sabato 23 febbraio 2013
Il non rispetto delle regole ed io scrutatore non votante mancato
venerdì 1 luglio 2011
CONSIDERAZIONI ALLA FINE....
p.s.: in subordine: la casalinga!
sabato 13 novembre 2010
NESSUNO PENSA A KARIMA (RUBY)
domenica 14 marzo 2010
CONTEMPLO INEVITABILMENTE LE MACERIE DEL PAESE

lunedì 1 giugno 2009
I MANCATI POST E LO 0% AL VOTO
Spero quanto prima di ritrovare anche l'uso costante di internet e computer.
Per il momento osservo basita la canea insensata che azzanna diciottenni e sbrana il buon senso pur di non parlare di politica, e questo vale gli oni e per gli ini, spero solo che la gente smetta di andare a votare, ma proprio tutti gli elettori, è un sogno ma provate a pensare votanti 0% e mo' che vi inventate? basta non meritano neanche il nostro disprezzo...
venerdì 29 agosto 2008
L'INDIFFERENZA DELL'OCCIDENTE
29/08/2008 08:41
THAILANDIA
Cede la tregua, scontri fra manifestanti e polizia in Thailandia
Gli attivisti del Movimento popolare per la democrazia (Pad) non abbandonano gli edifici governativi occupati e continuano a chiedere le dimissioni del premier, il quale aveva annunciato ieri di non voler ricorrere all’uso “della forza”. Eseguiti 15 arresti e aperti tre varchi di accesso alla zona occupata.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – È durata poco la tregua fra polizia e manifestanti, asserragliati da giorni nella zona del distretto governativo per chiedere le dimissioni del premier Samak Sundaravej. Gli scontri sono divampati oggi in seguito al tentativo delle forze dell’ordine di eseguire un ordine della procura thailandese, che intimava ai manifestanti di abbandonare gli edifici occupati. I dimostranti hanno reagito alle cariche della polizia, la quale non ha ancora adottato “tutti i mezzi disponibili” per scacciare le decine di migliaia di esponenti del People’s Alliance for Democracy (Pad).
I manifestanti invocano le dimissioni del Primo ministro accusato di essere un “fantoccio” nelle mani dell’ex premier Thaksin Shinawatra in esilio a Londra, che, affermano, trama da lontano per trasformare la monarchia in una repubblica. Non si hanno al momento notizie di feriti, mentre sembra che le forze dell’ordine abbiano eseguito 15 arresti e siano riuscite ad aprire tre varchi di accesso agli edifici governativi.
Ieri il capo del governo aveva annunciato di “non voler ricorrere all’uso della forza” per disperdere i manifestanti, accusandoli al contempo di volere “un bagno di sangue” nel Paese e di appoggiare “un nuovo colpo di Stato da parte dei militari”. Dal canto loro, gli attivisti del Pad hanno ribadito che abbandoneranno gli edifici occupati solo nel momento in cui il premier Samak “annuncerà le proprie dimissioni”. Il Primo ministro ribatte che è stato eletto in maniera “legittima” in seguito alla tornata elettorale dello scorso dicembre e, secondo alcuni analisti, godrebbe ancora oggi dei consensi della maggioranza dei thailandesi.
giovedì 15 maggio 2008
NOI SIAMO CIVILI, MICA COME LORO...

mercoledì 2 aprile 2008
LA CHIESA CHE CI PIACE

Via Bovisasca gli sgomberi non sono la soluzione
La legalità è sacrosanta. ma l’impressione è che si stia scendendo sotto i limiti stabiliti dai fondamentali diritti umani Allontanare questi disperati, senza pensare a un’alternativa, cosa produce? Perché insieme alla dovuta fermezza non si è vista nessuna forma di assistenza, specie per i più deboli?
01/04/2008Editoriale
Ègiunta all’epilogo la situazione del campo rom abusivo di via Bovisasca. Da una decina di giorni le forze dell’ordine sono state quasi costantemente presenti nei pressi dell’ex area Montedison. Ripetuti e opportuni interventi di demolizione di diverse baracche hanno inizialmente “compattato” il campo, impedendo nuovi arrivi, mandando così un chiaro segnale agli occupanti per indurli a non ritenere definitiva questa situazione. Interventi nell’immediato positivi, che sono serviti anche a costruire una fascia di sicurezza intorno al campo, per evitare provocazioni dall’esterno (che non sono mancate, specie ad opera di qualche esponente politico in cerca di visibilità).Non si spiega invece la logica di quanto sta accadendo dall’alba di stamane, martedì 1 aprile: le forze dell’ordine si sono attivate per sgomberare tutti gli occupanti del campo. Nulla da eccepire sulla necessità dell’intervento: non era sostenibile il protrarsi di questa soluzione. Ma allontanare questi disperati, senza pensare per loro un’alternativa, cosa produce?Presto detto: alcuni nomadi (ma tra loro sono molti i rumeni non rom) hanno tentato di entrare nell’area dimessa in via Colico. Allontanati. Un gruppo più consistente, un centinaio di persone, ha lavorato tutta la mattina ricostruendo i propri miseri cubicoli di assi in via Poretta a Quarto Oggiaro. Tra loro molti giovanotti (rientrati precipitosamente dai cantieri dove lavorano per ricostruire la propria “casa”) ma purtroppo anche donne in avanzato stato di gravidanza, una ventina di bimbi sotto i dieci anni e diversi piccoli al di sotto di un anno. In tarda mattinata le ruspe hanno di nuovo demolito questa ulteriore sistemazione.Ora queste persone (donne incinte e neonati compresi) stanno vagando per la città in cerca di un ulteriore spazio dove costruire un riparo e - probabilmente - attirare nuovamente le ruspe per l’ennesima demolizione. Perché insieme alla dovuta fermezza non si è vista nessuna forma di assistenza elementare per loro, specie per i più deboli tra i disperati?La legalità è sacrosanta: ma l’impressione è che qui si stia scendendo abbondantemente sotto i limiti stabiliti dai fondamentali diritti umani che imporrebbero, insieme allo schieramento delle forze dell’ordine in atteggiamento antisommossa, qualche tanica d’acqua, del latte per i più piccoli, un presidio medico, qualche soluzione alternativa per i bambini, i malati e le donne in gravidanza.Ci sono delle persone non in regola con la legge: occorre che la legalità prevalga nei loro confronti. Ma non si possono confondere i nomadi e i migranti che lavorano, con i delinquenti, oppure gli irregolari con chi è in possesso di regolare permesso di soggiorno. La maggioranza di loro lavora, tanti con un regolare contratto. Molti giovani uomini faticano nell’edilizia e in società attive dentro gli spazi della Fiera: 10 ore di lavoro al giorno, per sei giorni la settimana, per 800 euro al mese.Una domanda allora si impone: a Milano questi immigrati servono o danno fastidio? Sappiamo che non stanno a Milano per turismo o per svago. La maggioranza di loro è qui per poter lavorare. Sanno che del loro lavoro Milano ha necessità. Cosa ne sarebbe infatti dell’imprenditoria ambrosiana e lombarda senza la manovalanza a bassissimo costo che rumeni (e non solo) offrono?Non si vede traccia di un progetto a lungo respiro, di un piano condiviso: nessuno da solo può risolvere questa emergenza. Il volontariato da solo non riesce più a far fronte alla situazione. Don Colmegna e la Casa della Carità non possono farsi carico di altri ospiti, sono oltre le loro capacità ricettive. Non possono risolvere il problema da soli le forze dell’ordine (non è soltanto una questione di ordine pubblico), non è compito solo della politica e degli amministratori. Per uscire dall’emergenza e dalla logica dell’occupazione, dello sgombero, dell’ulteriore occupazione occorrono scelte condivise tra tutti gli attori prima citati e una progettazione a lungo termine.Ricordava l’Arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, nell’ultimo discorso alla vigilia della festa di S. Ambrogio: «Le attività della Caritas diocesana, della Casa della Carità, delle altre associazioni e gruppi di volontariato da sempre sono indirizzate a sviluppare percorsi di integrazione avvicinando le persone, cercando per loro un lavoro dignitoso e onesto, accompagnando e inserendo i bambini nelle scuole. Ma questa disponibilità operativa e tante volte faticosa ha bisogno di un maggior dialogo con le istituzioni, chiede di sentire le istituzioni alleate, ancora più presenti, autorevoli, capaci di far rispettare le leggi e solidali nel combattere la miseria».È urgente la costituzione di un luogo istituzionale nel quale valutare come governare il problema. Così come è urgente tutelare i minori. Come il Tribunale dei minori può confermare, l’intervento a questo proposito delle Amministrazioni locali non è facoltativo ma obbligatorio.C’è da augurarsi che il clamore e i festeggiamenti per la grande opportunità conquistata con l’Expo 2015 non diventino il paravento e il pretesto per nascondere o spostare un metro più in là, i drammi di questa città.
venerdì 14 marzo 2008
ISTANZA DI MATRIMONIO PER PIER SILVIO BERLUSCONI

giovedì 9 agosto 2007
di gentilini e della pulizia etnica
"pulizia etnica dei culattoni", poi magari tutti a stracciarsi le vesti se un adolescente turbato nello scoprire la propria sessualità si suicida, ma cosa volete che faccia uno che magari a 15 anni scopre di poter rientrare in una categoria oggetto di pulizia etnica.
c'è un altra cosa che ho trovato insopportabile nella dichiarazione di Gentilini le espressioni: "alla mia comandante dei vigili urbani" e "la mia polizia "; nessuno le ha commentate ma a me sono apparse il sintomo di un delirio di potere, da monarca assoluto...neanche fossero i suoi "bravi"...
sono sempre più convinta che la situazione del nostro paese sia esattamente sovrapponibile alla decadenza degli ultimi tempi dell'Impero Romano...
martedì 17 luglio 2007
Non sarò nel comitato cittadino per il PD...ecchissenefrega!!!

Ho riflettuto a lungo sulla proposta che mi è stata fatta di entrare nel comitato cittadino per il Partito Democratico, ho consultato persone a me vicine ma preparate sul piano politico e tutte mi sollecitano ad accettare (sia pure non senza molti "se" e molti "ma"), ho scaricato e letto il manifesto del PD, il decalogo, e vari documenti reperibili in rete.
Ma, soprattutto, ho ripercorso le strade dei miei precedenti impegni in gruppi e associazioni (sempre rigorosamente senza tessera) dall'adolescenza in poi: autonomi, Movimento Studenti di Azione Cattolica, FUCI, volontariato (Rifugio Sole e Comunità Incontro), club della sinistra (Tempi Moderni); a parte il dato anagrafico, intuisco rispetto ad allora una grande differenza ed è la passione. Allora l'adesione fu spontanea perchè ci credevo!
Ebbene oggi non ho la stessa spinta nei confronti del PD, che comunque ritengo il più importante esperimento politico attuale, non credo insomma di riuscire ad essere un soggetto valido per il comitato in quanto portatrice di nessun entusiasmo.
Ammetto che il tutto è influenzato dalla delusione delle aspettative, sia da parte della politica in genere che della sinistra in particolare: DICO, ma non solo!
Temo di non essere abbastanza veltroniana per crederci e per aderire...
"Anche se voi vi credete assolti
Siete lo stesso coinvolti."(Canzone del Maggio-da Storia di un impiegato- di Fabrizio de Andrè, 1973)
Però mi è stato fatto presente che non è più il tempo degli entusiasmi ma della responsabilità, questo mi ha fatto venire in mente la "Canzone del Maggio" di Fabrizio de Andrè, con cui si stigmatizzava quanti si erano tirati indietro, quanti poi avevano votato l'ordine e la disciplina...ecc...
Perchè si deve cogliere fino all'ultima chance per contribuire ad invertire le tendenze sfasciste di questo paese, per me le ultime chance sono già passate, il fallimento di ogni nuovo progetto o processo innovatore della politica, non mi permette di concedere ancora le mie risorse, il mio, sia pure minimo, contributo.
Mi sorprende, ma solo in parte, che quanti hanno una storia più lunga per motivi anagrafici ancora trovino energia per battersi, insomma li guardo con ammirazione, sanno resistere sulla lunga distanza, mentre considero già esaurito il mio impegno!
Una poesia di Pier Paolo Pasolini, perchè non so parlare di politica senza legarla alla vita:
"La diversità che mi fece stupendo
e colorò di tinte disperate
una vita non mia, ancora mi fa
sordo ai comuni istinti, fuori dalla
funzione che rende gli uomini servi
e liberi. Morta anche la dolente
speranza di rientrarvi, sono solo,
per essa, coscienza.
E poichè il mondo non è più necessario
a me, io non sono più necessario."[IV-Poesie inedite-(1950-1951) in Pier Paolo Pasolini/Le poesie, Garzanti, 1975]
sabato 12 maggio 2007
Una Nuova Proposta, al di sopra di Family day, piazze, polemiche
"12 MAGGIO 2007ore 19.30 L’ASSOCIAZIONE “ NUOVA PROPOSTA, uomini e donne omosessuali cristiani di Roma Vi invita a partecipare alla
Veglia di Preghierache si terrà presso la sala della Comunità di base di San
Paolo via Ostiense 152 b. L’occasione del Family day, promosso da diverse
associazioni cattoliche e sostenuta da vari partner laici, che si svolgerà a
Roma il 12 maggio 2007, ci offre l’opportunità di ripensare e pregare il tema
della FAMIGLIA. Pensiamo, inoltre, che sia urgente uscire dalle visioni statiche
e formali della famiglia, per aprirsi alle molteplici novità che l’attuale
contesto sociale e culturale, ormai “globalizzato”, porta come sfida alla
famiglia. Intendiamo questa sfida come occasione di rinnovamento
ineluttabile che, se accolta, permetterà alla famiglia di inserirsi a pieno
titolo in una società in continuo mutamento ed evoluzione. E’ in
quest’orizzonte, secondo noi, che la famiglia va ripensata e ridefinita.
Per questo motivo noi, omosessuali credenti, ci troviamo in un
atteggiamento di ricerca umile, ma tenace, per capire come dalla nostra identità
e dal nostro essere coppia, possano germogliare nuovi ambiti di convivenza,
luoghi dove ricevere e dare amore, spazi dove generare e proteggere la vita,
nelle forme più diverse. Anche questi ambiti necessitano di riconoscimento
sociale e di tutela giuridica. Anche questi nostri nuclei vanno ritenuti, non
uno spazio meramente privato, ma piccole comunità in cui si coltiva e si fa
crescere, con la medesima dignità delle famiglie costituite da un uomo e una
donna, la vita sociale del nostro paese. Anche queste unioni esigono una tutela
giuridica pubblica. Alla luce di questo, ci schieriamo con quelli che dicono un
grande SI alla famiglia come luogo dove l’amore trova la propria dimora,
facendosi carne. Con questi sentimenti nel cuore, desideriamo invitarvi a questa
nostra Veglia di Preghiera: per chiedere allo Spirito Santo che illumini le
nostre menti e i nostri cuori e per ritrovarci uniti come fratelli attorno
allo stesso Padre, ad ascoltare la Buona Novella del Figlio che - solo - ha
parole di Vita eterna. Quella vita vera che ognuno di noi - senza distinzione -
ricerca…"Sono felice che si sia scelto di pregare e non di manifestare, che si sia scelta una via di assordante silenzio per ascoltare e testimoniare le ragioni dell'amore.Un grazie a tutti gli/le amici/che di Nuova Proposta.
mercoledì 9 maggio 2007
Erasmus obbligato?

mercoledì 2 maggio 2007
Di Rivera e del terrore

venerdì 6 aprile 2007
...un anno fa
meno male che alla fine Marini ce l'ha fatta... cominciavo ad avere le visioni!
premesso che avevo azzeccato il risultato del 9 e 10 aprile: pareggio! e che dopo il primo exit poll ho spento il televisore dichiarando che era tutto sbagliato (fatto che ha indotto il mio amico Alessandro ad affermare che ci sono due possibilità: o sono diventata la migliore politologa in circolazione oppure semplicemente porto sfiga!), premesso tutto questo, vi racconto la mia visione, sicuramente non frega niente a nessuno ma visto che per le sorti del paese è stata fondamentale anche la vescica di Scalfaro (altrimenti perchè si sarebbe alzato in un momento tanto inopportuno?), potete anche sopportare il mio delirio...
Nella Repubblica Mediatica di Realitytalia dopo l'ennesima votazione a vòto, assediati dalle truppe cammellate, dotate delle micidiali triccheballacche, i senatori compresero che non poteva che esserci un'unica soluzione... Si discusse appena un pò sul cachet e alla fine la presidenza provvisoria venne affidata a Simona Ventura, che immediatamente sostituì i commessi con le schedine e le divise le fece disegnare a Dolce & Gabbana...
Visto il furoreggiar di popolo, che non ne poteva più di Franco Marini, Giulio Andreotti, Francesco Marini, Andreotto Giuli, Marino Franchi, Giuliofranco Andreottirini... e mercanti in fiera vari...la presidente Ventura trovò la soluzione: facciamo Senate farm! Tutti aderirono, convinti che la clausura avrebbe accellerato i tempi...
In nome della laicità dello Stato i senatori ottennero il diritto alla fumata per annunciare l'avvenuta elezione... Dopo diverse discussioni fu stabilito che ogni senatore aveva diritto ad almeno 23 spinelli in base alla normativa vigente, i senatori a vita ne ebbero in dotazione il doppio che tanto l'ergastolo già lo scontavano... Pannella divenne ancora più furioso, rosicando come un pazzo per non essere stato eletto...
Si decise, sempre in ossequio alla laicità dello Stato, di bruciare tutti i simboli religiosi, all'uopo vennero perquisiti tutti i senatori, Scalfaro eroico fu il primo a buttare il distintivo dell'Azione Cattolica nel rogo, dove fuse insieme a corni, gobetti, amuleti, statuine voodoo di Marini e Andreotti, ecc...dopo un estenuante dibattito si decise di risparmiare soltanto i grembiulini...massonici per non offendere il Presidente della Repubblica!
Insomma dopo giorni e giorni di discussioni arrivò il grande momento: VIA AL TELEVOTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Per dare più pathos Giulio Andreotti e Franco Marini furono fatti mettere in piedi ai lati della poltrona da presidente, mentre si tenevano per mano, tutti i senatori in piedi continuavano a fare ohhh.... in crescendo, alzando le braccia...
Ogni secondo che passava la tensione sembrava aver raggiunto il picco massimo possibile, ma i secondi passavano, passavano, passavano... un silenzio angosciante e angoscioso si impadronì dell'emiciclo...
Cosa stava succedendo? La Ventura provò a sdrammatizzare, fece un risolino: "regia mi date la grafica?"... in realtà la si sentiva arrotare i denti, tanta la tensione, difatti di lì a poco sputò fuori un molare polverizzato...
Ad un passo dall'isteria collettiva, la Ventura sbranò l'aria al grido: ma cosa sta succedendo???
La risposta fu terribile, imprevedibile, gettò tutti in un baratro di orrore: nessun voto... Il dato Auditel inaudito: 0%, nessuno stava guardando la TV!
Sconvolti dalla notizia i senatori si precipitarono verso le uscite, per andare a chiedere a chiunque incontrassero di sintonizzarsi sul primo canale e telefonare...
Ma tutte le porte erano chiuse dall'esterno e per quanto gridassero nessuno venne ad aprire...
Ora sarebbe bello poter scrivere che questo accadeva perchè gli italiani, stufi di tanta insulsaggine politica, avevano deciso di fare da soli... e si erano rimboccati le maniche, provvedendo autonomamente alla gestione della cosa pubblica, risolvendo anche questioni cruciali semplicemente facendo ricorso al proprio senso civico, riappropriandosi dei valori fondanti della Repubblica, ecc...
Così mentre i senatori si perdevano con i loro giochini da furbetti del seggiolino, i cittadini del paese avevano risanato il debito pubblico, avevano creato un sistema previdenziale efficiente, sconfitto la disoccupazione, ecc... e ovviamente erano felici di pagare le tasse!
Certo sarebbe bello... ma la realtà fu un altra: nella Repubblica Mediatica di Realitytalia tutti, ma proprio tutti, stavano guardando la finale del Grande Fratello, fu così che a furor di popolo a presiedere il senato della Repubblica fu chiamato: Augusto De Megni!
kondiaw
p.s. ognuno ha le visioni che si merita...
Repubblica Mediatica di Realitytalia
29 aprile 2006