Caso Don Gelmini: presentata oggi
una interpellanza al ministro Clemente Mastella
Una interpellanza al
Guardasigilli, Clemente Mastella, per chiede un'ispezione sulla fuga di notizie
a proposito del caso Don Gelmini.
A presentarla
sono gli onorevoli Carlo Giovanardi (Udc) e Maurizio Gasparri, coordinatori
dell'Intergruppo parlamentare 'Liberta' dalla Droga'.
"In riferimento alle
vicende di don Gelmini e della Comunità Incontro - spiegano i deputati - con
sospetta tempestività si registra, in particolare sul quotidiano 'La Stampa', una costante fuga di notizie, che non può che provenire
dalle strutture investigative di Terni".
"Nello specifico -
sottolineano in una nota congiunta - il quotidiano si è
distinto per affermazioni che non hanno trovato riscontro nella realtà e che
hanno messo in discussione la benemerita opera di don Pierino Gelmini, fondatore
e leader delle Comunità Incontro, da decenni impegnata nella lotta alla droga e
all'emarginazione. Ora, dalla fuga di notizie riguardanti presunti
illeciti, si passa all'accusa nei confronti di persone che sarebbero colpevoli
di respingere le affermazioni lanciate contro di loro".
"Ci si chiede -
concludono Gasparri e Giovanardi - quali siano le ragioni di questo processo
mediatico alimentato da fonti delle quali bisognerebbe accertare la natura e le
finalità. Chiediamo a tal fine quali attività ispettive urgenti intenda disporre
il ministro della Giustizia, per accertare i responsabili di questa fuga di
notizie e della diffusione di fatti che già in molti casi si sono rivelati
assolutamente falsi ed infondati".
Oggi alle
ore 14:21 - (Fonte: Adnkronos)
Rileggete con attenzione le frasi in blu, si fa riferimento ad una costante fuga di notizie che non possono che provenire dalle strutture investigative di Terni, quindi si da per scontato che dalla procura qualcuno faccia uscire notizie già in possesso della magistratura e se così fosse è indubbio che si tratta di una grave violazione del segreto istruttorio.
Poi più avanti si afferma che tali notizie sono non hanno trovato riscontro nella realtà...che significa? che qualcuno è andato a verificare se davvero sono cinquanta i denuncianti e ha scoperto che non è così? che non è vero che Pierluigi La Rocca è andato a casa del tipo di Avellino a dettargli cosa doveva scrivere nella lettera di ritrattazione? e che don Ezio Miceli non ha consegnato i 5000 euro alla madre del ragazzo perchè aveva bisogno? quindi La Stampa ha pubblicato delle notizie inventate, però sicuramente provenienti dalle strutture investigative di Terni...quindi l'interrogazione a Mastella cosa vuole accertare: come mai dopo un anno di indagini la Procura ha in mano solo notizie senza riscontro con la realtà o come mai la Procura faccia degli scherzi stupidi ai giornalisti de La Stampa?