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giovedì 24 ottobre 2013

E SE DOMANI USASSIMO LE PAROLE GIUSTE?


Nei giorni scorsi a Terni una giovane transessuale è stata aggredita a causa della sua identità di genere. L'episodio è stato riportato dalla stampa locale e il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha espresso il suo pensiero in un comunicato stampa pubblicato sul sito del Comune. Certo anni fa i giornali avrebbero descritto il fatto con toni di colore e figuriamoci se un sindaco si sarebbe scomodato!

Ma c'è qualcosa che stona. E se il comunicato stampa del sindaco titola "La violenza di genere va respinta in tutte le sue forme" poi sembra in realtà non sapere di quale genere si tratti.

Ma le parole sono importanti come Nanni Moretti ci insegna.

Proprio perchè le parole sono importanti dobbiamo usarle in modo corretto. A Terni è accaduto un grave episodio di transfobia nei confronti di una giovane transessuale. Dobbiamo esigere correttezza sia dalle istituzioni, sia dalla stampa. Ho letto tutti gli articoli online ed anche il comunicato stampa del sindaco. Tutti usano il maschile facendo riferimento alla vittima, molti poi fanno riferimento all'omofobia e non alla transfobia. E infine anche il comunicato stampa di E se domani Terni LGBT cade nello stesso errore (e questo mi sembra ancora più grave)... C'è qualcosa di peggio della discriminazione ed è il far diventare invisibile. Le trans e i trans vengono costantemente confusi nel lessico giornalistico e non. Confusi tra loro e confusi con le persone omosessuali. Se poi tale confusione viene perpetrata anche dalle associazioni di categoria si fornisce alibi a quanti preferiscono ignorare e fare informazione in modo scorretto. 

Mi auguro che la giovane ternana possa recuperare al più presto superando non solo il trauma fisico ma soprattutto la ferita morale che gli è stata inferta da gente indefinibile e non giustificabile in alcun modo.

giovedì 28 gennaio 2010

E' USCITO IL LIBRO


MAMMA SCHIAVONA
La Madonna di Montevergine e la Candelora
Religiosità e devozione popolari delle persone omosessuali e transessuali
di Monica Ceccarelli

GRAMMA EDIZIONI

Ricerca di carattere storico-antropologico sul rito della Candelora a Montevergine, dove i femminielli prima, le persone omosessuali e transessuali oggi, venerano Mamma Schiavona. Icona antichissima, che ritrae la Madre di Dio, come altre icone mariane in Campania, riprendendo i tratti delle dee madri.

Un'analisi del rapporto/conflitto tra religiosità ufficiale e religiosità popolare, che nel rito della Candelora a Montevergine, studiato su base storico-antropologica, si rivela in tutte le sue contraddizioni e tensioni.

Questa ricerca non è un testo militante, non si intende sostenere una tesi, un principio o il riconoscimento di diritti. I testi del Magistero sono presi in esame per capire in base a quali informazioni può accadere che un vescovo si arroghi il diritto di cacciare alcune persone da una chiesa, ovvero capire se queste persone erano già state cacciate dalla Chiesa.

La religione cristiana di fede cattolica sembra secolarizzarsi sempre di più, il bisogno di affermarsi in una società secolarizzata porta a temere e a guardare con sospetto quelle espressioni di fede che non rientrano del tutto nei canoni previsti. Ma se è vero, come scrive William Shakespeare nell’Amleto, che ci sono più cose in cielo e in terra di quante possa averne sognate la filosofia di Orazio, probabilmente è anche vero che ci sono più cose del cielo in terra di quante possano prevederne i nostri teologi.