venerdì 24 aprile 2009
MAMMA SCHIAVONA, IL FEMMINIELLO E L'ABATE-L'AUDIO DELLA CONFERENZA
Tema:
Antropologia,
Femminielli,
femmniello,
Mamma Schiavona,
Marcello Colasurdo,
Montevergine,
Omosessualità
mercoledì 22 aprile 2009
OMAGGIO A FABRIZIO DE ANDRE'
Non ero mai stata a Genova, da sempre ho amato Fabrizio De Andrè e uno dei ricordi più struggenti della mia permanenza in Thailandia è il giorno della sua morte. Via fax quasi tutti gli amici mi testimoniarono la loro solidarietà inviandomi messaggi, ritagli di giornali, commenti, ecc... Sabato e domenica scorsi sono stata a Genova per visitare la mostra dedicata a De Andrè. Appena arrivati ci siamo resi conto che non era possibile entrare alla mostra, la fila attraversava tutto il piazzale e dalla biglietteria ci informano che ci vuole almeno un'ora e mezzo... Decidiamo così di cambiare il programma sabato pomeriggio visita alla città e la domenica mattina dedicata alla mostra. Iniziamo così la scoperta di una città bellissima per il districarsi dei suoi vicoli e dei suoi palazzi, per le chiese piccoli gioielli incastonati in un centro storico elegante e fiero. E trovo straordinaria anche la toponomastica di questa città, quando ci siamo ritrovati in una piazzetta denominata 'de lo amore perfetto' ho pensato che un poeta come Fabrizio De Andrè non poteva che nascere a Genova. E' stato poi inevitabile un pellegrinaggio in via del Campo, dove forse non c'è più una graziosa, ma una folla di persone alla sua ricerca. C'è il negozio di dischi quasi un museo, o meglio un cerchio sacro, con le sue reliquie, e addirittura un altarino...pensavo con quali versi De Andrè avrebbe potuto commentare, ma forse avrebbe avuto rispetto anche di questa minoranza.
Abbiamo continuato a girare fino a sera, per finire a mangiare da 'Vicopalla', dove abbiamo dedicato un brindisi a Fabrizio e se è accaduto che almeno due di noi per un momento non ricordavano 'Fabrizio chi', credo sia dovuto proprio alla città che ci aveva così affascinato e preso da farci dimenticare per un attimo il motivo per cui eravamo lì.
La domenica mattina straordinariamente riusciamo ad essere alla mostra poco dopo le nove, entriamo senza fila, l'esposizione è un susseguirsi di emozioni suscitate da immagini e suoni, l'unico modo per rendere omaggio ad un cantante, ad un poeta. Durante il percorso i visitatori aumentano, mi accorgo che molti hanno fino a venti anni più di me ed è comprensibile. Mi accorgo anche che molti hanno anche più di venti anni meno di me, giovani che non lo hanno mai conosciuto in vita, che lo conoscono solo dai suoi CD e forse dai libri, dalle trasmissioni TV... E per una volta penso che non stiamo perdendo questa occasione, che potremo dire Fabrizio De Andrè non è dimenticato... Dopo oltre tre ore usciamo dalla mostra, piove a dirotto, e una lunga e ordinata fila attraversa per intero la piazza, tutti con gli ombrelli aperti, un'ora e mezza di fila da fare sotto l'acqua...
Abbiamo continuato a girare fino a sera, per finire a mangiare da 'Vicopalla', dove abbiamo dedicato un brindisi a Fabrizio e se è accaduto che almeno due di noi per un momento non ricordavano 'Fabrizio chi', credo sia dovuto proprio alla città che ci aveva così affascinato e preso da farci dimenticare per un attimo il motivo per cui eravamo lì.
La domenica mattina straordinariamente riusciamo ad essere alla mostra poco dopo le nove, entriamo senza fila, l'esposizione è un susseguirsi di emozioni suscitate da immagini e suoni, l'unico modo per rendere omaggio ad un cantante, ad un poeta. Durante il percorso i visitatori aumentano, mi accorgo che molti hanno fino a venti anni più di me ed è comprensibile. Mi accorgo anche che molti hanno anche più di venti anni meno di me, giovani che non lo hanno mai conosciuto in vita, che lo conoscono solo dai suoi CD e forse dai libri, dalle trasmissioni TV... E per una volta penso che non stiamo perdendo questa occasione, che potremo dire Fabrizio De Andrè non è dimenticato... Dopo oltre tre ore usciamo dalla mostra, piove a dirotto, e una lunga e ordinata fila attraversa per intero la piazza, tutti con gli ombrelli aperti, un'ora e mezza di fila da fare sotto l'acqua...
ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere
Tema:
Faber,
Fabrizio De Andrè,
Genova,
via del Campo
martedì 7 aprile 2009
REQUIEM
Onna, Paganica, Fossa, Tempera, Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant’Angelo, Ocre, San Demetrio nè Vestini, L'Aquila. Stazioni di una via crucis, via dolorosa, segnata dalle lacrime che descrivono i volti e straziano l'amore di madri, padri e figli... come curare il dolore? Crolli squarciano l'intimità ed espongono agli sguardi una normalità quotidiana di stanze di vita familiare. Ostinati attribuiamo senso e valore simbolico a quanto di sacro intatto e a quanto crollato, la pietas di un crocefisso abbattuto tra i feriti... Pochi secondi per perdere gli affetti più cari, ogni sicurezza, costretti ad una vita di sopravvissuti, pochi secondi... Gli scampati e i morti, essere nel primo o nel secondo gruppo non attiene al merito o alla colpa, spesso è solo una distanza misurata in centimetri o un tempo contato in secondi...
domenica 5 aprile 2009
BANALIZZARE IL VANGELO
Lo storico settimanale "Famiglia Cristiana" ha lanciato su Facebook un sondaggio "vota il personaggio più simpatico del Vangelo". Già soltanto a sentirla questa notizia mi ha suscitato un moto di stizza, perchè in tempi in cui tutto si risolve a colpi di televoto e nomination, pensare che il testo fondante della religione cristiana venga ridotto ad una sorta di gioco a premi mi disturba parecchio. Dal momento che sono anche una persona curiosa, ma soprattutto che in situazioni come queste ama verificare di persona, sono andata a visitare la pagina FB a questo dedicata. E allora la stizza è aumentata, perchè il processo di banalizzazione è tale per cui nella classifica sono citati i personaggi non secondo i vangeli, ma secondo la tradizione popolare: Maddalena, Re Magi, e altro ancora... Allora la domanda è cui prodest? a chi giova un sondaggio così concepito? Non certo ad una maggiore diffusione della conoscenza del testo; nè tantomeno ad una sua migliore comprensione. Non so perchè ma in me stava suscitando una forte sensazione di blasfemìa, trattare il sacro testo alla stregua di un romanzo di Moccia... Evidentemente il popolo di Facebook ha saputo reagire da par suo, dimostrando a Famiglia Cristiana che l'operazione di accattivarsi simpatie riducendo il Vangelo ad una sorta di reality non poteva che produrre un risultato: GIUDA PRIMO IN CLASSIFICA! Trovata questa si, davvero geniale, che crea non poco imbarazzo nei promotori di tale scellerato sondaggio.
Tema:
Facebook,
Famiglia Cristiana,
Giuda,
Vangelo
venerdì 3 aprile 2009
QUELLO CHE I GIORNALI NON SCRIVONO...TRANNE UNO
Da nuova inchiesta |
NUOVA INCHIESTA SU (don) GELMINI
la notizia solo sulla cronaca locale de "La Nazione"
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