giovedì 28 gennaio 2010

E' USCITO IL LIBRO


MAMMA SCHIAVONA
La Madonna di Montevergine e la Candelora
Religiosità e devozione popolari delle persone omosessuali e transessuali
di Monica Ceccarelli

GRAMMA EDIZIONI

Ricerca di carattere storico-antropologico sul rito della Candelora a Montevergine, dove i femminielli prima, le persone omosessuali e transessuali oggi, venerano Mamma Schiavona. Icona antichissima, che ritrae la Madre di Dio, come altre icone mariane in Campania, riprendendo i tratti delle dee madri.

Un'analisi del rapporto/conflitto tra religiosità ufficiale e religiosità popolare, che nel rito della Candelora a Montevergine, studiato su base storico-antropologica, si rivela in tutte le sue contraddizioni e tensioni.

Questa ricerca non è un testo militante, non si intende sostenere una tesi, un principio o il riconoscimento di diritti. I testi del Magistero sono presi in esame per capire in base a quali informazioni può accadere che un vescovo si arroghi il diritto di cacciare alcune persone da una chiesa, ovvero capire se queste persone erano già state cacciate dalla Chiesa.

La religione cristiana di fede cattolica sembra secolarizzarsi sempre di più, il bisogno di affermarsi in una società secolarizzata porta a temere e a guardare con sospetto quelle espressioni di fede che non rientrano del tutto nei canoni previsti. Ma se è vero, come scrive William Shakespeare nell’Amleto, che ci sono più cose in cielo e in terra di quante possa averne sognate la filosofia di Orazio, probabilmente è anche vero che ci sono più cose del cielo in terra di quante possano prevederne i nostri teologi.

sabato 9 gennaio 2010

ROSARNO: LE ARMI, I CITTADINI E GLI IMMIGRATI


Rosarno e sembra bastare scrivere il nome di questa località per sapere tutto... Ma allora perchè c'è qualcosa che non mi torna, sento parole come tolleranza zero, oppure siamo stati troppo tolleranti con i clandestini (manco li avessimo ospitati in alberghi di lusso, con stipendi da favola...) e tanta comprensione per i cittadini di Rosarno, ecc... Ora gli immigrati, braccianti agricoli, schiavi sfruttati, vengono trasferiti nei centri di accoglienza, forse saranno espulsi, forse torneranno o forse no. Ma quel qualcosa che non mi torna è che tutta questa storia è iniziata perchè dei cittadini di Rosarno hanno sparato ('sparato'?) a casaccio, ferendo degli immigrati... e le sparatorie, o meglio dei tiri al bersaglio colpendo gli immigrati, sono proseguiti anche dopo l'esplodere della rivolta e dopo l'intervento delle forze dell'ordine... per non parlare degli investimenti e dei pestaggi a sprangate... eppure non ho sentito nessuna autorità chiedere tolleranza zero nei confronti di chi spara nel mucchio, nel senso letterale del termine...nessuno che si sia chiesto come mai a Rosarno ci siano cittadini che girano armati, nessuno che abbia chiesto il sequestro dei fucili ad aria compressa o a pallini che siano! ora gli immigrati se ne andranno e cittadini di Rosarno resteranno ad accarezzare i loro fucili...