Quando torno a casa da sola alla fine del turno di lavoro mi piace guidare piano e attraversare la città...anche il suo centro storico. E' una città che dorme o meglio sonnecchia. Per le strade si aggirano prostitute e dipendenti della CLBS... La maggior parte degli innumerevoli ristoranti con le ruote sono in chiusura...e le uniche vetrine accese sono quelle degli indispensabili 7-eleven (mi chiedo sempre come l'Italia possa sopravvivere senza?).
Il cuore della città dorme. Ma i draghi posti a guardia dei templi non sembrano così spaventosi, e la quiete della notte regala fantastici riflessi e giochi di luce delle facciate e delle guglie. Attraverso la città subendone il fascino, percorro le strade che in altri momenti ospitano mercati di qualsiasi tipo in una routine quotidiana di esposizione della merce e riorganizzazione e pulizia. Qua e là incontro farang da soli o in gruppo. Mi chiedo se questa sia la Thailandia che stessero cercando... Io nello stupore di trovarmi improvvisamente in stato di equilibrio mi sorprendo a pensare di essere forse in un luogo già mio, in un percorso già attraversato...
Per la prima volta mi sento nel luogo dove vorrei essere. Per la prima volta non percepisco l'inquietudine...
E va bene così.
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