giovedì 27 settembre 2007

La repressione blasfema dei militari birmani







è angosciante seguire quanto sta accadendo in Birmania... è frustrante assistere impotenti alla violenza che si sta abbattendo sui monaci e sulla popolazione inerme...ho visto foto di monaci feriti alla testa e letto descrizioni di pestaggi a calci dei monaci...sottolineo questi episodi perchè a molti sta sfuggendo il significato simbolico di questi atti. Nel buddismo theravada la testa è sacra e i piedi sono impuri, nessuno può tenere la propria testa più in alto di quella di un monaco, per rispetto, perchè egli è comunque ad un livello superiore a quello di qualunque laico. Nessuno può sedere acavvallando le gambe di fronte ad un altra persona, perchè inevitabilmente il suo piede sarebbe puntato contro di essa e questa è una offesa gravissima...
Immaginate allora quale carica dissacratoria, quale profanazione sono contenute nell'atto di colpire dei monaci sulla testa e nel prenderli a calci. E' qualcosa di profondamente offensivo, una bestemmia, ancora una volta il potere colpisce il proprio popolo con una violenza che al di là delle ferite e del dolore fisico, sistematicamente lo umilia e colpisce nei simboli più sacri.

Nessun commento: