Vorrei che in qualche modo giungessero alla signora, vittima delle molestie di Dino Boffo, i miei sentimenti di solidarietà e di stima. Credo le sia costato molto otto anni fa prendere la decisione di sporgere denuncia, dopo aver subito per mesi la persecuzione del signor Dino Boffo. In tutta questa vicenda nessuno si è posto nei panni della signora in questione, che all'epoca pare fosse poco più che ventenne, ed oggi ritrova questa sua storia usata e strumentalizzata per scopi che non la riguardano... E mentre tutti si sono precipitati ad esprimere stima e solidarietà al colpevole Dino Boffo, mentre perfino Sua Santità Bellachioma Benedetto XVI si è preso il disturbo di alzare il telefono ed esprimere, tramite Sua Eminenza il cardinal Bagnasco, stima e solidarietà a Dino Boffo, non risulta che da parte delle gerarchie nessuno si sia preoccupato di esprimere solidarietà alla signora, vittima due volte, prima per i fatti per i quali il signor Boffo è stato condannato, e poi oggi perchè travolta suo malgrado in avvenimenti dai risvolti inquietanti e discutibili. La dimostrazione della schizofrenia del nostro sistema mediatico è data dall'assedio che i giornalisti ieri hanno teso sotto la casa della signora, cosa si aspettavano? Che li ricevesse per raccontare le telefonate o magari mostrare gli sms inviatele, o che altro? E' davvero uno strano paese il nostro, dove si solidarizza con il persecutore e si perseguita la vittima! ...e tra qualche giorno lo stuolo di giornalisti andrà inseguendo un'altra esca, travolgendo ancora persone, pezzi di vita, sentimenti...ma che importa, l'importante è fare un titolo ad effetto, poi del contenuto dell'articolo chi se ne frega!?