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giovedì 14 marzo 2013

Papa Francesco e l'illusione breve



Una ventina di giorni fa passeggiavo per Bologna insieme ad un amico con buone conoscenze ecclesiali. Inevitabile chiedergli chi secondo lui potesse essere favorito come pontefice. La sua risposta era stata molto sconfortante "non ce ne è uno che si salvi..." Personalmente ero terrorizzata, ma sicura dell'elezione di Angelo Scola, personalmente ho sempre aborrito il movimento di Comunione e Liberazione.

Non appena ho visto la fumata bianca mi sono convinta che il prescelto fosse proprio lui, l'attuale arcivescovo di Milano. E quindi con animo sconfortato attendevo l'annuncio ufficiale e i vari commentatori televisivi continuavano a dire che quasi sicuramente si trattava del Cardinale Scola.

Così quando Mons. Tauran ha letto la formula e anziché Angelum ha pronunciato quel doppio nome che lì per lì non avevo neanche compreso sono stata travolta da una sensazione tra incredulità e soddisfazione... E poi "sibi nomen imposuit"? Francesco! Ha scelto di chiamarsi Francesco: il santo sposo di Madonna Povertà! 
Incredibile pensavo: anche il mio amico si era sbagliato, ce ne era almeno uno che valeva la pena!

Frenetiche ricerche in rete e apprendo che è un gesuita, come il cardinal Martini, e vai! Poco dopo arriva la prima notizia negativa: la sua presa di posizione durissima contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Si, va be' ma mica si poteva pensare una rivoluzione così...
Intanto Francesco era uscito sul balcone...vestito di bianco, senza mozzetta, senza stola e pizzi. La croce di ferro. Prega e si inchina mentre i fedeli pregano su di lui. E intanto leggi che non ha voluto festeggiamenti per la sua nomina a cardinale, invitando a spendere i soldi per fare beneficenza. Abita in appartamento e va in episcopio con la metro e bus... Evvai...
Ha rimproverato duramente i parroci che rifiutavano il battesimo ai figli delle ragazze madri. Ottimo.

Poi leggi di una sua dichiarazione sul ruolo della donna e pensi che insomma deve essere proprio conservatore: pauperista e conservatore.

Però intanto arrivano inquietanti notizie sul suo comportamento durante la dittatura di Videla. Non ha mai preso posizione ufficiale contro... e provi a pensare che lo abbia fatto per poter evitare limitazioni eccessive e poter continuare a dare assistenza al popolo... Poi leggo una nota di Cazzullo, sono cenni biografici per una scheda pre-conclave, scrive che le accuse sono infondate e che in realtà ha salvato laici e religiosi.


Nel 2000 in occasione del giubileo ha guidato la Chiesa argentina nell'atto penitenziale, nella richiesta di perdono...
Ma sembra che papa Francesco non abbia mai fai fatto penitenza pubblica per gli atti di cui è accusato e non abbia mai voluto chiarirli...

E così termina l'illusione breve di papa Francesco...

Pregherò per la sua conversione...anche Monsignoe Romero si era convertito. Però certo quando penso che oggi la croce pettorale del martire salvadoregno l'indossa quel nano di Monsignor Vincenzo Paglia mi convinco che l'illusione non poteva che essere breve a confronto di una eterna delusione...


domenica 8 febbraio 2009

PER FARE OUTING CI VUOLE DIO?



Qui trovate i file del servizio di Repubblica delle Donne su gli omosessuali cattolici, un titolo infelice per un buon servizio.
I parte
II parte
III parte

mercoledì 5 novembre 2008

VATICANO: NO AI PRETI OMOSESSUALI 2


Il Vaticano dice no alle persone omosessuali nei seminari...infatti non se li meritano!

VATICANO: NO AI PRETI OMOSESSUALI


Il Papa dice no a persone omosessuali nei seminari...
Un problema di razzismo?
No, di esuberi!

giovedì 24 aprile 2008

LA RELIGIONE DEL CORPO IL CORPO DELLA RELIGIONE



Il cattolicesimo è una religione materialista, nel senso che non perde mai il contatto con la materia, con i corpi e la carne. Del suo fondatore sappiamo che mangiava e beveva, probabilmente danzava (basta pensare alle nozze di Cana). Il suo primo miracolo, la trasformazione dell'acqua in vino, rivela una grande attenzione a necessità anche non propriamente vitali. Voglio dire un conto guarire un paralitico, un conto aiutare gli sposi a salvare la faccia perchè non hanno più vino per gli ospiti.

E' una religione il cattolicesimo il cui rito principale, detto proprio "banchetto eucaristico" non è altro che l'astrazione simbolica della cena pasquale ebraica. E noi cattolici ci nutriamo ogni volta del corpo di Cristo.

Dunque i corpi in questo contesto assumono un significato rilevante. A maggior ragione i corpi dei Santi, che sono indicati come esempi e campioni di questa fede. E' il contatto con il loro corpo diretto o attraverso le reliquie che realizza la guarigione miracolosa, il corpo defunto ha in sè energia tale per guarire e sanare malattie fisiche e dello spirito...

L'esposizione dei corpi dei santi è elemento indispensabile per realizzare pienamente la speranza dei fedeli di essere guariti, curati, esauditi.

San Pio da Pietralcina ora intercederà ancora di più presso Dio realizzando molti più miracoli, di quanti ne siano stati attribuiti fino ad ora alla sua intercessione.

Tutto questo appartiene alla nostra cultura, al nostro sistema di pensiero e non ci si può rinunciare in nome di una razionalità e di una scienza incapaci di comprendere i meccanismi immateriali che sconvolgono la materia viva.

sabato 5 gennaio 2008

DA REPUBBLICA: FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA


Il Vaticano: preghiera mondialeper le vittime dei preti pedofili

CITTA' DEL VATICANO - Una preghiera su scala mondiale per "le vittime delle gravi situazioni di condotta morale e sessuale di una piccolissima parte del clero", cioè per le vittime di pedofilia e abusi perpretati da sacerdoti. La propone il Vaticano e l'iniziativa è annunciata all'Osservatore romano dal cardinale Claudio Hummes, prefetto della Congregazione per il clero, che ritiene una "priorità aprire 'cenacoli eucaristicì suscitando un grande movimento spirituale di preghiera per tutti i sacerdoti e per la loro santificazione". Ci sono sempre stati problemi tra i preti, rimarca il porporato, "perché siamo tutti peccatori, però in questo tempo sono stati segnalati fatti veramente molto gravi. Ovviamente - aggiunge - si deve sempre ricordare che solo una minima parte del clero è coinvolta in situazioni gravi, neppure l'un per cento ha a che fare con problemi di condotta morale e sessuale; la stragrande maggioranza non ha nulla a che vedere con fatti di questo genere". (5 gennaio 2008)

lunedì 24 dicembre 2007

LA LOBBY GAY CHE NON VUOLE CURARSI

Da "La Stampa"
24/12/2007 (7:39) - IL CASO: Si finge gay, lo curano come se fosse malato

Nuova polemica laici-teodem
GIACOMO GALEAZZI
ROMAUna rete di terapisti cattolici per «guarire l’omosessualità». Un giornalista di «Liberazione», organo di stampa di Rifondazione comunista, ha finto di essere gay e si è prestato alla «cura» di un gruppo cattolico, portando alla luce un network «ad hoc» di studi specialistici e associazioni ecclesiali. Sei mesi per «curare» la sua omosessualità attraverso un percorso a tappe: prima l’incontro con un sacerdote, poi il passaggio all’équipe del presidente degli psicologi e psichiatri cattolici, Tonino Cantelmi, luminare di psicologia della Pontificia Università Gregoriana, quindi un test di seicento domande e infine la «terapia riparativa».Il circuito italiano di «taumaturghi del sesso deviato» è strutturato sul modello dei gruppi cattolici che seguono l’insegnamento e la pratica di Joseph Nicolosi, uno psicologo clinico che vanta centinaia di casi di «gay trattati». In particolare, i Legionari di Cristo sostengono di riuscire a curare l’omosessualità attraverso la confessione e la preghiera. Il cronista di «Liberazione» si è infiltrato raccontando ad un giovane prete di aver avuto rapporti omosessuali nell’adolescenza e dopo il matrimonio. Ed è stato sottoposto a «pseudo terapie di guarigione dall’omosessualità ampiamente contestate dalla comunità scientifica internazionale». L’inchiesta di «Liberazione» ha spinto il presidente dell’Arcigay, Aurelio Mancuso, a chiedere l’intervento dell’Ordine nazionale degli Psicologi e del ministro alla Salute, Livia Turco. «Emerge un quadro allarmante con figure di primo piano coinvolte nell’applicazione di pseudo-terapie di guarigione dall’omosessualità che derivano da teorie imbevute di pregiudizi e luoghi comuni - protesta Mancuso -. Dal 1990 l’Organizzazione mondiale della sanità considera l’omosessualità una variante naturale della sessualità e non più una malattia mentale. In mano agli psicologi cattolici reazionari sono finiti molti adolescenti minorenni, portati dai propri genitori e quindi forzati a curarsi da una patologia inesistente. Deve intervenire immediatamente la Turco affinché cessino queste pericolose pratiche di condizionamento sulle persone». Secondo la denuncia dell’Arcigay, «nelle parrocchie e in altri ambiti ecclesiastici viene propagandata la cura dell’omosessualità, senza che alcuna autorità preposta agisca contro pratiche altamente lesive della dignità degli omosessuali. E’ un fatto gravissimo che in tutto il paese imperversino simili gruppi di psicologi o sanitari cattolici». A difesa dei terapisti cattolici interviene Paola Binetti, senatrice teodem del Pd, numeraria dell’Opus Dei e neuropsichiatra. «Cantelmi svolge un lavoro eccellente - afferma -. Fino agli Anni Ottanta nei principali testi scientifici mondiali l’omosessualità era classificata come patologia, poi la lobby degli omosessuali è riuscita a farla cancellare. Ma le evidenze cliniche dimostrano il contrario». Per esperienza personale, la sua collega di partito, Paola Concia, assicura che le cose non stanno così: «Sono stata in terapia sette anni ma non per “guarire” dalla mia omosessualità, bensì per accettarla ed ora vivo benissimo. E’ ridicolo che la Chiesa si presti a queste pantomime, che colpevolizzano e danneggiano soprattutto i giovani ostacolando la loro presa di coscienza». Nessuno obbliga i gay a rivolgersi ai terapisti cattolici, ribatte Mauro Fabris (Udeur). «È tutta un’odiosa mistificazione per accusare la Chiesa di omofobia».
Io credo che questa sia la polemica più datata e inutile, periodicamente riemergente... Trovo delirante l'affermazione della Binetti: "Fino agli Anni Ottanta nei principali testi scientifici mondiali l’ omosessualità era classificata come patologia, poi la lobby degli omosessuali è riuscita a farla cancellare". Ovvero gli omosessuali sarebbero l'unica categoria di malati che invece di usare il potere di lobby per ottenere terapie, preferisce restare malata... E per quale motivo? Può motivarcelo? Perchè non spiega che Joseph Nicolosi & friends si rifiutano di accettare che esistono omosessuali non distonici? Ovvero persone perfettamente integrate e in armonia con se stesse, che non hanno minimamente necessità di essere curati. Per quanto riguarda i distonici, ovvero quanti soffrono a causa del loro orientamento, sarebbe opportuno che la terapia li aiutasse ad accettare la propria identità, senza forzature a senso unico...






I "GUARITORI DEGLI OMOSESSUALI" chiedono SCUSA alle "VITTIME"
Di Queerboy (del 30/06/2007 @ 11:03:06, in Salute)
Ultimamente tre di questi esponenti della riconversione hanno fatto pubblica ammenda, prendendo le distanze da Exodus stesso e chiedendo scusa a tutti i gay e le lesbiche per il danno provocato negli anni della loro militanza.La conferenza stampa, in più, si è tenuta in un momento particolare dell'associazione, proprio mentre Exodus tiene la propria conferenza annuale di guariti.
Alla conferenza stampa nella quale è stato presentato il loro comunicato i tre ex "guaritori" hanno detto di aver visto non pochi casi di persone che hanno cercato (ovviamente) inutilmente di cambiare il loro orientamentro sessuale e che, fallendo, hanno finito per cadere in un vortice di serie depressioni che hanno portato fino al suicidio i malcapitati.
I tre hanno chiesto pubblicamente scusa per le "false verità" che hanno diffuso, se pur in buona fede, e hanno invitato gli altri che hanno abbandonato tali organizzazioni di unirsi al loro appello, affinché i pastori ancora coinvolti in questi programmi "considerino gli effetti a lungo termine del loro ministero".
Nel comunicato ufficiale Michael Bussee (co-fondatore di Exodus), Darlene Bogle e Jeremy Marks (ex presidente di Exodus in Europa) chiedono scusa
"a quegli individui e a quelle famiglie che hanno creduto al messaggio che c’è qualcosa di intrinsecamente sbagliato nell’essere gay, lesbica, bisessuale e transgender.
Alcuni che hanno udito il nostro messaggio sono stati spinti a cercare di cambiare una parte integrante di loro stessi, causando danno a se stessi e alle proprie famiglie. Sebbene agissimo in buona fede abbiamo da allora visto l’isolamento, la vergogna, la paura e la perdita di fede che questi messaggi creano.
L’amore e il perdono di Dio certamente cambiano le persone, ha cambiato anche me, solo che non mi ha fatto diventare etero."
Jeremy Marks, ora a capo gruppo di credenti omosessuali in Gran Bretagna ha aggiunto che
"siamo ancora cristiani devoti, ma siamo ancora gay".

sabato 20 ottobre 2007

SADOMASO E CRISTIANESIMO




[...] quando le mie labbra si avvicineranno alle tue per baciarti, fammi sentire il tuo fiele.

Quando le mie spalle si appoggeranno alle tue, fammi sentire i tuoi flagelli.

Quando la carne tua si comuicherà alla mia, fammi sentire la tua passione.

Quando la mia testa si avvicinerà alla tua, fammi sentire le tue spine.

Quando il mio costato si avvicinerà al tuo, fammi sentire la tua lancia.


Qualche mese fa per preparare l'esame di Diritto Internazionale mi sono occupata di una sentenza della Corte Europea di Giustizia a proposito di un ricorso promosso da alcuni cittadini inglesi contro un procedimento del Regno Unito per pratiche sadomasochistiche.

Ora io non sono una giurista e quindi la mia attenzione è stata attratta piuttosto da altri aspetti, per così dire antropologici... Così districandomi nel web per evitare siti pornografici, ho cercato di farmi un'idea circa la diffusione e la pratica del sadomasochismo con annessi e connessi. E' innegabile infatti che negli ultimi anni queste pratiche abbiano conosciuto una sorta di esplosione e il ruolo di Internet è direttamente proporzionale alla capillarità della Rete.

Infatti se provate a digitare l'acronimo "bdsm" su Google in un quindicesimo di secondo appaiono ben 23.000.000 (ventitremilioni) di risultati, la stessa ricerca nella categoria "Immagini" in sette centesimi di secondo fornisce 14.700 fotografie, nella categoria "Gruppi" 341.000 risultati. Va da sè che molti dei siti sono a carattere pornografico e a pagamento, nonchè alcuni pieni di spyware, adware, ecc... Ma alcuni sono più paludati, con poche immagini e più spazio dedicato ad esporre principi filosofici e morali alla base di certi stili di vita, insomma noiosissimi come i sette volumi dell'Opera Omnia del Marchese De Sade.


Sembra che in realtà una delle motivazioni alla base di questo incremento di adepti alle pratiche sadomaso sia l'AIDS...questo perchè tali pratiche permetterebbero di ottenere un piacere sessuale evitando lo scambio di liquidi organici, potenziali vie di trasmissione del virus...


Personalmente credo che alla base ci sia inevitabilmente un condizionamento culturale che ha radici nella religione cristiana, sia essa cattolica o protestante, in cui la pratica del sesso è legata al concetto di colpa, e quindi all'esigenza di espiazione attraverso l'esperienza della sofferenza e del dolore. L'iconografia cattolica è poi piena di immagini dei martiri in estasi mentre sono sottoposti a dolorosissime torture, e non possiamo non pensare in che modo alcuni santi descrivono le loro estasi di piacere mentre si sentono trafiggere dall'amore di Dio! Non sto esagerando basta andare a leggere Santa Teresa d'Avila, Santa Rita da Cascia, San Pio da Pietralcina...


D'altra parte le schiere di flagellanti che percorrevano il nord europa e la penisola italica a metà del '300 erano costituite per la gran parte da fedeli che espiavano peccati legati alla sfera sessuale.


Nel leggere alcuni dei racconti che si trovano nei siti seriosi è evidente una certa ritualità, che emerge anche in quelli che possiamo definire gli arredi della scena: inginocchiatoi, croci sedute, croci di sant' Andrea...e atmosfere da Chiesa gotica.


Tutti questi collegamenti tra pratiche sadomaso e cristianesimo emergono con maggiore evidenza visitando i siti dei sexy-shop dove tra i capi in latex non manca mai il vestito da Suora e in alcuni casi si trova anche quello da sacerdote o da Vescovo (ma visti alcuni recenti fatti di cronaca possiamo ipotizzare che se li portino da casa...)


E se qualcuno avesse ancora dei dubbi, svelo che l'autrice della "Sequenza d'amore" citata all'inizio di questo post è Santa Gemma Galgani che così si rivolgeva al suo Signore Gesù...


p.s. finora nessun antropologo si è occupato di queste pratiche, credo perchè non si può fare ricerca seriamente senza l'osservazione partecipante, quindi nessuno prenda seriamente quanto ho scritto infatti non ho fatto ricerca.



giovedì 6 settembre 2007

La Madonna di Lourdes a Terni - proprio lei!!!

Dal sito della Diocesi di Terni:

La Madonna di Lourdes a Terni
19/09/2007

In occasione del 150°
anniversario delle apparizioni a Santa Bernadette, la Vergine Maria torna
facendosi peregrina e rinnovando il suo messaggio di pace e di amore.

19
SETTEMBRE 2007 – ORE 18.00

Accoglienza della Vergine di Lourdes
nell’atrio di Palazzo Spada
Seguirà la Processione verso la Cattedrale.

ORE 21.00

In Cattedrale solenne Veglia Mariana preceduta in
P.zza Duomo dalla Processione “Aux Flambeaux”.

20 SETTEMBRE 2007 – ORE
11.00

Arrivo della Vergine all’Ospedale S. Maria di Terni e benedizione
agli ammalati.

ORE 15.00

Accoglienza della Vergine presso la
Parrocchia di S. Maria della Misericordia – Quartiere Bovio.

ORE 21.00

Presente Mons. Vescovo, solenne Veglia Mariana nella costruenda Chiesa
parrocchiale.

21 SETTEMBRE 2007 – ORE 10.00

Sosta della Madonna
Pellegrina presso la Residenza per anziani Tiffany.

ORE 11.00

Accoglienza della Vergine a Narni.

0RE 16.00

S. Messa
per gli ammalati presso l’Ospedale di Narni

ORE 17.30

Congedo
della Vergine che proseguirà alla volta di Spoleto.

Con tutto il rispetto per Maria, madre di Gesù, posso esprimere alcune perplessità suscitate dalla lettura del programma?
In primo luogo la Vergine arriva, ritorna, la si accoglie, sosta, ecc... insomma la Vergine proprio Lei??? non la copia della statua collocata nella grotta di Massabielle??? Sconvolgente!!!
Per le altre date della tournèe c'è un sito ufficiale?
Seconda perplessità che senso ha tutto ciò?
Infine grazie a chi organizza tutto questo ambaradan, per chi studia antropologia è una vera manna!!!

lunedì 23 luglio 2007

L'obbedienza non è più una virtù, ma qualcuno non lo sa! Riporto dal sito di Peace Reporter


Italia - 23.7.2007
La fede e le armi
Due sacerdoti scrivono al direttore di Avvenire a proposito di cappellani militari
Pubblichiamo ben volentieri la lettera aperta che Don Renato e don Salvatore hanno scritto al direttore dell'Avvenire. Riapre la discussione su un tema troppo spesso lasciato in secondo piano: quello della coesistenza tra una fede religiosa che "comanda" di non uccidere e il fare la guerra.
Di più: perché qui si discute di coloro i quali, sacerdoti della fede che comanda di non uccidere, vestono addirittura la divisa. Non sappiamo se questo dibattito crescerà come dovrebbe. Ma ci proponiamo, nel caso l'Avvenire non accogliesse l'invito dei due sacerdoti che han scritto, di ospitarlo volentieri. (M.N.)

Gentile Direttore,

abbiamo letto l’editoriale di Marco Tarquinio
su Avvenire del 19 luglio u.s. “Irrinunciabile presenza tra gli uomini in
divisa”. Non nascondiamo il nostro stupore e disappunto perché, a partire dal
titolo, sembra che non vi possa esserci alternativa all’attuale forma della
presenza dei cappellani tra i militari, considerata dall’autore
‘irrinunciabile’. Al pari di valori e verità non negoziabili? Siamo parroci,
impegnati tra la gente da molti anni, in luoghi diversi dell’Italia al Nord e al
Sud. Avvertiamo una crescente sensibilità e attesa dei credenti per una Chiesa
capace di scelte più audaci e credibili. Da diversi anni, nella stessa Chiesa
italiana vanno emergendo riflessioni teologiche e proposte pastorali che mirano
a rivedere lo status dei cappellani militari. Già parlare di preti con le
stellette o di chiesa militare induce a considerare gli stessi cappellani
organicamente inseriti nel sistema gerarchico delle forze armate, con relativi
gradi, carriera e stipendi. Non è da mettere in questione, secondo noi, la
necessità della presenza religiosa e l’assistenza spirituale nelle caserme, ma
l’opportunità di smilitarizzarne le forme e le norme che oggi la regolano, come
ad. es. già accade per la Polizia di Stato. Sarebbe un segnale positivo non solo
nella direzione di una matura laicità dello Stato, ma anche della necessaria
libertà della Chiesa.

Abbiamo riletto proprio in questi giorni,
nel 40° anniversario della sua morte, la Lettera ai cappellani militari di don
Lorenzo Milani e vorremmo che il suo ricordo non si riducesse ad un rito di
sterile riabilitazione celebrativa. Riteniamo doveroso ripensare con serena e
rinnovata consapevolezza alle radici evangeliche della chiesa per proseguirne il
cammino alla luce del Concilio Vaticano II e dell’esperienza di tanti testimoni
e martiri di ieri e di oggi. I cristiani “sono nel mondo ma non sono del mondo”.
Sono “nel” sistema, come amava dire P. Turoldo, ma non sono“del” sistema.
“Abitano una loro patria, ma come forestieri; ogni terra straniera è patria per
loro e ogni patria è terra straniera” (Lettera a Diogneto). Aver ceduto nel
passato alla tentazione di coniugare la croce con la spada o aver stretto
alleanze fra trono e altare, sia pure per nobili fini di evangelizzazione e di
civilizzazione, ha portato la Chiesa a conseguenze spesso nefaste e disastrose.
“Non si addicono alla Chiesa i segni del potere - ci ricordava don Tonino Bello
– perchè le basta soltanto il potere dei segni.” Nel rispetto delle proprie e
delle altrui competenze e responsabilità, la Chiesa è chiamata certamente a
portare e a testimoniare il Vangelo anche tra i soldati, ma facendosi eco di
quella Parola profetica e non negoziabile: “rimetti la tua spada nel fodero,
perché chi di spada ferisce di spada perisce”. Parola che può suscitare
derisione, rifiuto e può portare al martirio, ma diventa seme di speranza per
quanti cercano giustizia senza violenza e pace senza tornaconto. E’ tempo allora
non più di cappellani militari, ma di cappellani tra i militari. Cappellani con
il coraggio di ripetere, all’occorrenza, come mons. Romero: “Soldati, vi prego,
vi supplico, vi scongiuro, vi ordino, non uccidete più..”. Cappellani che,
sostenuti dai Pastori e organicamente inseriti nella vita delle comunità,
promuovano anche lo studio e l’attuazione di nuovi sistemi di difesa
nonviolenta, in alternativa ai modelli ‘armati’ delle missioni di pace.
Cappellani liberi da mimetiche e stellette, da stipendi e privilegi, a servizio
di un Dio che difende sempre la vita, e non di un potere, sia pure legittimo,
che può dare anche la morte.
Non sarebbe questa una scelta da compiere, in
modo unilaterale e preventivo, per dovere di coscienza cristiana e di fedeltà al
Vangelo, senza attendere una legge dello Stato, vissuta o subita come una
forzata privazione di un irrinunciabile diritto?

21 luglio 2007

Don Salvatore Leopizzi, parroco a Gallipoli, (Lecce) Don Renato
Sacco, parroco a Cesara, (Verbania)

lunedì 25 giugno 2007

Che sia chiaro o sei gay o sei cattolico


""Offese ai gay. Insulti ai fedeli. L'omelia di mons. Matarrese "
"Che sia chiaro, «i gay non possono essere considerati cristiani». Lezione di catechismo con digressione omofoba, quella impartita il 26 maggio da mons. Giuseppe Matarrese, vescovo di Frascati, ad un gruppo di ragazzini in preparazione per la cresima. Il fatto è accaduto a Montecompatri, piccolo paese in provincia di Roma, ed è stato riportato dalla agenzia cattolica Adista che da lunedì darà un resoconto dettagliato della vicenda. Il vescovo stava parlando della famiglia, della famiglia naturale eterosessuale, quando ha sentito il dovere di spiegare il posto degli omosessuali: fuori dalla Chiesa. Una dottrina in chiaro contrasto con il magistero cattolico, visto che le pecorelle smarrite vanno accolte. Probabilmente mons. Matarrese ha voluto parlare chiaramente, per farsi capire meglio dai giovani ragazzi. Che hanno afferrato il concetto. Una ragazzina presente al ritiro spirituale ha alzato la mano e lo ha contestato: «Secondo me non è giusto».Così ha detto: «Secondo me non è giusto perché i gay invece possono amarsi come un uomo e una donna». E qui, racconta Adista, il vescovo 73enne ha perso la pazienza, zittendo in malomodo la ragazzina ribelle chiamandola "scema" e rivolgendo un irritato "hai la capoccia vuota" ad una compagna che tentava di difendere l'amica. Peggio: mons. Matarrese si è rivolto ai genitori e al parroco pretendendo le scuse da parte dei cresimandi, minacciando di escluderli dalla celebrazione del giorno successivo. Mamme e papà preoccupati hanno tentato di convincere i figli, inutilmente. Le scuse non sono arrivate. Il vescovo ha comunque deciso di impartire la cresima ai ragazzi ribelli e agli adulti che li accompagnavano, ma si è tolto un sassolino dalla scarpa: durante l'omelia, ha parlato direttamente con i genitori invitandoli caldamente di tenere sott'occhio i figli che «evidentemente si sono allontanati dalla retta via». "Liberazione" ha tentato di raggiungere telefonicamente mons. Matarrese, che però si trova in ritiro spirituale e non ha potuto fornire una spiegazione.Ruiniano di ferro, il vescovo di Frascati è fratello del più celebre Antonio Matarrese, presidente della Lega Calcio, e di Vincenzo, presidente della squadra di calcio del Bari. Non ha mai fatto mistero delle sue posizioni politiche. Alla vigilia delle amministrative 2005 aveva organizzato un incontro con trenta preti della sua diocesi e il candidato regionale Francesco Storace, poi battuto da Piero Marrazzo. «Sono di destra. Che c'è di male a dire: "Votate Storace"?».Una famiglia, i Matarrese, schierata completamente a destra: la sorella è sposata con un senatore di Forza Italia, mentre Antonio faceva parte della direzione nazionale dell'Udc ed ex segretario provinciale a Bari del partito di Casini. L'episodio di Montecompatri non è isolato. Poche settimane fa un sacerdote del barese aveva negato la comunione ad un giovane. Un fatto sgradevole: il prete ha atteso che il ragazzo si avvicinasse durante la messa per ricevere l'ostia e lo ha allontanato dicendo apertamente e davanti ai fedeli «No, a te no perché sei gay». Il movimento gay-lesbo-trans-bisex e queer denuncia da tempo una recrudescenza dell'omofobia in Italia. Scritte xenofobe dell'estrema destra a parte, gli omosessuali si lamentano apertamente delle opinioni anti-gay espresse quotidianamente da politici ed esponenti della Chiesa cattolica. Pochi giorni fa andava in onda sul Tg2, ha denunciato Franco Grillini, un appello di Buttiglione al movimento omosessuale perché condanni apertamente la pedofilia, «come se ci fosse una qualche continguità»." tratto da Liberazione del 25 giugno 2007, articolo di Laura Eduati
Con tutto il rispetto, sig. Matarrese, lei è un pastore della Chiesa Romana e quindi ha ogni titolo per decidere o meno il mio essere "cattolico"; ma sulla definizione di "cristiano", mi lasci sottolineare che il copyright non ve lo siete ancora aggiudicato. Anzi, le dirò, che forse, visto il suo atteggiamento, lei non sa proprio cosa voglia dire essere cristiano. Eviti, dunque, l'uso di vocaboli di cui non conosce il significato.
E a voi, amici chiedo: ma perchè dobbiamo continuare a dichiarare un bisogno di appartenenza a una Chiesa che non ci riconosce alcuna dignità. La cosa più sconvolgente è che quelle due ragazze che hanno contestato il vescovo ( a proposito, W le donne: senza il loro coraggio non avremmo spirito critico nel mondo) si sono lasciate comunque cresimare. A che pro?"
Pubblicato da Lyrico a 11.46

Se andate al post originale
potete leggere alcuni miei commenti sulle motivazioni per restare in questa
Chiesa, nonostante tutto!

mercoledì 13 giugno 2007

Del meticciato e della sua ricchezza




Sono appena uscita da un seminario tenuto dal professor Piero Bellini, che è davvero una di quelle persone che quando mi capita di ascoltare mi si apre la mente e il cuore, "ma allora non sono l'unica a pensarla così, solo che lui sa dirlo tanto, ma davvero tanto meglio di me!" Comunque inevitabilmente c'era una persona che sentiva proprio l'esigenza di comunicarci tutto il suo dissenso nei confronti dell'Islam. Contnuava a ripetere "però loro", "perchè l'Islam", "prova ad andare a vivere là". Insomma non si è riusciti a farle capire che il primo errore era il suo che continua a pensare all'Islam come ad un unico blocco compatto, shariitico, con tutto il genere femminile coperto dal burka, e così via. Davvero una grande tristezza!


La professoressa Belgiorno mi aveva catapultato al tavolo con il relatore, perchè voleva che rendessi partecipi i presenti di alcune riflessioni che avevo fatto con lei. In realtà è stato inevitabile invece fare riferimento alle idiozie che venivano sparate dalla signora in prima fila... Così ho detto che per quanto mi riguarda considero il meticciato una grande ricchezza, e in realtà sono molto turbata dall'arroccamento in difesa dei valori cristiani... Dal chiudersi e dal voler rinchiudere in recinti. Noi siamo figli degli arabi, dei normanni, dei franchi, dei "barbari", ecc... e nessuno oggi può permettersi di negare l'importanza del loro contributo alla formazione della nostra cultura e civiltà! Siamo sicuri che allora fu tutto idilliaco? Avranno avuto anche loro dei bei problemi di convivenza e di integrazione.


Oggi l'occidente non può perdere l'occasione di riconoscere come una grande risorsa la presenza in costante crescita di culture altre sul proprio territorio, solo con questa prospettiva è possibile evitare che si inneschino patologie distruttive che possono colpire sia noi, sia chi viene nel nostro paese.


Pensare all'altro come un unico blocco nero, impedisce di poter apprezzare le infinite sfumature delle loro culture e rende grigia anche la nostra cultura.

sabato 12 maggio 2007

Una Nuova Proposta, al di sopra di Family day, piazze, polemiche


In questa giornata che si preannuncia di grande tristezza, tra trionfalismi e polemiche... Tra piazze contese e rivendicate, con un particolare tributo al valore simbolico di ognuna di essa: piazza San Giovanni in mano alla destra! Piazza Navona da sempre simbolo del laicismo! in tutto questo una sola bellissima iniziativa e mi dispiace esserne venuta a conoscenza solo oggi, altrimenti avrei fatto molto di più per pubblicizzarla: gli amici del Gruppo Nuova Proposta, uomini e donne omosessuali credenti questa sera si ritroveranno in via Ostiense per una veglia di preghiera per la famiglia. Questo il comunicato:


"12 MAGGIO 2007ore 19.30 L’ASSOCIAZIONE “ NUOVA PROPOSTA, uomini e donne omosessuali cristiani di Roma Vi invita a partecipare alla
Veglia di Preghierache si terrà presso la sala della Comunità di base di San
Paolo via Ostiense 152 b. L’occasione del Family day, promosso da diverse
associazioni cattoliche e sostenuta da vari partner laici, che si svolgerà a
Roma il 12 maggio 2007, ci offre l’opportunità di ripensare e pregare il tema
della FAMIGLIA. Pensiamo, inoltre, che sia urgente uscire dalle visioni statiche
e formali della famiglia, per aprirsi alle molteplici novità che l’attuale
contesto sociale e culturale, ormai “globalizzato”, porta come sfida alla
famiglia. Intendiamo questa sfida come occasione di rinnovamento
ineluttabile che, se accolta, permetterà alla famiglia di inserirsi a pieno
titolo in una società in continuo mutamento ed evoluzione. E’ in
quest’orizzonte, secondo noi, che la famiglia va ripensata e ridefinita.
Per questo motivo noi, omosessuali credenti, ci troviamo in un
atteggiamento di ricerca umile, ma tenace, per capire come dalla nostra identità
e dal nostro essere coppia, possano germogliare nuovi ambiti di convivenza,
luoghi dove ricevere e dare amore, spazi dove generare e proteggere la vita,
nelle forme più diverse. Anche questi ambiti necessitano di riconoscimento
sociale e di tutela giuridica. Anche questi nostri nuclei vanno ritenuti, non
uno spazio meramente privato, ma piccole comunità in cui si coltiva e si fa
crescere, con la medesima dignità delle famiglie costituite da un uomo e una
donna, la vita sociale del nostro paese. Anche queste unioni esigono una tutela
giuridica pubblica. Alla luce di questo, ci schieriamo con quelli che dicono un
grande SI alla famiglia come luogo dove l’amore trova la propria dimora,
facendosi carne. Con questi sentimenti nel cuore, desideriamo invitarvi a questa
nostra Veglia di Preghiera: per chiedere allo Spirito Santo che illumini le
nostre menti e i nostri cuori e per ritrovarci uniti come fratelli attorno
allo stesso Padre, ad ascoltare la Buona Novella del Figlio che - solo - ha
parole di Vita eterna. Quella vita vera che ognuno di noi - senza distinzione -
ricerca…"


Sono felice che si sia scelto di pregare e non di manifestare, che si sia scelta una via di assordante silenzio per ascoltare e testimoniare le ragioni dell'amore.


Un grazie a tutti gli/le amici/che di Nuova Proposta.

mercoledì 2 maggio 2007

Di Rivera e del terrore


Premesso che sono cattolica praticante, premesso che a me Andrea Rivera non piace, premesso che credo che il terrorismo sia una faccenda stramaledettamente seria, la domanda sorge spontanea: ma in Vaticano sono tutti IMPAZZITI? La sproporzione della reazione è il sintomo di una psicologia isterica, disturbata da manie persecutorie e (naturaliter) da delirio di onnipotenza!

Rivera ha fatto della satira, devastante come è giusto che sia, se no non è satira è umorismo. Non ha chiesto alla folla "facilmente eccitabile" di radere al suolo la basilica di San Giovanni e poi muovere alla volta di San Pietro! e poi come si fa a distinguere la facilità di eccitazione delle folle? quelle che si radunano nel colonnato del Bernini hanno un grado di eccitabilità accettabile e quelle del 1 maggio invece sono solo "bassi istinti distruttivi"? Che senso ha dare del terrorista ad un comico? E poi queste loro affermazioni sono pervase di un paternalismo pericoloso "folla facilmente eccitabile" rivela che si considerano i componenti di detta folla come dei minus habens , come persone prive di capacità critica, pronte a seguire in massa l'imbonitore di turno.

Insomma solo le masse cattoliche sono buone e presto ne avremo la prova al Family Day, e se qualcuno prova ad eccitarsi sarà condannato a recitare le litanie della Madonna o il Salmo 51!?!


N.B. sia chiaro secondo me la Chiesa ha fatto bene a non concedere i funerali a Welby, dello stato di grazia nel momento della morte di Franco, Pinochet e bandito non sta a me giudicare, ma ritengo in ogni caso inopportuno concedere la sepoltura in chiesa di chi si è macchiato di delitti efferati.


giovedì 26 aprile 2007

UN CATTOLICO è PIU' COLPEVOLE


"Maestre d'asilo pedofile? Fuori le prove di RENATO FARINA
La pedofilia è il più infame dei reati. Quando la violenza sessuale colpisce piccini di tre, quattro o cinque anni essa assume un carattere demoniaco. Chi la commette è
spedito fuori dal contesto umano. Sono gli orchi. Ma perché sono sempre maestre
d'asilo, specie cattoliche? Scusate le domanda. Ma sta succedendo un abominio.
Forse un doppio abominio. Il primo lo sappiamo, ed è raccontato senza dubbio
alcuno. Così ieri siamo stati tutti travolti dal caso della scuola materna di
Rignano Flaminio, vicino a Roma. Hanno arrestato tre maestre d'asilo cattoliche,
un regista televisivo di buoni sentimenti, una bidella e un benzinaio cingalese.
Una masnada di orchi. Ripeto la domanda. Possibile che la razza peggiore
dell'universo si annidi tra le insegnanti di scuole materne cattoliche? La
putrefazione dell'essere uomini ha davvero come luogo privilegiato la categoria
delle maestrine e delle catechiste... "

Questo è l'incipit dell'articolo di Renato Farina su "Libero" di oggi. Un delirio. Io sono cattolica e quando personaggi che si dichiarano cattolici praticanti si macchiano di tali delitti, mi sento offesa si, ma da loro non certo da chi li accusa!

La domanda egregio dottor Farina è semmai: come mai nonostante siano cattoliche praticanti certe persone siano capaci di macchiarsi di reati così aberranti?

Le parole più dure mai pronunciate da Gesù contro dei peccatori sono quelle rivolte nei confronti a chi è di scandalo per i piccoli:

"Matteo 18:6 Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono
in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da
asino, e fosse gettato negli abissi del mare."

"Marco 9:42 Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare."

non dovrebbe bastare questo come deterrente? non dovremmo noi cattolici avere una sorta di immunità dalla capacità di compiere atti così crudeli? noi che abbiamo una devozione così marcata per il bambino Gesù? invece no! non mi dirà che anche quei sacerdoti negli Stati Uniti che hanno confessato lo hanno fatto perchè condizionati dagli eventi! Purtroppo la pedofilia in ambienti cattolici esiste, come esiste in mille altri ambienti, ma ovviamente quella dei cattolici è molto più di scandalo! Ed è giusto che sia così! Se sei un catechista, che mi educa all'amore di Dio per gli uomini, ad amare i miei fratelli ed anche i miei nemici e poi mi chiudi in bagno e mi violenti, sei molto più colpevole di chi commette questi atti senza professare alcuna appartenenza confessionale. Se sei un missionario che ti occupi di dare un tetto ai bambini di strada e per graditudine questi bambini devono subire le tue sevizie, sei molto più colpevole!

Smettiamola di gridare alla caccia alle streghe, di citare i processi di Salem, tutte cose inventate da noi cristiani per altro...

Noi cattolici dobbiamo avere il coraggio della verità, senza isteriche reazioni contro presupposti intenti persecutori.










































































































































































































































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mercoledì 25 aprile 2007

Apparizioni

La domanda ce la siamo posta nel corso di una conversazione molto, ma molto informale, ai margini di una festa di laurea... Ma perchè è sempre (o quasi) la Madonna ad apparire e non ad esempio Gesù? Sul momento non sono riuscita ad articolare una risposta plausibile... Poi durante il concerto di Fiorella Mannoia (che meriterebbe un post a parte, non in quanto Madonna, ma in quanto MITO), ho riflettuto che se è vero che Gesù è Dio fatto uomo, risorto e asceso al cielo anche con il corpo, Maria è tutta umana, ascesa anche Lei in cielo... E probabilmente è la Sua umanità a renderla più prossima agli uomini, che Le attribuiscono quindi la capacità di comprenderli e la preoccupazione per le sorti dell'umanità. Maria è essere umano (ormai divinizzato è vero) e la Sua natura fa sì che venga percepita come mediatrice ideale tra terra e cielo. I Suoi interventi sono sempre rappresentati come atti di sollecitudine per la salvezza degli uomini, insomma è una sorta di rappresentante di categoria, che di tanto in tanto si prende la briga di avvisare la base circa lo stato d'animo dei vertici! Gesù è uno dei vertici, in quanto persona della Trinità, e siccome non si è mai visto che sia l'amministratore delegato ad occuparsi della mediazione con la base, così si spiegano le poche apparizioni a Lui attribuite. Tra l'altro andando a memoria, quindi in modo assolutamente non scientifico, mi pare che le apparizioni mariane siano sempre finalizzate alla diffusione di messaggi; mentre le apparizioni di Gesù sembrano avere un carattere più "privato", penso a quanto narrato dalla beata Angela da Foligno, o da santa Gemma Galgani, che raccontano di dialoghi personali e di contatto fisico con Gesù, che non mi pare affidi loro un particolare messaggio per il popolo dei credenti.
Ora tutto quanto sopra scritto ha il solo valore di una chiacchierata, quindi chi volesse contraddirmi non si prenda la briga di mettermi al rogo, ma mi offra un caffè per parlarne...

martedì 10 aprile 2007

Venerdì Santo chi sta fuori dalla Chiesa?




Il mattino del Venerdì Santo sono incappata nella trasmissione "Uno Mattina" mentre una bionda giuliva stava intervistando alcuni esperti: un sacerdote, una giornalista e un'altra persona forse docente di antropologia (nel tempo che io ho seguito la trasmissione non è mai comparso il "sottopancia").

Ad un certo punto mentre la probabile antropologa riferiva di alcune usanze del Venerdì Santo, la regia ha mandato in onda delle immagini del Santuario della Madonna dell'Arco a Napoli e di "vattienti " a Nocera Tirinese in provincia di Catanzaro. La bionda giuliva ha sgranato gli occhioni chiedendo se quelle cose accadevano in Italia!? (Non si pretendeva che facesse disquisizioni di livello accademico, ma un minimo di preparazione prima delle interviste si!)

Dopo le dovute spiegazioni, il sacerdote ci ha tenuto a precisare però che tutto questo appartiene alla tradizione popolare e infatti queste manifestazioni si svolgono fuori dalle chiese e non riguardano la ritualità della Chiesa (peccato che le immagini della Madonna dell'Arco erano all'interno del Santuario).

In sintesi la sensazione che ho percepito era una grande approssimazione, tra l'altro la processione di Napoli ha luogo il Lunedì dell'Angelo e non nel Venerdì di Passione, vi partecipano dai trenta ai cinquantamila fedeli un pò troppi per dichiararli tutti fuori dalla Chiesa!

Venerdì sera un piccolo imprevisto mi impedisce di andare alla Via Crucis della mia parrocchia, così mi siedo davanti al televisore acceso: "Via Crucis in diretta dal Colosseo"...non c'è che dire un magnifico esempio di tradizione popolare, infatti si celebra fuori dalle chiese, mica dentro! già ma allora perchè ci va anche il Papa?