mercoledì 25 agosto 2010

"Le parole non sono aria" è un libro bellissimo

"Le parole non sono aria" racconta l'inserimento di Francesco, un ragazzo autistico, nella Scuola Media. Il racconto si snoda attraverso dei temi scolastici scritti dai compagni di classe. 
La straordinarietà del libro si svela pagina dopo pagina, sorprendendo il lettore che scopre come non si tratti della storia edificante e banale di "bravi studenti" che accolgono un disabile... No. Qui la situazione si ribalta e si afferra che i compagni di Francesco si sentono coinvolti dal suo mondo e colgono l'occasione per vivere al meglio questa esperienza di crescita: Francesco non parla e loro comprendono che le parole non sono aria e devono inserirsi su altre modalità di comunicazione con lui. E raccontano di aver provato "una felicità superlativa" ed emozioni importanti per dei ragazzi in una fase importante della loro formazione. 
Questi scritti rivelano una straordinaria maturità, ma si coglie tra le righe che sono stati sostenuti da un riuscito lavoro di rete condotto dalla famiglia, dagli insegnanti e da quanti seguono il percorso di Francesco, dimostrando che l'inserimento dei disabili nella scuola è sì un loro diritto irrinunciabile, ma sopratutto può e deve essere un'opportunità pedagogica altrettanto irrinunciabile per i cosiddetti "abili" o normali.

mercoledì 18 agosto 2010

COSSIGA: IO RICORDO!!!

Era il '77 e a Roma avevano ucciso Giorgiana Masi, la sera al TG il giornalista si avvicina al Ministro dell'Interno e credo al Presidente del Consiglio, i due si girano rivelando che stavano ridendo... Ecco questa è la prima immagine che ricordo di Francesco Cossiga. Per questo non mi unisco al coro di insulso cordoglio che oggi imperversa su quasi tutti gli organi di stampa. E poi la vicenda Moro...oggi tutti a ricordare l'intervista in cui dichiarò che i capelli bianchi e la vitiligene lo colpirono a causa di quella vicenda e tutti a scrivere di quanto fossero amici... Ma nessuno che abbia ricordato che il Gabinetto di crisi costituito presso il Ministero dell'Interno era formato da personaggi tutti iscritti alla Loggia P2, allora come pensava di salvare l'on. Aldo Moro? E poi come dobbiamo considerare la vicenda Gladio e i servizi segreti (Ustica, Bologna, ecc)? E poi è per me insopportabile il comportamento durante l'ultima periodo da Presidente della Repubblica, del disprezzo dimostrato per l'istituzione e la forma, che in questi casi è anche sostanza. E oggi sui giornali tutti a parlare del picconatore e di quanto avesse anticipato i tempi, ma questo paese ha davvero una memoria così miope?
Io ricordo, ricordo gli studenti morti...il '77, il '78 e Ustica e Bologna, io ricordo!