neanche un disagio psichiatrico. La categoria della guarigione, pertanto, non si può applicare all'omosessualità. E' come dire di voler guarire dal fatto di preferire qualcosa a qualcos'altro. Risulta, inoltre, fortemente offensivo per la propria dignità pensare di dover guarire da qualcosa che riguarda l'identità personale. La sfera dell'omosessualità riguarda, infatti, il desiderio profondo di amare ed essere amati, desiderio che va custodito, coltivato e rispettato.

Come Gruppo ci mettiamo a disposizione di chiunque (in ambito ecclesiale e non) voglia affrontare un percorso sereno di confronto e di vera informazione sulla condizione omosessuale.

Con preghiera di diffusione e pubblicazione.

martedì 20 gennaio 2009

domenica 11 gennaio 2009

RICORDANDO FABRIZIO DE ANDRE'


Le prime canzoni di Faber sono entrate nella mia vita circa 35 anni fa, avevo poco più di dieci anni... ci sono cresciuta con la sua voce calda e con quella sua straordinaria capacità di usare la lingua italiana... la canzone che ho amato di più è "Amico fragile", ma non sono mai stata in grado di fare classifiche, ogni sua composizione è un autentico miracolo.

Per circa nove anni ho vissuto in Tailandia, occupandomi di bambini emarginati e ragazze con problemi di tossicodipendenza, anche a loro facevo ascoltare De Andrè, traducendo per quel che potevo in thai, ma soprattutto cercando di trasmettere loro le emozioni date dalle sue canzoni. Probabilmente qualcosa trasmisi, sicuramente più per la bellezza della sua musica che non per merito mio, molte volte erano proprio le ragazze a chiedermi di far loro ascoltare quelle che preferivano, tra cui "Princesa"...

L'11 gennaio di dieci anni fa, cominciarono ad arrivarmi fax e telefonate di condoglianze, tanto era nota la mia passione per Faber che tutti i miei amici volevano in qualche modo confortarmi, sapendomi lontana e pensando fossi da sola a vivere il dolore della sua scomparsa.
Ora che sono tornata stabilmente in Italia, mi piace pensare che ogni tanto in qualche città thai una donna, una ragazza o un ragazzo magari canti quel che ricorda di Fabrizio De Andrè e magari proprio stasera possa tornargli in mente "Amore che vieni, Amore che vai"...

martedì 6 gennaio 2009

RIGNANO: QUATTRO RINVII A GIUDIZIO?

Rignano, chiuse le indagini:
quattro maestre verso il rinvio a giudizio

di Valentina Errante
ROMA (6 gennaio) - Indagini chiuse. Si sono conclusi gli accertamenti sui presunti abusi sessuali nei confronti dei piccoli alunni della scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio. Il procuratore di Tivoli Luigi De Ficchy e il pm Marco Mansi sono pronti a chiedere quattro rinvii a giudizio per alcune delle maestre finite sott’accusa. Per gli altri tre indagati sarebbe già stata chiesta l’archiviazione.

L’avviso di chiusura indagini, firmato lo scorso dicembre, dovrebbe essere notificato agli avvocati nei prossimi giorni. L’atto, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, riguarda solo alcune delle persone coinvolte nell’inchiesta che per mesi è stata al centro di polemiche. Una vicenda controversa che ha aperto un vero e proprio scontro tra gli abitanti del piccolo centro alle porte di Roma.

A rischiare il processo sarebbero le maestre indicate nel corso degli incidenti probatori dai bambini della Olga Rovere ascoltati prima da un team di specialisti e poi dal gip Elvira Tamburelli. Gli indagati, che riceveranno l’avviso di chiusura indagini, però potrebbero ancora vedere archiviata la propria posizione: i legali avranno quindici giorni di tempo per presentare memorie e nuovi elementi o sollecitare interrogatori.

L’inchiesta sui presunti episodi di pedofilia era partita nell’estate del 2006. I genitori di alcuni bambini avevano presentano ai carabinieri pesantissime denunce nei confronti di alcuni insegnanti della scuola. Poi, a catena, nei giorni successivi, ne erano arrivate altre. Fino a coinvolgere ventidue dei piccoli alunni. Sul registro degli indagati erano finiti i nomi di tre maestre, una bidella, un immigrato cingalese e del marito di una delle insegnanti. Alcuni mesi dopo c’era stato un blitz nella scuola, nell’aprile successivo erano scattati gli arresti, le maestre Patrizia Del Meglio, Marisa Pucci e Silvana Magalotti erano finite in carcere. Con loro, il marito della Magalotti, l’autore tv Gianfranco Scancarello, la bidella Cristina Lunerti e il benzinaio cingalese Kelum De Silva. Il nome di un’altra maestra intanto era stato iscritto sul registro degli indagati. Poi il Tribunale del Riesame e la Cassazione avevano annullato i provvedimenti. I racconti dei bambini non erano stati registrati e nessuna traccia dei piccoli era stata rilevata dal Ris nei luoghi dei presunti abusi.

Nessuna testimonianza confermava che i bambini, tutti tra i quattro e i cinque anni, fossero stati portati fuori dall’istituto durante le ore scolastiche e sui bambini non erano state riscontrate tracce di violenza fisica. Intanto la procura aveva ottenuto gli incidenti probatori. I primi diciannove bambini sono stati sentiti per ripetere le accuse alle insegnanti, ma non tutti i racconti sono risultati lineari. Poi altri sono stati chiamati a testimoniare.