Qualcuno si è detto soddisfatto del coraggio della Renault per quello che ormai tutti chiamano il lesbo-spot.... Personalmente non posso fare a meno ancora una volta di notare come l'omosessualità femminile venga usata in termini di ambiguità e morbosità.
Nello spot la tipa con la maglia nera arriva a quella che sembra essere una festa, lancia occhiate ad una tipa con una maglia rosa che cazzeggia su un divano con un tizio... La seconda tipa raccoglie immediatamente l'invito, entra in camera si spoglia, luce soffusa, si sdraia sul letto e l'altra le sale sopra per bendarla e poi le ruba la maglia rosa e se ne va...mentre la voce fuori campo commenta: "la competizione è femmina"!
Ora a me non sembra che questo dimostri da parte della Renault una particolare volontà di sdoganare l'omosessualità femminile, ma piuttosto ancora una volta la solita operazione di marketing che tende a stuzzicare un certo voyeurismo, per poi spiazzarlo con un finale inatteso... Roba già vista tra l'altro negli spot Campari di qualche anno fa.
Il vero coraggio sarebbe stato nel mostrare una normale coppia omoaffettiva che utilizza la Twingo per accompagnare a scuola la propria figlia o figlio prima di andare al lavoro o magari per andare al lavoro o a fare la spesa. Ma questo evidentemente risulterebbe davvero troppo scandaloso ed inaccettabile per la cultura del nostro paese immorale e bacchettona!!!
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