E' ormai un fenomeno virale e le lacrime versate devono ormai aver raggiunto la misura di qualche litro... Mi riferisco allo "spot (tailandese) che sta facendo commuovere il mondo" e che sta rimbalzando di profilo in profilo condiviso in base ad una sorta di rito collettivo... Tutti gli utenti rivelano di aver pianto guardandolo. Lo ammetto anch'io ho pianto. Devo dire che gli autori sono stati straordinari nel riuscire a sintetizzare in tre minuti una storia così coinvolgente. Guardandolo è facile dimenticare che si tratta di una campagna pubblicitaria di una società di telecomunicazioni la "True Move", forse in scia sulle campagne Telecom di qualche anno fa: ricordate il discorso di Gandhi? Lo slogan è molto intrigante "dare è la migliore forma di comunicazione".
Personalmente mi sono sentita molto coinvolta in una successione di emozioni e sentimenti.
Ma non ho potuto fare a meno di rattristarmi pensando alle tragedie che si consumano quotidianamente In Thailandia dove la sanità è a pagamento, con il risultato che per molte famiglie è impossibile accedere alle cure. Dove negli ospedali accade normalmente che i medici ti informino che devi essere sottoposto d'urgenza a determinate terapie e per questo devi pagare migliaia e migliaia di bhat. E la famiglia decida di portarsi via il malato perchè non ha soldi per affrontare quella spesa.
O magari un bambino ha una frattura scomposta ad un braccio e per essere operato chiedono alla madre una cifra per lei impossibile, così il bimbo rimarrà con un braccio menomato.
Ecco ogni volta che vedo condiviso il video e leggo della commozione, dei pianti, dei groppi in gola a me viene da pensare a queste scene viste negli ospedali, ascoltate e piante...
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