mercoledì 2 maggio 2007

Di Rivera e del terrore


Premesso che sono cattolica praticante, premesso che a me Andrea Rivera non piace, premesso che credo che il terrorismo sia una faccenda stramaledettamente seria, la domanda sorge spontanea: ma in Vaticano sono tutti IMPAZZITI? La sproporzione della reazione è il sintomo di una psicologia isterica, disturbata da manie persecutorie e (naturaliter) da delirio di onnipotenza!

Rivera ha fatto della satira, devastante come è giusto che sia, se no non è satira è umorismo. Non ha chiesto alla folla "facilmente eccitabile" di radere al suolo la basilica di San Giovanni e poi muovere alla volta di San Pietro! e poi come si fa a distinguere la facilità di eccitazione delle folle? quelle che si radunano nel colonnato del Bernini hanno un grado di eccitabilità accettabile e quelle del 1 maggio invece sono solo "bassi istinti distruttivi"? Che senso ha dare del terrorista ad un comico? E poi queste loro affermazioni sono pervase di un paternalismo pericoloso "folla facilmente eccitabile" rivela che si considerano i componenti di detta folla come dei minus habens , come persone prive di capacità critica, pronte a seguire in massa l'imbonitore di turno.

Insomma solo le masse cattoliche sono buone e presto ne avremo la prova al Family Day, e se qualcuno prova ad eccitarsi sarà condannato a recitare le litanie della Madonna o il Salmo 51!?!


N.B. sia chiaro secondo me la Chiesa ha fatto bene a non concedere i funerali a Welby, dello stato di grazia nel momento della morte di Franco, Pinochet e bandito non sta a me giudicare, ma ritengo in ogni caso inopportuno concedere la sepoltura in chiesa di chi si è macchiato di delitti efferati.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

Welby si è macchiato di efferati delitti ?

Monica C'è ha detto...

Chiarisco: il bandito della Magliana aveva ottenuto di essere sepolto all'interno di una delle basiliche di Roma, purtroppo non ricordo quale, poi a seguito dello scandalo suscitato dovrebbero averlo riesumato e sepolto altrove. Quindi mi riferivo a lui nel dire che in ogni caso era inoppurtuna la sepoltura in chiesa, nel senso di edificio vero e proprio...
Quanto a Welby la mia posizione è che non si trattava di un cattolico praticante, infatti la richiesta fu fatta dalla madre, oltretutto si era fatto portavoce di valori in netto contrasto con la fede cattolica. Certo è un discorso che meriterebbe molto più spazio per essere approfondito, magari in futuro potremo riparlarne.