mercoledì 18 febbraio 2009

L'IMMENSO ROBERTO BENIGNI E LE SERIE TV


Per quanto riguarda le polemiche preventive sulla canzone di Povia ho già espresso qui la mia opinione e credo che si sia ottenuto esattamente l'effetto che Povia e compagni cercavano: pubblicità e attesa per una canzonetta che non ha alcun merito. Però se tutto questo ha provocato il fantastico intervento di quel gigante che è Roberto Benigni, allora ben vengano le polemiche preventive! C'erano quindici milioni di persone sintonizzate ad ascoltare Benigni, quei dieci minuti si possono ascrivere alla storia della televisione italiana, e per la prima volta probabilmente milioni di persone hanno sentito parlare delle persone omosessuali in termini di amore e non di saune, tradimenti ed inganni... L'intervento di Grillini mi è sembrato del tutto inopportuno, dopo Benigni qualsiasi discorso non poteva che apparire meschino...

Infine vorrei allargare il discorso e evidenziare quelli che a me appaiono segnali importanti di cambiamento nel costume, veicolati dalle fiction televisive -perchè parliamoci chiaro i dibattiti in TV sono di nicchia, le fiction arrivano a milioni di persone. Dunque da almeno un anno, ma anche di più, a questa parte sono presenti nelle varie serie personaggi omosessuali positivi e se in "Distretto di Polizia" al personaggio non si permette di sviluppare in pieno la sua storia, in altre c'è più spazio in "Terapia d'Urgenza" (purtroppo sospesa, ma riprenderà nei prossimi mesi) c'è la figura della pediatra che inizia una storia descritta in modo molto limpido e senza morbosità, lontano dagli stereotipi di cui spesso la categoria è vittima. Perfino in "RIS" sta prendendo corpo il personaggio di una carabiniere omosessuale e prima di rivelare questo aspetto il personaggio è stato presentato in modo molto positivo, cosicchè il pubblico si era già affezionato. Infine credo che il miglior contributo alla rivalutazione delle persone omosessuali sia arrivato con "Tutti pazzi per amore", la puntata in cui il padre rivela al figlio la propria omosessualità ha avuto cinque milioni di spettatori e i termini di quel discorso sono stati di grande equilibrio e onestà, e la storia si sta sviluppando positivamente.

Certo è ancora poco, ma rispetto a certe macchiette o personaggi torbidi che imperversavano fino a qualche tempo fa mi sembra un buon risultato. E sono sempre più convinta che la coscienza di un paese viene formata molto di più dalle fiction che non da "Annozero" o dalle "Invasioni Barbariche", e finalmente nelle fiction si parla delle persone omosessuali in termini di AMORE.
Tutto questo non può che apparire positivo a quei gruppi di persone omosessuali che cercano di trasmettere all'esterno l'immagine reale della loro identità. Ad esempio l'opuscolo pubblicato dal gruppo Nuova Proposta è proprio questo che sta cercando di portare all'attenzione che l'omosessualità altro non è che un altro nome dell'amore.

Su FaceBook si è costituito un gruppo per un PREMIO GAY HONORIS CAUSA A ROBERTO BENIGNI .

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