Non avevo mai dato la mia disponibilità a svolgere il ruolo di scrutatrice elettorale. Un paio di mesi fa sono andata a compilare il modulo presso l'Ufficio Elettorale di Bologna. L'impiegata molto gentile mi ha informato che per questa consultazione elettorale non sarei potuta essere convocata, ma questo già lo sapevo... Poi però mi fornisce un'informazione in più di cui non ero a conoscenza. Posso recarmi presso un qualsiasi seggio il sabato prima delle 16 e dare la mia disponibilità nell'eventualità ci sia qualche assente tra i convocati. E aggiunge che il criterio di scelta è alternativamente il più anziano e il più giovane, aggiungendo anche esempi pratici: qualora manchi un solo scrutatore viene scelto il più anziano, se ne mancano due il più vecchio e il più giovane se ne mancano di più si riparte dal più vecchio di quelli rimasti. La settimana scorsa ho anche scaricato il regolamento e verificato che fosse esattamente così (Articolo 9 del IV capitolo delle Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione).
Così oggi alle 15.30 esco di casa sotto la neve, ma di strada ne ho dovuta fare poca...arrivo al seggio in via Beroaldo 34. Davanti alla porta di ingresso c'è una piccola folla tra presidenti, scrutatori convocati e rappresentanti di lista. Quando cominciano ad entrare ci riconosciamo un piccolo gruppo di aspiranti supplenti. Ci si avvicina una presidente di sezione informandoci che a lei mancano tutti gli scrutatori, aggiungendo di aspettarla lì. Poco dopo ritorna e dice "veramente ho trovato una ragazza che non sapevo fosse anche lei per sostituire... ed era qui da prima di voi, così... e poi ora vediamo aspettiamo ancora perché potrebbero arrivare un po' in ritardo, magari mettetevi d'accordo tra di voi". Così faccio notare che c'è un regolamento e i criteri da seguire sono scritti lì, che se fosse valso il criterio di chi arrivava prima sarei andata lì fin dalle 8 di mattina! La presidente se ne va, senza aggiungere nulla. E quindi già contiamo una scelta fuori dalle regole.
Siamo sempre in attesa. Arriva un ragazzo con un foglio in mano da cui legge a voce alta un nome, nessuno risponde. Chiede ancora conferma che nessuno dei presenti risponda a quel nome. Dopo di che lancia un'occhiata ad una coppia di ragazzi e con un cenno della testa gli indica di andare verso il seggio. Noi 'comuni mortali' ci guardiamo allibiti. E quindi contiamo la seconda e, probabilmente, la terza scelta fuori dalle regole.
Siamo ancora lì. Arriva il presidente della sezione 336 e chiede chi è disponibile. Ovviamente rispondiamo tutti, siamo almeno cinque o sei. Un signore brizzolato dice che lui ha già fatto lo scrutatore cinque volte. Il presidente si rivolge ad un ragazzo che non dimostra più di 30 anni e gli chiede se ha già esperienza. Non sento la risposta perché tutti cominciamo a far notare che non è quello il criterio di scelta. Io dichiaro ad alta voce di avere 49 anni, cosa che si rivelerà un errore fatale... Così il presidente si rivolge ad una signora che sembra occuparsi della logistica "ma come si fa a scegliere adesso? tu conosci qualcuno di loro?" La signora lo guarda "ma stai scherzando?" Il presidente della sezione se ne va. Siamo tutti tra l'allibito e l'incazzato. Qualcuno ipotizza di andare a provare in altri seggi, ma tra la neve e l'orario tutti rinunciano. Io comincio ad ipotizzare di far valere il mio diritto di anziana e poi rinunciare a favore della più giovane, perché se venissi presa so già che non riuscirei a lavorare con serenità.
Il presidente della sezione 336 si riaffaccia e chiama il ragazzo che non dimostra più di 30 anni. Esterrefatti guardiamo i due poliziotti che sono lì, i quali commentano "eh, purtroppo in Italia...". "Ma non potete fare niente?" "Ah noi abbiamo solo compiti di vigilanza". "Scusate, ma vigilare il rispetto delle regole? Chieda con quale criterio ha scelto". Il poliziotto si affaccia sulla porta e chiede. Poi riferisce che il prescelto ha già esperienza e che ha 50 anni. Esplodiamo in una risata, chiediamo se possiamo farci dire il nome del chirurgo estetico... Poi chiedo di poter vedere un documento e di sapere il nome del presidente di sezione, in modo di poter presentare una formale protesta circostanziata. Il poliziotto mi dice che basta indicare il numero della sezione e che insomma non può chiedere il documento. Quindi quarta scelta fuori dalle regole.
Me ne torno verso casa e nonostante la neve riesco a pensare e non è che sia così difficile comprendere che ogni presidente si faccia accompagnare da qualche conoscente per inserirlo in caso vi siano assenti. Tutto questo fregandosene delle regole. E poi non voglio ipotizzare altri scenari (favoritismi, nepotismi, ecc...).
Tutto questo a Bologna, patria del diritto...chissà altrove?!
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